Fifth letter

N/A: non lo so, questo capitolo non mi dice niente. L'ho provato a riscrivere tre volte, l'ho riletto e riletto, ma temo faccia realmente pena. Lascio a voi un giudizio (e anche nelle lettere taylor rompe le palle e chiede troppe parole in più).


Con te Carolina e con la morte ho capito che ho un conto in sospeso. Divertente.

Ti chiederai cosa diavolo sia divertente, quasi esilarante, che mi spinge a ridere anche mentre non ho idea di cosa stia capitando intorno a me.

Non lo so come saldarlo sto benedetto conto, Carolina. È lì fermo e mi chiede cosa io veda. Cosa vedo? Acqua acqua acqua, sto raggiungendo uno stato di asfissia e ti dirai: cazzo io sono fottutamente morta affogata, non tu! E hai ragione. Ma io sento di star soffocando. Più giù, più giù, più giù e nessuno può sentire le mie cazzo di urla. È come se stessi in un corridoio affollato e stessi urlando, fino a che non si rompano le tonsille e non si disintegri l'intera gola, ma nessuno ha la forza di alzare la testa e notare il mio strillo. Sto soffocando.

Non so dirti perché ho fatto ciò che ho fatto, ma posso farti capire com'è che ci sono stato. È tutto un enorme casino e non lo tollero.

Tu mi piacevi, Carolina. Mi piacevano le tue manie, i tuoi romanzi norvegesi, il tuo amore sconfinato per Gatsby, la tua condanna per Emma e Leòn e quant'altro! Ma tu mi piacevi. Non so dirti come. Ma mi piacevi.

Adoravo starti a guardare, mi faceva sentire vivo. Sapevo che contenevi la mia stessa dote di fragilità - dote come quella medievale, capisci, - eppure c'era quel sorriso che illuminava ogni cosa Cazzo perché ti sei uccisa?

Non è stato geniale, piuttosto stupido. Chi si uccide? Volevi attirare attenzione o cosa? Pensavi che non saresti mancata a nessuno? Forse Daisy ed Elizabeth hanno ragione: lo hai fatto per una vendetta minima. Ma la tua vita valeva così poco? Era davvero tanto scocciante per te continuare a respirare?

Tutto questo è odioso,  bislacco e nessuno di noi riesce a contenerlo. Io non ce la faccio: mi trascina ancora di più nel fondo e ti assicuro che il fondo fa proprio schifo --- ma tu probabilmente già sai quanto si stia di merda col culo appostato su una delle tante rocce di un abisso. Ma perché ti sei uccisa?

Quando ti gridai contro --- non ricordo, penso sia stata la prima volta, per Joyce è stato un attimo di non so che cazzo succedesse. Hai la minima idea? Daisy mi si era avvicinata di nuovo e

No. No. No. No. Non era colpa di Daisy. Ma mia. Diavolo, mia. Mia. Mia. Mia Mia Mia Mia! Chi se ne fotte di Joyce, non avevo il diritto di spegnere la tua energia. Ma diavolo, sembravi irritante. Ti pavoneggiavi come se conoscessi tutto ma... Ma non era così e tu lo sapevi bene. Dico solo che sembrava.

Non so perché poi io abbia persistito nell'atteggiamento, che poi! Cosa ti avrei fatto? Perché mi appartiene quest'angoscioso senso di colpa? Perché ti ho detto che non fosse bullismo! È per questo? Ma non lo era. Non è che se stai sul cazzo a due o tre ragazze è bullismo. È stato stupido --- che tu ti sia uccisa, dico, è stato stupido...

E la musica che ascoltavi fa davvero schifo. Cioè, è oggettivo. E respiro, respiro. Cazzo io sto respirando e tu no. Hai la vaga idea di come sia tediosa questa consapevolezza? Tu stai marcendo, io devo vivere con l'eterna consapevolezza di averti spinta.

Ma diciamocelo, chi ha fatto o ha lasciato che si facesse la maggior parte ... Quella sei tu. Cazzo e se mi incazzavo. Quando Connor ti strattonava o urlava e tu lo abbracciavi. Ma eri matta? Quello lì ha colpa, mica noi!

E anche noi, lo so. Mi sto arrampicando sugli specchi. Ma non era bullismo. Niente di quello che ti abbiamo fatto o detto era bullismo.. Era, diciamo, una sorta di conseguenza ai tuoi modi cordiali e perfettini. Sei sempre stata irritante. E quando dicevi 'bullismo di qua' 'parità di là' ma vaffanculo. Hai idea di che inferno sia la scuola per tutti?

Non hai mai smesso di piacermi, te lo devo dire. Quando mi hanno detto 'Carolina si è ammazzata' --- Jeff. Jeff me l'ha detto, io ho fatto cadere il telefono ed ora ha il dannatissimo schermo spaccato. Ho fatto cadere il telefono e ho cominciato a sentire una rabbia odiosa. Non hai idea. Di come io ci sia stato, di come ci sia stata Catherine o Josh. Non ce l'hai. E poi eri agnostica, che cazzo di funerale ti è stato fatto? Non volevi essere incenerita e buttata nel mare? Che stronzata --- no, scusa. Era un'idea che mi faceva schifo, ma era la tua idea. Mi dispiace.

Ma non è di James Corden --- ma che cazzo dico. Erano tue idee e io te le ho ammazzate senza cura ed ora mi sembra di non star respirando, di star facendo i conti con una faccenda che non posso tollerare o portare sulle mie diavolo di spalle. Sai cosa vuol dire non respirare?

Forse.

Che dico. Tu sei morta che non potevi respirare. Ho letto su internet - sai, cultura generale ma che cazzo dico - dicevo. Ho letto su internet quali sono le fasi del soffocamento. E sono orribili. Prima hai fatto di tutto per risalire, è istinto, non c'è cosa che tenga o volontà. Poi non sapevi come fare e ti sei lasciata andare. Immagazzinavi tutta la fottuta aria - quel processo che procastina l'asfissia - e cercavi di non aprire la bocca. Il cervello pare che scoppi. E allora raggiungi un livello di rassegnazione e apri la bocca, è un fatto naturale. E affoghi. L'acqua arriva ai polmoni, è una trance - come uno stato di pace - e.... Cazzo Carolina. Perché cazzo ti sei uccisa? [ delle lacrime bagnano il foglio di carta trasandato in questo punto ] non ne avevi il diritto.

Avrei voluto dimostrarti che avevi importanza. Almeno per me. Carolina. Tu eri importante. Non so come fare i conti con il distacco che mi hai lasciato dentro. Ti prego, torna qui. Ma non puoi. I vermi ti avranno già divorata. Che cazzo, Carolina.

Questa lettera è ridicola, ma ce l'ha un fine? Eh? Ce l'ha? Non volevo. Non ho parole. Non volevo. Respira, Respira. Dovevi respirare. Ti sei lasciata affogare che cazzo.

Mi dispiace.

Spero davvero tu adesso abbia trovato la tua pace,

Non era bullismo,

Salutami la morte se, sai, puoi,

Taylor.

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