19. Un gesto romantico inventato da noi.
Zayn's pov.
Dopo aver passato la mattina in sala di registrazione, esco dallo studio più frastornato che stanco.
Prendo il cellulare e compongo il numero di Emily. Vorrei passare a prenderla e uscire a pranzo insieme. In fondo in è già uscita parecchie volte con Harry e Liam. Quando hanno fotografato lei e Harry e hanno pubblicato le foto su qualche rivista scanalistica e su Internet, i titoli degli articoli variavano dal supporre che fosse la nuova fiamma di Harry a dire che i rumors facevano da tempo intendere che lui avesse una ragazza e che finalmente fosse uscito allo scoperto.
La management ha subito diffuso la notizia che lei fosse la nostra nuova assistente, e se inizialmente la stampa era parecchio dubbiosa, quando è stata fotografata con Liam è anche mentre eravamo tutti insieme, si sono messi il cuore in pace.
Tuttora i giornali di gossip suppongono liesons tra lei e qualcuno dei membri del gruppo, ma più nulla di certo. Sicuramente questi supposizioni non riguardano me, che sono "sempre fedelissimo alla sua fidanzata." A detta loro sono innamorato pazzo di lei.
Vorrei non dover nascondere la verità, vorrei poter semplicemente uscire di casa tenendole la mano, lasciare che la sua stretta mi rassicuri. Vorrei poterla portare a cena fuori in un ristorante romantico senza preoccuparmi di chi ci sarà pronto a scattare una foto da copertina del ragazzo infedele.
Vorrei che non mi avessero mai coinvolto in questa buffonata e vorrei che Emily non lavorasse con noi.
È bellissimo condividere la casa e passare tutto quel tempo assieme, e so che probabilmente non ci saremmo neppure mai conosciuti, se solo non fosse stata assunta. Ma mi piace pensare cosa accadrebbe se lei non lavorasse con noi.
Uscirei con lei e basta.
Dichiarerei di aver lasciato Perrie.
Non potrebbe importarmene di meno di cosa dice Simon o cosa dice la management. Non potrebbero farmi nulla, di certo non cacciarmi dal gruppo, e Emily non ci andrebbe di mezzo. Ogni momento che passa con me, invece, la espone sempre di più al rischio di essere licenziata.
So che non è questo ciò che vuole fare, ma voleva prendersi una pausa, e non voglio essere io la causa di un suo eventuale licenziamento.
La chiamo, risponde al secondo squillo.
La sua voce è allegra- Hey! - dice- come va?
- Hey bellezza. Sono appena uscito, ti va se passo a prenderti e andiamo a pranzo fuori?
- credi che sia una buona idea?
- sei la nostra assistente, che c'è di male?
- okay. Tra quanto vieni?
- il tempo della strada e sono da te.
- d'accordo, allora a tra poco.
-non vedo l'ora di vederti.
Ride- sempre un po' troppo mieloso, ma questa volta te lo concedo, perché anche io non vedo l'ora.
Detto ciò attacca, e io non riesco a evitare di sorridere mentre guido verso casa.
Emily's pov
Quando riattacco, mi butto sul divano. Io e Harry siamo appena rientrati dal giro di shopping, e Harry ha rimediato due camicie orrende che sono costate più di quanto una persona spende in un mese per mangiare.
Harry viene a sedersi accanto a me -ti ha chiamata Zayn?
- si. Vuole andare a pranzo fuori, vuoi venire?
- no, ti ringrazio. Preferisco lasciarvi da soli. E poi ho visto una ricetta perfetta per i cannelloni e non vedo l'ora di provarli.
- non mi piacciono i cannelloni.
- come?!- mi guarda sconvolto- come fai?
Alzo le spalle - non mi piacciono e basta. Però so farli. Non far bruciare la besciamella o rovini tutto.
-ma chi sei tu? Un cuoco in incognito? Simon ti ha assunta perché mi soppiantassi a poco a poco?
Rido - non mi sognerei mai di rubarti il posto Harry. Sei tu l'unico cuoco di questa casa.
- menomale.
- secondo te vado bene così per pranzo?
Mi da un'occhiata, indosso un vestito blu con le mezze maniche e la gonna a ruota poco sopra il ginocchio, con su una giacca grigia.
- si stai bene. Dove andate?
- non lo so, non me lo ha detto.
- attenti a quello che fate in pubblico.
- già. È uno stress. Devo stare attenta a non stargli troppo vicina, a non prendergli la mano....so che è una sciocchezza, ma sono cose che vengono naturali quando sei con...
- il tuo ragazzo?
- non avrei detto esattamente così, ma il senso è quello.
Ride - già. È una bella rogna.
- non sai quanto. Ti è capitato di dover fare qualcosa del genere?
- si, un paio di volte.
-e com'è andata?
- bene, ma le mie storie durano molto poco, quindi non mi hanno dato troppi problemi.
-perché le tue storie durano così poco?
- forse non ho ancora trovato la mia anima gemella.
- è possibile. magari è dietro l'angolo.
- o forse è da qualche parte nel mondo, sempre che esista.
- chi lo sa.
Sentiamo un clacson suonare -è arrivato il tuo cavaliere.
- già. -mi alzo- sicuro di non voler venire?
- sicurissimo.
- okay, a dopo - gli lascio un bacio sulla guancia.
-divertitevi. E state attenti, i paparazzi sono ovunque.
- si, sta tranquillo.
Quando esco, Zayn è appoggiato alla sua auto, una sigaretta tra le labbra.
Mi sorride, mentre butta fuori il tiro.
Lo bacio su una guancia, non ho mai amato il fumo.
- vuoi? - indica la sigaretta.
- no, grazie. Non fumo.
-lo sospettavo. ti dà fastidio se fumo?
- no. Ma non aspettarti che ti baci in questo momento. -rido.
Ride anche lui- d'accordo.
- dove andiamo?
- è una sorpresa.
- perché tu lo sappia, io odio le sorprese.
- questa devi sorbirtela, mi spiace. - butta fuori un'altra nuvoletta di fumo.
- sei cattivo.
Scoppia a ridere - sembri la mia sorellina.
- non vuoi proprio dirmelo?
- no.
- perché?
- è così che funzionano le sorprese.
-ma ti ho già detto che non mi piacciono.
- e io ti ho già detto che questa ti piacerà.
Sbuffo rumorosamente, lui ride -che hai fatto oggi?
- sono stata in giro con Harry.
- ha fatto shopping?
- si.
- ha comprato qualcosa di eccentrico e/o orrendo?
- un paio di camicie-rido- appena le vedrai capirai.
- capisco già. Non sai quante volte mi ha trascinato per negozi.
- vi ci vedo, sai? Come una coppia sposata, lui ti trascina e tu sospiri.
- si, ridi. Per me è sempre traumatico.
- che esagerato! Io mi diverto ad andare in giro con lui.
-perché ti piace fare shopping. E perché evidentemente non ha ancora cercato di rivoluzionare il tuo guardaroba e farti comprare un cane.
- a te si?
- continua a ripetermi che dovrei usare un po' di colore. Vorrebbe che mi vestissi come lui, evidentemente.
Io scoppio a ridere - tu vestito come Harry! Non oso immaginare.
Solleva un sopracciglio - pensi non ci sia abbastanza materia prima?
- no. Penso che stai benissimo così come sei. Non ti ci vedo con una camicia a fiori fucsia.
- ha i fiori fucsia?
- si. E l'altra è ricoperta da stampe di gatti.
- santi numi. Qualcuno dovrebbe convincerlo a smettere.
- ci ho provato. Ma non è servito a nulla.
-ah io dicevo per dire. Ci abbiamo provato tutti ma lui è convinto di essere alla moda.
- contento lui.
-infatti a me basterebbe che non rompesse le scatole. Per il resto può vestirsi come vuole. -finisce la sigaretta e butta la cicca in un posacenere lì accanto al garage. -andiamo?
- si - rispondo.- dov'è che andiamo?
- è inutile che ci provi. Non te lo dico.
- vai a quel paese.
-no. Vado in un posto che tu non sai.-mi guarda con superiorità.
- e se io scendo dalla macchina?
- io non mi fermo. Dovrai scendere in corsa.
- si chiamerebbe sequestro di persona. -perché la fai tanto lunga per una sorpresa? - ride - hai avuto brutte sorprese?
- no. Ma non mi piace aspettare.
- non puoi farlo neppure se te lo chiedo io?
-no.
- non sei per nulla romantica.
- lo so.
- beh io si. Quindi dovrai aspettare fino a quando non saremo arrivati.
- okay! Ma in futuro mi vendicheró non dicendoti qualcosa che vuoi sapere.
-okay.
Mi sporgo avanti -c'è almeno un bel CD?
- si, nel cruscotto.
Apro il cassettino e dentro c'è una decina di CD.
- almeno sei ben fornito di musica.
Scelgo un CD dei Rolling Stones e lo metto nello stereo. Appena è partito, torno a rovistare nel cassettino.
-hai qualche segreto che non vuoi che veda qui dentro?
- no, fai pure.
-okay...-trovo un portachiavi di Iron man, probabilmente mi vengono gli occhi a cuoricino-questo è interessante.
- ti piacciono i supereroi, non è vero? La prima sera volevi vedere Iron Man.
- io li amo.
- menomale. Potrò stressarti mentre parlo del film in uscita o dell'ultimo fumetto.
- sempre se non sono io a stressarti per prima.
Ride-correró il rischio. Te lo regalo.
- no, non mi sembra giusto.
- ne ho uno uguale. L'ho comprato sovrappensiero. Così avremo lo stesso portachiavi.
- questo mi piace! Un gesto romantico tutto nostro. Non come quegli orribili cuori divisi a metà.
- è da tutta la vita che aspetto una ragazza fissata con i supereroi e che prenda come gesto romantico un portachiavi di Iron Man.
- e io ho sempre aspettato un ragazzo come te.
Mi guarda un attimo, mi sorride e mi prende la mano.
Accarezzo la pelle del dorso della sua mano, tatuata con dei bellissimi arabeschi.
- hanno un significato i tuoi tatuaggi?
- si, tutti. Mi ricordano qualcosa. Un giorno, un evento particolare. Sono come il mio calendario personale.
-è una bella cosa. Ho letto da qualche parte che chi ha fatto un tatuaggio ha già superato la paura del 'per sempre'.
- sarebbe un guaio se non fosse così. Ti immagini un giorno mi svegliassi e decidessi che non voglio più questi disegni sul mio corpo?
- sarebbe un bel guaio.
- esatto. Un tatuaggio piccolo puoi anche cancellarlo se non ti piace più. Ma come dovrei fare a farli cancellare tutti? Gran parte del mio corpo ne è ricoperto.
- si, me ne sono accorta.
- e non hai ancora visto tutto.-ride.
- non vedo l'ora di vedere il resto.
Mi guarda, alza le sopracciglia - anche io non vedo l'ora. E tu hai solo quello sulle costole?
- si.
- non ne vorresti altri?
- no. Uno è simbolico. Su di te stanno benissimo, ma io non mi ci vedo proprio con tutti quelli che hai tu.
-tu saresti bella in qualsiasi modo.
- e tu sei un bugiardo. Non siamo ancora arrivati?
- no. E non ti dico dove andiamo. Non vale la pena che tu ci provi di nuovo.
- ovunque andremo andrà bene.
Mi guarda - wow, ti è salita la glicemia? Hai bisogno di insulina?
Sorrido - no. Voglio solo sapere dove andiamo.
- lo vedrai tra poco.
Metto il broncio, ma so che è la verità, mi basta stare insieme a lui.
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