18. Non dirlo a nessuno.
Zayn's pov.
Mi sveglio dopo una notte stranamente tranquilla. Emily è accanto a me, ancora addormentata. Dev'essersi girata durante la notte, perché ha il viso rivolto verso di me.
La osservo, è bellissima, gli occhi chiusi con le lunghe ciglia, le labbra rosee, il petto che si alza e si abbassa dolcemente al ritmo dei suoi respiri.
Muoio dalla voglia di fare l'amore con lei, di sentire la sua pelle contro la mia, di fondere i nostri respiri, ma non voglio forzarla. La mia vita è stata tutta una corsa, specialmente gli ultimi anni. Anche le brevi storie che ho avuto sono state una maratona. Come una miccia, ardente ma consumata prima del tempo, che porta alla fine, all'esplosione della dinamite.
Voglio prendermi tutto il tempo per godere di questa storia, voglio che sia come un falò, che si accende piano e poi arriva al culmine del suo splendore, che riscalda, che se alimentato non si esaurisce mai fino a che c'è ossigeno sulla Terra.
Le scosto dal viso una piccola ciocca, vorrei baciarla adesso, ma non voglio svegliarla, rompere questo incantesimo. Così resto a guardarla, perdendomi nei miei pensieri che riguardano tutti lei.
Emily'spov
Il suono fastidioso della sveglia interrompe il mio sogno è adesso non saprò mai come andrà a finire.
Dovrei spegnerla, mi lamento e faccio per allungare il braccio, ma la sveglia si stacca da sola.
Sento una risata- sta tranquilla, ho già fatto.
Apro gli occhi. Zayn è lì accanto a me, mi sorride.- Buon giorno dormigliona. Ricambio il suo sorriso - Buon giorno. Da quanto sei sveglio?
- un po'.
-perché non mi hai svegliata?
- perché mi piaceva guardarti dormire.
Rido - immagino che bellezza.
- bellissima.
- la vuoi smettere?
- di dire la verità?
- Zayn stai diventando mieloso.
- è colpa tua. Mi stai facendo rincitrullire.
- io non ho fatto proprio nulla.
-si, invece. È colpa tua se mi sono innamorato di te.
- no. Lo hai fatto spontaneamente.
- hai ragione. Non potevo non farlo.
-diabete.
- Emily ti rendi conto che qualsiasi ragazza vorrebbe sentirsi dire queste cose?
- io sono diversa.
- credimi, lo so. Ma sei molto meglio.
- a volte penso che forse sarei più felice se fossi un po' più simile alle altre ragazze. Forse sarebbe bello gioire di tutte le cose per cui una ragazzina gioisce. I fiori, i cioccolatini, qualche frase fatta.
- non saresti tu.
- ma forse sarei più felice.
- è vero. Ma per essere più felice dovresti essere meno intelligente, un po' più stupida.
- già.
-Vorresti davvero essere così?
Gli sorrido - no. Mi piace la persona che sono. Non vorrei cambiare.
- neanche io vorrei che tu cambiassi.
-sarò anche ripetitiva, ma tu dici sempre la cosa giusta.
- succede quando non si parla quasi mai.
-non cambiare neanche tu, Zayn.
- su questo non sono d'accordo -ride. Mi accarezza un fianco -forse dovremmo alzarci adesso. O i ragazzi si accorgeranno che non sono in camera mia. E penso che se mi vedessero uscire di qui seminudo non crederebbero facilmente al fatto che abbiamo solo dormito.
- hai ragione. -mi alzo - aspetta, controllo il corridoio.
Mi affaccio alla porta, il corridoio è deserto.
- via libera -gli dico.
Lui mi raggiunge - ci vediamo di sotto.- mi bacia, poi si allontana velocemente.
Faccio una doccia , poi mi vesto.
Quando scendo di sotto, Harry ha un grembiule a fiori sopra la camicia bianca quasi del tutto aperta a mostrare il petto tatuato.
- Buon giorno, bellezza.
- Buon giorno. Siamo solo in due?
-credo che stiano ancora tutti dormendo.
- bene. mangeremo tutto e resteranno a bocca asciutta.
Ride- prenderemo venti chili ciascuno.
-tu cucini sempre tutta questa roba...
- sono uno chef.- solleva le sopracciglia - gli chef cucinano.
- e io che pensavo fossi un cantante.
- solo come copertura. In realtà sono uno chef.
Mi verso una tazza di caffè - buono a sapersi.
- posso farti una domanda?
- certo.-bevo un po ' del mio caffè.
- che ci faceva stanotte Zayn in camera tua?
Il sorso di caffè mi va di traverso. Quando mi riprendo, Harry mi guarda, un sopracciglio alzato.
- come fai a saperlo?
- ho chiesto io per primo.
Sospiro - okay. Non ci faceva nulla, ha dormito nella mia stanza.
- ah capisco. La sua stanza era stata invasa dagli alligatori e tu gli hai concesso asilo politico.
Corrugo la fronte - no.
Lui continua a guardarmi divertito.
- Emily, vorresti dirmi qualcosa?
- non c'è nulla da dire, Harry. Ha dormito in camera mia.
- senti...non devi rendere conto a nessuno di ciò che fate. Era solo una curiosità, tutto qui.
-scusami. È solo che non ci so fare con queste cose. Non so neppure io cosa sta succedendo. Solo... abbiamo parlato e una cosa tira l'altra, e ci siamo baciati, e poi abbiamo parlato ancora e abbiamo sentimenti comuni. - la frase più lunga che abbia mai sentito. Quindi adesso state insieme?
-no. Cioè si, ma odio questo modo di dire. Stiamo bene insieme e basta.
Sorride - menomale. Lo avevamo capito tutti tranne te e Zayn.
- avevate capito cosa?
- che sarebbe finita così. Voi due combaciate.
- davvero?
- si. Abbiamo anche scommesso.
- cosa? Avete scommesso sul fatto che ci saremmo messi insieme?
- no.
- ah.
- abbiamo scommesso su quanto tempo avreste impiegato.
In questo momento sono talmente sconvolta che l'unica cosa che faccio è ridere - ma come?
- io avevo detto entro un mese e go vinto.
- e avete scommesso tutti?
- si. Tranne Liam.
- perché?
- perché è troppo maturo. Ha detto che è una cosa immorale scommettere sui sentimenti delle persone.
- e ha ragione.
-ma noi ci siamo divertiti. Non abbiamo fatto nulla di male.
-okay. Però Harry lo sai che non deve arrivare a nessuno questa voce, vero?
- sta tranquilla. Ciò che succede in questa casa, resta in questa casa.
-grazie. Sei un amico.
- figurati. - mi abbraccia. - questo vuol dire che non devo più provarci con te.-ride. - o forse dovrei farlo proprio per fare arrabbiare Zayn.
Proprio in quel momento, Zayn entra in cucina, vestito di tutto punto, con i capelli umidi.- Buon giorno. - dice.
- Buon giorno -gli risponde Harry - dimmi un po' Zayn, c'entra qualcosa il fatto che tu abbia passato la notte da Emily con le urla che ho sentito?
Zayn avvampa - cosa? - mi guarda.
- non guardare Emily, mio caro. Lei non ha detto nulla. Sono stato io a vederti mentre sgattaiolavi nella sua stanza.
Zayn sembra rimasto senza parole.
-allora? -fa Harry - le urla?
- urla?
- si.
- non so cosa tu abbia sentito, ma di certo noi non c'entriamo per niente.
-ah no?
-no. Non che ti importi niente di quello che facciamo in camera da letto, Harry -Zayn lo guarda divertito, lui ridacchia-, ma non è possibile che tu abbia sentito niente. Noi abbiamo solo dormito.
- considerato che Emily è una ragazza seria, a differenza tua, posso anche crederci.
Zayn scuote la testa - non cambierai mai.
-tu invece mi sa che sei già cambiato. Hai perso il tuo charme, eh Zayn?
- non credo che Emily la pensi così.
- e allora come mai avete solo dormito?
- perché non tutti hanno tutta la fretta che hai tu, mio caro.
- Bah. Spero che concludiate prima di avere settant'anni.
- non preoccuparti per questo.
- contenti voi.
- mi raccomando, Harry. Non farti scappare nulla.
-non preoccuparti.
- gli altri ragazzi lo sanno?
- no. Ma se lo immaginano.
- in che modo?
- avevamo anche scommesso su di voi. Zayn mi guarda, confuso. Io alzo le spalle- ne so quanto te.
- lasciamo perdere. Ma non ti azzardare a lanciare una scommessa su quando concludiamo, okay?
- mmh...si vedremo.
- Harry?
- si si okay. Sta tranquillo.
- okay. Devo andare in sala di registrazione. - mi guarda- ci vediamo pomeriggio?
Annuisco - si.
Lui guarda Harry per un attimo, poi viene verso di me e mi bacia.
- a dopo-sussurra.
- ciao.
Si allontana- ciao Harry.
- non ti azzardare a baciarmi.
- non ne avevo proprio intenzione.
Detto ciò esce dalla cucina e poi sentiamo la porta d'ingresso rinchiudersi.
Harry mi guarda - vuoi uscire?
- dove andiamo?
- a fare shopping?
- ti piace fare shopping?
- si. Che c'è di strano?
- nulla. tutti i ragazzi che conosco odiano fare shopping.
- sono ragazzi poco interessanti evidentemente.
- come darti torto. Se sei pronto per me possiamo andare.
- si. -si toglie il grembiule - possiamo anche passare in libreria.
- ti piace leggere?
- un po'. Ma magari tu puoi consigliarmi qualcosa, così quando chiamerò mia madre le dirò che sto leggendo e se il libro è importante lei sarà contenta.
- è un ottimo motivo per iniziare a leggere.
- non dirlo a me.
Prende gli occhiali nuovi e le chiavi, io prendo la borsa e la giacca e poi usciamo.
Mi sento più leggera , sapendo che non sarà difficile come credevo dirlo ai ragazzi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top