-Giorno 4

-Ore: 11:45

Caro diario... No dai, è proprio cringe scrivere così!
Comunque sia, per quanto la maggior parte delle volte faccia male, stavo pensando un po' troppo. Infatti sono arrivata alla conclusione che comunque sia sono fottuta, semplicemente.
Vedi, purtroppo sono nata con una rara malattia cardiaca chiamata tetralogia di fallot e questa implica varie cose come: insufficienza polmonare, un cuore più largo del normale, la valvola mitrale danneggiata che mischia sangue ossigenato e non.
Insomma è un gran casino che mi ha costretto a tre interventi al cuore e che mi costringe di prendere una pillola al giorno, cardioaspirin.
Diciamo che al momento sto bene, ok ma questo fin quando potrò prendere queste pillole e anche se ne ho fatto una gran scorta, prima o poi finiranno. Possiamo anche razziare delle farmacie e trovarne altre si ma c'è un grosso ma.
Le mie compresse hanno una scadenza che non va oltre i cinque anni, ad aggiungere altri problemi; avrei dovuto sottopormi ad un'altro intervento per sostituire la protesi valvolare che già ho.
Quindi, facendo qualche calcolo, se non si sistema tutto, non arriverò a compiere nemmeno trent'anni.
Ecco cosa ti fa il pensare troppo, ti fa guardare i tuoi unici due amici e ti fa pensare:
"cazzo, loro potranno andare avanti, stringere i denti e vivere. Non una vita da sogno ma potranno viverla e ricominciare e io sarò solo la loro amica cardiopatica che non ce l'ha fatta".
Certo che la vita è proprio una puttana, come posso, con questa consapevolezza, vivere... No. Sopravvivere in pace?
Cioè davvero non bastano quei cosi là fuori?! Perché ogni volta... Ogni cazzo di volta io devo essere quella più sfortunata? Quella che gli altri guardano con sguardo colmo di compassione? Io non voglio la loro compassione non voglio essere quella da compatire. Cristo... L'ho già detto no? Pensare troppo fa male. Devo distrarmi, fare altro. Prendo la mia pastiglia del giorno e poi mangio. Pomeriggio vedrò che inventarmi per passare questa dannato giorno.