Cameron

Non mi sarei mai aspettato che finisse in quel modo.

Uscire con Gaelle non era stato per niente male, se non si contava il fatto che le avevo rovesciato addosso il frullato, e che l'avevo quasi nascosta dentro all'armadio di Matthew quando mi ero accorto di Shawn che dormiva beatamente sul divano. Poi c'era stata quella piccola parentesi del Wasabi che credevo fosse salsa all'avogado, e la giornata poteva definirsi un fallimento completo.

«DALLAS!» mi urlò qualcuno nell'orecchio, facendomi sobbalzare sulla sedia. «Che fine hai fatto ieri sera? Ti hanno rapito gli alieni?»

Mi girai lentamente verso Shawn, che mi fissava con gli occhi sgranati mantenendo una distanza di pochi centimetri. «Ho cercato di scappare dal paese, ma alla dogana mi hanno fermato dicendomi che sono troppo bello per lasciare l'America.» biascicai sbadigliando.

Poggiai la testa sul tavolo chiudendo gli occhi.
Ci fu un momento di silenzio mentre immaginai che Shawn stesse alzando gli occhi al cielo e Matthew stesse continuando a mangiare i suoi cereali colorati.

Da circa due anni, ovvero da quando avevo iniziato il college, io e i miei migliori amici ci eravamo trasferiti a vivere nello stesso appartamento, un po' perché volevamo diventare tutti indipendenti, un po' perché mia madre mi aveva praticamente buttato fuori da casa a calci.

«Ma si dai, sarà uscito con una ragazza..» fece Matt con la voce attutita dai cereali che aveva in bocca.

Avrei voluto dargli un pugno e dirgli di stare zitto, ma ero troppo pigro anche solo per alzare la testa per guardarlo male. Le mie energie la mattina erano pari a quelle di una piastrella di marmo.
Inesistenti.

«CHI È LA SFORTUNATA TEXAS?» urlò Shawn sbattendo una mano sul tavolo.

«Dici sfortunata perché comicerai a scrivere fan fiction su di noi passando dal bollino giallo a rosso nel giro di due giorni?»

Non avevo alzato la testa, ma potevo benissimo immaginare il mio migliore amico che fingeva di essere offeso. «Io NON SCRIVO FAN FICTION SU DI TE!»

«Stronzate, ho ackerato il tuo account su efp per almeno una ventina di volte, chitarra_sexy18 » ribatté Matt senza smettere di mangiare.

Alzai gli occhi su di lui, e lo vidi puntare il cucchiaino accusatore contro Mendes.

«È stata Marie ad iscrivermi sotto quel nome.» borbottò lui «COME CAZZO HAI FATTO A SCOPRIRE LA PASSWORD?!»

Matt si strinse nelle spalle. «unicorno05 non è proprio la quinta essenza della sicurezza amico.»

Shawn arrossì fino alla punta delle orecchie, iniziando a balbettare una serie di sillabe sconnesse senza un senso preciso.

«Gaelle» Li interruppi.

Matt e Shawn si girarono a guardarmi. «Che?» fecero in uno strano coro misto tra cereali e sillabe cantate in soprano.

«La ragazza si chiama Gaelle.» ripetei.

Mandes sgranò gli occhi. «quella Gaelle?!» domandò con uno strilletto per niente virile. Se non fosse stato il mio migliore amico, probabilmente lo avrei scomunicato dalla mia vita.

«Quante Gaelle conosci scusa?» fece Matt continuando a masticare i suoi cereali.

«-quella che si siede a tavola con Maggie Campbell?!» continuò ingnorandolo.

Roteai gli occhi. «Si quella.» fece per aggiungere qualcosa ma lo bloccai. «No, non le chiederò di farti uscire con Maggie.» Alzò un dito per interrompermi ma io continuai «No, non sto scherzando.» A quel punto mi guardò esasperato. «Si, sei uno sfigato.» dissi anticipando tutte le sue possibili domande.

Shawn aprì la bocca prima di incurvare le spalle e sporgere il labbro inferiore in fuori. Aveva una cotta per Maggie Campbell più a meno da quando lei e O'brien avevano iniziato a cantare un pezzo degli Years&Years in mensa, e per almeno una settimana non aveva fatto altro che parlare di lei. Ininterrottamente. Avevo seriamente valutato l'opzione di sbatterlo fuori di casa a calci, ma poi mi ero ricordato che era il mio migliore amico da quando avevamo circa quattro anni, e quindi lo avevo sopportato e supportato.

«Come siamo crudeli oggi Texas.» commentò Matt.

«Okay forse posso chiedere a Gaelle di..»

«GRAZIE CAM SEI LA MIA PERSONA PREFERITA OGGI.» disse Shawn senza lasciarmi finire. Per quanto ne sapeva avrei potuto anche star dicendo "Okay forse posso chiedere a Gaelle di trasferirsi qui così tu puoi andare a vivere da barbone", ma gli volevo bene, quindi non glielo feci notare.

«Ma comunque.» Matt ci interruppe mettendo da parte la ciotola di cereali finiti. «Io non ho idea di chi sia questa Gelle, quindi com'è?»

«Per prima cosa, si chiama Gaelle.» replicai. «Deve fare il secondo anno, ed è iscritta a lettere moderne.» Matt continuò a guardarmi. « Una delle sue amiche è la ragazza di Luke Hemmings.» aggiunsi.

«Ahh, okay forse ho capito chi è. è quella con le braccia tutte scritte?»

«Uhm.. no »

«Mh, quella con i capelli biondo scuro e gli occhiali rossi?»

Aggrottai la fronte. Era risaputo che avesse una pessima memoria, ma non pensavo che si estendesse fino a questo punto. «Quella è Maggie.»

«Ah, okay, allora è quella che dice sempre "disagio" con la pelle scura.»

«La tua mancanza di tatto mi fa capire perché Kate ti abbia lasciato lasciandoti una trota sullo zerbino.» commentò Shawn dopo un secondo di silenzio.

Matt inarcò le sopracciglia. «Kate era quella con i capelli rossi e le lentiggini?»

«No idiota, quella era Rachel.»

«Be' allora Kate era quella con gli occhi azzurri..»

«Jenna.»

«Quella con i capelli neri?»

«Denise.»

«Sapete cosa? Ci rinuncio. Ho passato l'esame senza ricordarmi i nomi di tutte le mie ex o le loro caratteristiche fisiche, e detto questo vado a fare la spesa. I cereali sono finiti.» Matt si alzò dal tavolo, mentre io e Shawn ci guardavamo leggermente sconcertati.

Sentimmo la porta di casa aprirsi mentre Matt era in procinto di uscire. Ne entrò un Nash con in mano una confezione di ciambelle. «Ehy ragazzi come- »

«AVEVA GLI OCCHI GRIGI ED UN NEO SULLA MANO!» urlò Matthew.

Nash lo guardò uscire. «Ma che gli prende?» domandò indicando la porta con il pollice.

Shawn scrollò le spalle alzandosi dalla sedia accanto alla mia. «Non ricordava chi fosse Kate..»

«Oh quella che gli ha messo una trota sullo zerbino?» ridacchiò Nash poggiando le ciambelle sul tavolo.

Avevo davanti a me una tazza di cappuccino, ormai fredda molto probabilmente, che non avevo toccato neanche con un dito.

«Ti va una ciambella Cam?» mi chiese Nash sedendosi di fronte a me, dove poco prima c'era stato Matt.

Lo guardai. «C'è n'è una al mango?»

NUTELLALANDIA

QUINDI facendo i conti non aggiorno dalla morte di Queen Beth prima, perdonate la mia anima, sono stata una settimana in montagna in mezzo alle biciclette a quattro posti e il nulla più totale. L' A G O N I A

Matt fa il playboy, Shawn scrive fan fiction e il mango è nel cuore di tutti

Spam carino del giorno
Royalty di cucchiaia

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top