15. It's our paradise, it's our war zone.

Zayn's pov.
Quando mi decido finalmente a baciarla, è come se le nostre labbra siano state create per combaciare. Sento di nuovo quella scossa elettrica che ho provato mentre la guardavo negli occhi durante la diretta radio. Abbiamo fatto una scelta nel preciso istante in cui ci siamo sfiorati. Abbiamo scelto di non ignorare ciò che sentiamo. O almeno io l'ho scelto. Sento il suo sapore sulla lingua, è dolce, sa della crema al cioccolato che ha sparso sui pancakes.
I nostri respiri si fondono, e la stringo più a me, voglio sentirla fino in fondo. Quando, senza fiato, ci stacchiamo le accarezzo la guancia, lei solleva lo sguardo, e ci ritroviamo di nuovo a fissarci. - È sbagliato, Emily. È fottutamente sbagliato.
- lo so.-sussurra. - ma sai una cosa? Non ho mai fatto nulla di così sbagliato nella mia vita, eppure non mi sono mai sentita meglio.
-e se ci scoprissero? Simon ti licenzierebbe senza pensarci due volte. E io non lo sopporterei. Avresti dovuto scegliere chiunque altro, ma non me. Cazzo, Emily, sei la cosa più bella che mi sia capitata e non riesco a sentirmi in colpa anche se lo vorrei. Mi sono sforzato di allontanarti in tutti i modi. Ma ciò che provo per te è troppo forte per essere ignorato.
Lei abbassa gli occhi. Io non voglio che questa cosa porti a conseguenze negative per lei. -Emily - dico- voglio che tu mi dica cosa vuoi che faccia. Come devo comportarmi con te. Non ti chiederò più nulla, ma ti prego, sii sincera con me in questo momento. O potrei essere innamorato di una persona che non mi ama e sarebbe meglio saperlo adesso.
Mi guarda negli occhi, lo sguardo ardente, sicuro- vuoi che ti dica cosa voglio che tu faccia? Vorrei che continuassi a baciarmi tutto il giorno. Vorrei che non provassi neanche a pensare di allontarmi di nuovo, perché ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti, lo capisci?
- si. Ne ho bisogno anche io.
-odio gli stereotipi. Odio le coppie, odio i fidanzati....odio tutte queste idee create da una società malata. Voglio che io te possiamo essere noi stessi, insieme. Se poi riusciremo a non ucciderci a vicenda, sarà ancora più bello.
- in pratica, vuoi che ci proviamo?
- in pratica, si. Ma non siamo fidanzati. Non dirlo mai.
Scoppio a ridere -no, sta tranquilla. Anche perché io di fatto sono già fidanzato.
- si, lo so. È anche per questo che lo dico. Non fartelo scappare.
- quindi...
- quindi?
- quindi posso baciarti quando voglio.
- quando voglio anche io.-sorride.
- vuoi in questo momento?
- si.
Mi avvicino di nuovo a lei e la bacio all'angolo della bocca. Poi lei ride e io mi decido a baciarla sulle labbra. La sento schiuderle e mi avvinghio a lei con tutte le mie forze. Il mio respiro accelera e io mi ritrovo a sfiorare ogni centimetro della sua pelle con le mie mani. La sollevo da terra e avvolgo le sue gambe attorno ai miei fianchi, per sentirla ancora più vicina, più mia.
Quando siamo senza fiato, lei si stacca leggermente da me- Zayn...io non voglio correre -sussurra.
-neppure io - le rispondo senza allontanarmi da lei.-se vado troppo oltre devi solo dirmelo e io mi fermo. Okay?
-si.
- sto andando troppo oltre ?
Ride - no. Non ancora.
Faccio combaciare di nuovo le nostre labbra, e la sento sorridere.
Di nuovo il nostro bacio comincia a trasformarsi in qualcosa di più e così ci fermiamo.
Vorrei portarla fuori, al parco, in spiaggia, da qualche parte. Vorrei stringerle la mano mentre passeggiamo. Ma so che qualunque travestimento non sarà mai abbastanza per celarmi agli occhi della stampa. Lei si accorge che sono distratto.-Hey, che succede?
- volevo chiederti di uscire ma...
- non è necessario uscire per stare insieme.
-e se ci vedono i ragazzi?
- non vuoi dirglielo?
- si...ma non subito. Vorrei che prima ci godessimo questa cosa io e te.
-beh allora facciamo così. Se poi dovessero scoprirlo, pazienza. Però devo parlarne con Liam.
- perché?
- lui lo aveva detto.
- cosa?
- che ti piacevo.
- davvero?
- già. Ti capisce meglio di quanto credi.
- può darsi. Cosa vuoi fare?
-qualunque cosa.
-andiamo in palestra?
Ride - in palestra?
- saremmo da soli, con tutti quei materassi...
Fa un sorriso malizioso -non avevi detto che non volevi correre?
- infatti. Non si corre sui materassi.
Mi avvicino di nuovo al suo viso e la lascio un piccolo bacio sulle labbra -scherzo sui materassi, ma non sulla palestra. Possiamo stare da soli.
Lei annuisce - okay. Devo mettermi la tuta.
- okay. -mi scosto e la lascio libera.
Lei mi fa l'occhiolino, poi si allontana velocemente.
Mi lascio cadere su una sedia.
Che stai facendo Zayn? Che ne è dei buoni propositi?
Di certo il buon senso è andato a farsi fottere davanti ai sentimenti che provo per lei. L'ho appena lasciata eppure già mi manca stringerla.

Emily'spov.
Salgo di sopra di corsa.
L'adrenalina continua a scorrermi nelle vene.
Continuo a sentire le sue labbra, le sue mani sulla mia pelle.
Continuo a desiderare di stare con lui per sempre.
Come una ragazzina idiota.
Non so cosa mi prende ma non riesco a evitarlo.
Non riesco a frenare il bisogno di stare con lui.
Vorrei parlare con Liam, ma lui è uscito presto e non è ancora tornato.
Forse ha ragione, ho paura.
Ho paura di sbagliare.
Ho paura che mi deluderà e che non ci sarà nessuno a raccogliere i pezzi.
Mi cambio. Nello specchio vedo una persona che non conosco.
Ma voglio viverla. Voglio lasciarmi andare, per una volta.
Faccio di corsa le scale e lui è lì, in tuta, bellissimo anche così. Mi fiondo sulle sue labbra e gli affondo le dita tra i capelli.
Lui ride sulle mie labbra - se continui così mi risulterà molto difficile trattenermi.
- non farlo.
Mi sorride -andiamo a nuotare.
- dove?
- in piscina.
- ma ci vedranno.
- no. Credo che i ragazzi volessero farti una sorpresa, ma hanno appena collaudato una piscina al coperto nel cortile interno.
- che cosa?! Io non ci sono mai andata in quel cortile.
Ride- lo so. È tutta nostra.
- e che aspettiamo? Mi serve il costume. - faccio per staccarmi ma mi trattiene per la mano- e a che serve?-sorride.
Gli sorrido anche io, continuando a tenermi per mano si dirige verso il cortile coperto.

Quando apre il portone, l'odore leggero di cloro mi invade le narici.
La piscina è enorme. Tutto intorno sono posizionate sedie sdraio di legno con sopra cuscini bianchi.

Un paradiso.

Zayn si dirige sul bordo.-non vedevo l'ora di provarla.
- fallo subito. -lo spingo in acqua vestito.
Scoppio a ridere quando riemerge inzuppato.
Lui sorride maliziosamente, poi si avvicina al bordo - vieni. - dice- o hai paura?
Mi porge la mano, io la prendo e mi trascina in acqua.
Mi tiro indietro i capelli bagnati, e lui mi abbraccia. -non avresti dovuto -dice.
Io rido - non vorrai accanirti su una ragazza innocente.
- no. Mi accaniró su di te. Non vedo nessuna ragazza innocente qui.
Detto ciò prende a schizzarmi. Ben presto si trasforma in una guerra di schizzi, ridiamo così tanto che l'unica cosa che si sente nella sala sono le nostre risate e le nostre urla miste al rumore dell'acqua. Fino a che non mi raggiunge e mi stringe tra le braccia.
- È un paradiso - dico a un centimetro dalle sue labbra.
-è una zona di guerra.-ride lui.
Poi mi bacia. Si stacca da me e si sfila la maglia bagnata, scoprendo le braccia e il petto muscoloso costellati da macchie d'inchiostro.
Gli accarezzo la pelle.-pensavo li odiassi - dice lui.
-Pensavi un sacco di cose su di me.
Mi sfilo la maglia anche io, cosicché veda il mio tatuaggio.
Resta un po' sorpreso, poi sorride, mentre lo accarezza con le dita.
- sei una sorpresa continua - sussurra.- è una frase dei Rolling Stones. "Faith has been broken, tears must be cried. Let's do some living after we die."
Annuisco - conosci questa canzone?
-amo questa canzone è amo i Rolling Stones. -mi guarda negli occhi - ogni singola idea che mi ero fatto su di te fin dall'inizio, si è frantumata. Credevo di sapere chi fossi e invece non so nulla. Ma è meglio così. Voglio scoprirti a poco a poco. Ti va di nuotare davvero? -ride.
Annuisco - a chi arriva prima dall'altra parte?
- non hai paura che ti batta?-alza un sopracciglio.
Scoppio a ridere - ma per favore. È già tanto se riuscirai a aggiungermi.
Nuotiamo avanti e indietro nella vasca enorme.
Forse non stiamo sbagliando.

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