Cameron

La ragazza che vendeva i gelati sospirò nel vedermi rientrare dentro al negozio. Come darle torto; era praticamente la quarta volta in due giorni che andavo li dentro.

La prima avevo accompagnato mia sorella Caty a prendere un frozen yogurt con le caramelle gommose di hello kitty che vendevano solo in quel posto; la seconda ero riuscito a convincere i miei coinquilini a uscire di casa per non fare la muffa sul divano; la terza mia madre mi aveva convinto a prendere una vaschetta di gelato per offrirla agli ospiti che avrebbe avuto a pranzo; e la quarta.. be' ero entrato là dentro soltanto per prendere un frullato e poter guardare la gelataia che mi sorrideva.

Aveva un viso familiare, e mi sembrava di averla già vista da qualche parte, ma non ricordavo dove. Non avevo osato chiedere a Shawn, perché di sicuro lui avrebbe cominciato a shipparci e avrebbe scritto una canzone su di noi. Era già successo, e la cosa non era finita molto bene, visto che la ragazza con la quale ci stavo provando era finita per mettersi con lui.

«Ancora tu?» mi domandò la gelataia sporgendosi verso di me da dietro il bancone bianco. Mi sorrise mettendo in contrasto la pelle scura con i denti bianchi prima di prendere uno strofinaccio e passarlo sulla vetrina interna dei gelati. «Ormai non ti serve neppure più la carta fedeltà.» continuò.

Mi strinsi nelle spalle. «Ah non provarci. Ancora due gelati e ho diritto a prenderne uno gratis.» Sorrise di nuovo. «E se te lo stessi chiedendo, si, quel giorno prenderò il cono da sette gusti.» finii senza smettere di guardarla.

Gettò lo strofinaccio dentro al lavandino dietro di lei, e si girò verso di me. «Be' allora mi dispiace deludere le tue aspettative, ma il tuo gelato gratis sarà una misera coppetta da un gusto senza panna o granella alle nocciole.» replicò sporgendo il labbro inferiore in fuori.

«Oh, e io che ci speravo tanto.» ridacchiai.

«GAELLE! SMETTILA DI SOCIALIZZARE CON I CLIENTI!» urlò qualcuno da dentro la porta che portava al magazzino/laboratorio della gelateria.

Lei sbuffò, alzando gli occhi al cielo. «SCUSI MRS LINK, NON SUCCEDERA' PIU'.» disse ad alta voce, per essere sicura di essere sentita.

Inarcai le sopracciglia quando tornò a guardarmi. «Ti chiami Gaelle?» domandai.

Lei arrossì di colpo, ed iniziò a boccheggiare, come se stesse cercando di prendere aria per parlare. «I-io.. » balbettò.

Mi morsi l'interno della guancia per non scoppiare a ridere. Era davvero carina quando arrossiva. «Non è un brutto nome.» mi affrettai a dire. «Io sono Cameron.» Si morse il labbro, nel tentativo di non ridere. «Che c'è?»

«No, niente è che..» le scappò un risolino «Mio zio si chiama Cameron e..» Scoppiò a ridere. «Scusa ma la tua faccia è fantastica!»

Non potei fare a meno di scoppiare a ridere con lei. «Be' lo prendo per un complimento.» ridacchiai.

«GAELLE IL LAVORO!» Una donnina cicciottella con una ridicola cuffia a rete che le raccoglieva i capelli arancioni si affacciò dalla porta della cucina, per rimproverarla.

«Si be', quindi io prenderei un..» guardai i gusti di gelato. Poi alzai gli occhi su Gaelle. «Lei cosa mi consiglia signorina?»

«Un frullato al mango.» rispose prontamente lei. «Assolutamente quello.» continuò annuendo lievemente.

«Davvero? è il mio preferito più a meno da quando ne ho scoperto l'esistenza.»

Gaelle si aprì in un sorriso per l'ennesima volta, rivelando una fossetta sotto l'angolo sinistro della bocca, ed in quel momento capì dove l'avevo già vista. Il mio cervello collegò i puntini come in uno di quei disegni sulle tovagliette dei ristoranti. Frequentava il college con me, ed era al primo anno. Le sue amiche la chiamavano Miss e si sedeva a tavola con la ragazza di Luke Hemmings, il ragazzo che frequentava musica con Shawn.

«MISS!» Una ragazza con i capelli raccolti in una coda alta e una t-shirt nera che recitava my best friend is hotter than your boyfriend entrò dentro alla gelateria. «It's a paradise, and it's a war zone.» continuò canticchiando pillow talk.
Si fermò appena mi vide, per poi avvicinarsi a me con una scrollata di spalle. «Ciao bell'imbusto. »
si, era decisamente la ragazza di Luke Hemmings, mi pareva si chiamasse Simonette O'brien o qualcosa del genere.

«Shay» la salutò Gaelle mentre mi preparava il frullato.
Ci capivo sempre meno.

«Muoviti a darmi il cambio, ho appena scaricato Luke con i ragazzi, e se quando tra dieci minuti arriverà qui per controllare che non mi abbiano rapita non mi troverà dietro al bancone, mi porterà via di sicuro. Non che mi dispiaccia, ma l'albero dei soldi è appassito come ben sai.» disse in tutta serietà.

Gaelle si aprì in un sorriso, porgendomi il mio frullato.

O'brien scavalcò alla meno peggio il bancone, rischiando di buttare giù la pila di coppette, e Gaelle le diede il cambio in fretta, passando anche lei oltre il bancone, ma leggermente più aggraziatamente.

«Be'.. posso offrirti un frullato al mango?» dissi mentre si aggiustava la maglietta grigia, dove a caratteri cubitali c'era scritto DUH.

«Offre la casa» si intromise O'brien porgendole un bicchiere pieno di frullato.

Gaelle lo prese. «Passeggiata?» proposi.

«Ovviamente.»

🍍🍍🍍

CARAMELLE!

Sono chiusa in macchina di mia zia e sto sudando come un orso polare in Bolivia.
BENE

Si, questa storia non ha un senso, e penso che mai ne avrà uno. 😂

Spero comunque che vi piaccia com'è piaciuto alle mie callipige, e beh, niente!
Il disagio andrà molto peggiorando nel corso della storia, quindi aspettatevi di tutto🌚

Un piccolo spam che ci sta sempre bene
Ascoltate treat you better, Shawn Mendes e mangiate più ananas.

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