Gaelle

Tornammo a casa solo dopo aver accompagnato Wanda al pronto soccorso per farle mettere I punti al sopracciglio dopo che era caduta dallo sgabello della cucina.
A quanto pare il suo ragazzo sarebbe tornato in città per una settimana, e appena lei lo aveva saputo aveva dato di matto, cosa che l'aveva portata a sbilanciarsi e a cadere di faccia per terra, sbattendo la testa contro il bancone.

Maggie ci aveva raggiunte poco dopo all'ospedale, facendo il coraggioso tentativo di entrare nel pronto soccorso senza svenire.
Purtroppo aveva fallito, ed aveva perso i sensi sulle seggiole della sala d'aspetto.

«Pensi che dovrei tagliare i capelli?» mi chiese Shailee spazzolandosi energicamente le ciocche colorate di blu sulle punte.

«Fallo e ti svergino il criceto.» ribattei cercando di non far sbavare l'eyeliner mentre lo applicavo attentamente sulla palpebra.

«Vivi con me da un anno, eppure non hai ancora capito che non sto tentando di nasconderti un criceto vergine dentro al ripostiglio.» commentò.

«So che non vuoi che lo scopra. Quello è il criceto sopravvissuto.» dissi in tutta serietà.

«Cioè, le punte ormai hanno più ramificazioni del mio albero genealogico.» continuò senza smettere di pettinarsi con foga.

Ridacchiai. Shailee era la terza di cinque sorelle, tutte con nomi maschili. Dylan, Dave, Ryan e Percy. A lei era toccato chiamarsi Sebastian, ma aveva ripudiato quell'appellativo, e quindi aveva scelto di chiamarsi Shailee.

«Per non contare il fatto che ormai il blu è andato quasi tutto via.» le feci notare.

«Già, Michael dice che dovrei tingerli di nuovo per ravvivare il colore..» prese uno degli elastici appesi al gancio accanto allo specchio. «Non so.. castani fanno abbastanza schifo.» scrollò le spalle tenendosi i capelli per farsi la coda. «Però non si può dire sempre la verità ed avere i capelli di un colore falso. è un po' un controsenso.»

Annuii. «Castani ti stanno bene.»

«E sai a chi altri stanno bene?» mi guardò maliziosamente.

La bloccai subito mettendo una mano davanti a me. «Oddio no. Non iniziare di nuovo a parlare di Cameron.»

«Be', in realtà stavo per dire "tu" ma se vuoi parlare di Cameron Dallas parliamone.»

«Non voglio parlare di Cam..» borbottai.

«Certo che hai voglia di parlare di Cameron-sbavo-Dallas. So perfettamente che avresti voglia di raccontarmi tutti i particolari di ieri pomeriggio, come so che sei rimasta sveglia tutta la notte a pensare a lui.» annuì prendendo una forcina per tenerla fra le labbra.

Sbuffai. A volte pensavo che Shay avesse sbagliato indirizzo. Alla facoltà di psicologia avrebbe seppellito tutti.

«Ti ricordi quella volta quando Wanda ci ha parlato tutta la notte di John Snow e noi siamo state sveglie fino alle quattro del mattino per starla a sentire?» annuii. «Sono sopravvissuta a quello, posso ascoltarti anche per un giorno intero.» mi assicurò. Prese il telefono mettendolo nella tasca dei pantaloncini neri.

Ridacchiai. «Bene allora posso contare su di te.»

Uscimmo dal bagno. «Potresti contare su di me anche per occultare un cadavere.» aggiunse in tutta serietà. «A meno che quel cadavere non sia io. In questo caso dovresti servirti di qualcun altro.» continuò tranquilla, come se parlare del suo ipotetico omicidio non le pesasse per nulla.

«No ma tranquilla tu.» risi riferendomi a quello che aveva detto poco prima.

Shailee ridacchiò. «Maggie dove ci aspetta?» mi chiese aprendo la porta dell'appartamento.

«Davanti alla Starbucks.» scendemmo le scale velocemente. Avevamo otto piani di scalini da fare ogni mattina e ogni sera, cosa che ci aveva portate a sviluppare un certo senso di praticità con le cose che ci serviva portare fuori casa. «Wanda è accampata alla stazione ferroviaria da questa mattina alle tre, che è circa quando l'anno dimessa dal pronto soccorso, quindi non penso che ci sia anche lei.»

«Ma John non arriva verso le dieci?»

Scrollai le spalle. «Sai com'è Wanda.» la giustificai.

Shay annuì silenziosamente. «Alla fine non mi hai detto più nulla di Dallas.» disse dopo una decina di secondi.

«Be', in realtà non c'è poi tanto da dire..» mi sentì andare a fuoco.

«Ah no?»

Sospirai. «Ha detto che gli piace il mio nome...»

«Justine?» Ridacchiò, facendomi sbuffare. Era il mio secondo nome, e lo odiavo.

«Come hai detto Sebastian?» domandai ricambiando il tono divertito.

«Ehy!» Shailee mi diede una sberla leggera sul braccio.

«No comunque.» ripresi. Eravamo arrivate circa al quarto piano. «Mi è piaciuto uscire con Cameron.» scrollai le spalle. «Insomma, credevo che fosse troppo perfetto per me. Cioè, mi piace da quando eravamo in terza superiore e ha praticamente un anno e due mesi più di me..» mi morsi la guancia gesticolando mentre cercavo di stare attenta a non cadere sugli scalini. «Si be', pensavo che fosse irraggiungibile, invece è stato assolutamente normale.» Protesi le braccia in avanti. «Non che sia stato noioso!» mi affrettai a dire. «Solo, il fatto che mi abbia rovesciato il frullato addosso o che sua madre lo abbia chiamato per chiedergli se doveva lavargli i panni, lo ha fatto apparire più...»

«-umano? » suggerì Shailee.

Annuii. «Non mi sembra più quell'angelo che sognavo mi venisse a prendere al ballo di fine anno. E forse è meglio così. Sarebbe stato troppo perfetto..» Mi fermai colpo, a metà della penultima rampa di scale, facendo frenare Shay in modo troppo brusco, tanto che rischiò di inciampare nei suoi passi. «SMETTILA DI FARMI LEGGERE LE TUE FAN FICTION. MI FANNO MALE.» dissi ad alta voce rivolta a lei.

Shailee ridacchiò. «Oh e invece ti fanno benissimo. Mi hanno fatta stare zitta per più di due minuti! Ragazza, mi stai facendo dubitare di me stessa!»

Ridemmo insieme scendendo in fretta gli ultimi scalini. «Grazie.» mormorai quando lei aprì la porta del condominio.

Si girò verso di me. «Per cosa?»

«Per avermi ascoltata.»

«Ci sono sempre, te l'ho detto.»

«Lo so, ma grazie lo stesso.»

Mi sorrise. «Andiamo a prenderci questo caffè prima che le mie capacità fisiche entrino in astinenza.»

TAPPINE
[Sarebbero le infradito]

Giuro questa scena di profondità e belle parole sarà una delle pochissime!

Doppio aggiornamento! Giusto perché mi annoio e tra un'ora sarò a fare greco.
Sad favola.

Un consiglio dal profondo del cuore
Se andate a dormire in spiaggia o fate un campeggio.. PORTATEVI IL CARICATORE PORTATILE

Ieri notte sono arrivata alle due con il 38% e NON è stato bello.
Menomale che poi mia zia è arrivata a farci levare le tende, perché stavo schiacciata tra coppiette che si mangiavano la faccia con poco contengno.
Sono stata un potrei vomitare per tutta la serata,
poi ho aperto wattpad e luke Hemmings mi ha salvata

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