Gaelle

Se Shailee non fosse stata una delle mie migliori amiche, nonché la mia coinquilina, probabilmente le avrei costruito una statua vicino al monumento che avevamo davanti casa.
Solo che era una delle mie migliori amiche, ed era la mia coinquilina, quindi sapevo fin troppo bene che dopo avermi fatto uscire con Cameron Dallas aka la mia cotta storica, mi avrebbe letteralmente assillata per almeno una settimana.

Certo, dopo aver fatto la stessa identica cosa quando Luke le aveva chiesto di uscire dopo quasi un anno di amicizia non avevo scuse per scamparla, ma la consapevolezza che mi avrebbe aspettata sveglia per più a meno un mese, accarezzando un gatto di peluche con fare sinistro, mi inquietava parecchio.

Forse fu per quello che quella sera mi rifugiai a casa di Wanda, una delle mie più care amiche.

Presi la chiave della palazzina da tre piani da sotto il vaso di una delle palme addomesticate della signora che abitava al piano sopra quello di Wanda, trovandola solo al diciottesimo tentativo, e aprii il portone illuminando la toppa con la torcia del telefono.

Ringraziai il cielo che la mia amica abitasse al primo piano. Io e Cameron avevamo camminato per tutto il pomeriggio, e il dover fare otto rampe di scale per andare al mio appartamento con Shailee e Dylan non mi sarebbe mancato per niente. Presi a tentoni la chiave da sotto lo zerbino a forma di lupo ed entrai senza pensarci due volte.

Ovviamente la vita quel giorno voleva vedermi sul guinness dei primati, perché quando vidi la mia coinquilina girarsi verso di me mentre accarezzava sinistramente uno delle centinaia di peluche del ragazzo di Wanda, feci un salto che mi fece sbattere la testa contro al soffitto.

Shailee strinse le labbra per non scoppiare a ridere, poi lanciò da un parte il peluche e si alzò in piedi. «SGAMATA!» urlò. «SONO RIMASTA QUI PER DUE FOTTUTE ORE, MA NE E' VALSA LA PENA!» continuò.

Avevo una sola certezza nella vita: il suo spirito selvaggio da pescivendola scaricatrice di porto non l'avrebbe mai abbandonata. «OH MIO DIO SHAY!» urlai anche io. «MA CHE PROBLEMI HAI?!»

In sottofondo, Wanda scoppiò a ridere, seguita da un rumore che poteva tranquillamente essere quello di un elefante che cadeva a terra.

Shailee si girò verso il piccolo salotto dell'appartamento. «Tutto okay Wan?» domandò.

«S-si.. io sto bene..» ansimò lei tra le risate. Mi misi una mano sulla faccia.

«ORA.» Shay mi guardò, avvicinandosi a me per puntarmi un dito sul petto con fare accusatorio. «Ci devi raccontare tutto. »

«Lo farò, quando potrai guardarmi negli occhi senza alzare la testa.»

La mia coinquilina mi diede una sberla indignata sul braccio. «Tra te e Luke mi farò un trapianto con dei trampoli. » borbottò. «No davvero, come è andata?»

Sbuffai. «Be' alla grande. Solo che mi è caduto il telefono, io e Cam ci siamo chinati per raccoglierlo ed un momento dopo avevo tutto il suo frullato sulla maglietta. » Mi indicai il petto per fargli notare che la maglietta che avevo addosso non era la mia, ma quella che Cameron mi aveva dato dopo essersela tolta in mezzo alla beach side.

«E quindi alla fine vi siete davvero spogliati a vicenda.» commentò Shailee. «Devo a Luke cinque dollari. Spero solo che vi siate baciati, così lui me ne dovrà dare dieci..»

«SHAY!» la fermai coprendomi il viso con le mani. «No, non ci siamo baciati, abbiamo mangiato fuori.» sospirai.

«Okay ma io la cena l'ho saltata per farti prendere un infarto. Quindi non ti dispiace se ci spostiamo in cucina, no? no.» Mi prese la mano portandomi in cucina. Fece per girarsi e dire qualcosa, ma non vide il lupetto di peluche che aveva lanciato per terra poco prima, e ci inciampò, ruzzolando a terra con uno strillo.

«Sha-»

Si alzò di colpo, mancandomi per un pelo. «STO BENE!» disse allargando le braccia per assicurarsi un po' di equilibrio in più. «Siete andati al McDonald tu e Cameron-sbavo-Dallas? » domandò facendo slalom tra il peluche ed il divanetto, per entrare in cucina, dove Wanda aveva messo in forno un paio di pizze surgelate.

«Ti ha portata al ristorante anti-vegano?» si intromise lei sedendosi su uno degli sgabelli davanti al bancone della cucina.

Le guardai entrambe leggermente spaventata dal ricordo dei loro primi appuntamenti con i loro fidanzati attuali. «No..» dissi sedendomi di fronte a Wanda. «Siamo andati al ristorante giapponese.»

Shailee inarcò le sopracciglia rinunciando al cercare di arrampicarsi su uno degli gabelli, per prendere una delle sedie del tavolo basso e salirci sopra per aiutarsi nel mettersi a sedere direttamente sul bancone. «Che classe il ragazzo.» commentò. «Aveva una maglietta di ricambio nelle mutande o siete passati da suo spacciatore di vestiti di fiducia?»

«Siamo andati a casa sua, e si è cambiato.»

«OHH MA ALLORA E' UNA COSA SERIA.» commentò Wanda a gran voce.

Liquidai l'argomento con un gesto della mano prima che potessero arrivare altre osservazioni poco ortodosse sul fatto che avessi visto la sua camera al primo quasi-appuntamento. «Al ristorante ha messo tutta la sua razione di wasaby sul sushi al tonno ed è praticamente andato a fuoco.» ridacchiai.

«Non manca di coraggio il signor Dallas. » fece Shay. «E neanche il buon gusto in fatto di magliette. » continuò indicandomi. La maglietta di Cameron aveva un buon odore, ed il fatto che sopra ci fosse scritto sorry not sorry me la faceva piacere ancora di più.

«Maggie ha detto che arriva tra una decina di minuti.» interpose Wanda mettendo via il telefono nella tasca dei pantaloni della tuta.

«Dai continua. Che avete fatto dopo?» domandò Shay affamata di informazioni.

«Be' io sono scoppiata a ridere, e dopo essercene andati siamo passati in gelateria per prendere un altro frullato. »

«I rimedi di nonna Shay non falliscono mai.» commentò lei. «Scommetto che era al mango.»

Mi misi una mano sul petto. «Ti pare che potrei tradire il mio frutto tropicale del cuore?!» feci scandalizzata. «Poi abbiamo camminato sulla beach side. Avrò perso almeno due chili oggi.»

«Okay.» Shailee mi fermò allargando le braccia. «Tre parole.» disse con fare solenne.

Era un gioco che avevamo inventato quando avevamo circa sedici anni e io l'avevo incastrata ad uscire con Ashton Irwin, pensando che fosse il ragazzo della sua vita. Il giorno dopo, a scuola, aveva riassunto l'appuntamento con tre parole "musica, vestiti, bandane", e quella era stata l'ultima volta che era uscita per un appuntamento romantico. Lei e Ashton erano diventati grandi amici, e le tre parole erano diventate una specie di tradizione.

«Mango, maglietta, wasaby» disse Wanda.

«Frullato, vesciche, shirtless » fece Shailee.

Sospirai. «Cameron, è, fantastico.»

QUEEN B

Sono reduce da tre ore di versione di greco e mentre Blair e Chuck stanno lentamente diventando canon io ammiro il pennarello oro.

Lode al pennarello oro

Come è giusto che sia i miei cinque secondi d'estate preferiti sono sempre e comunque presenti, e se il disagio vi sembra molto BEH non avete ancora visto niente :3

Spam di oggi
xo xo, GOSSIP GIRL
Boh amo questa serie tv

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