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Cara Miss Coraline...
Sto passeggiando in su e in giù per la città. Mi porto sempre dietro una penna e dei fogli, in modo tale che posso scrivere. A causa della pandemia e della mia scelta, io non posso entrare in nessun luogo al chiuso, a meno che non faccio da asporto. In un certo senso questo Stato mi sta aiutando, così non devo per forza mangiare. E, ovviamente, se non mangio non ingrasso.
Tutta le volte che vedo una macchina della polizia, la saluto; come una scema che saluta il ragazzino, del tutto ignara che potrebbe metterle le corna da un momento all' altro. O almeno, questo è quello che è successo a me. Qualche tempo fa c' era un ragazzo, bellissimo, che diceva di essere il mio fidanzato. Era biondo, con gli occhi azzurri e un corpo da favola. Aveva un sedere che parlava da solo ed era attratto da me. Capisci? Da me! Siamo stati insieme un mese, siamo andati a letto, mi sussurrava all' orecchio "Ti amo, principessa". Poi, un giorno, l' ho visto al bar con un' altra, appartato con lei; che le faceva gli occhi dolci. Sono andata lì come un fulmine e l' ho schiaffeggiato.
Da allora lui dice a tutti che io sono matta. Ma io non sono matta. Io ho amato, ho creduto di essere riamata, gli ho dato tutto. Noi donne, quando amiamo, diamo sempre tutto. E gli uomini prendono. A volte ti restituiscono, altre no; altre ancora ti ammazzano.
E poi, dopo che alcuni ti hanno trattata peggio di un cane, bussano alla tua porta, di nuovo, per portarti a letto però, non per amarti. E tu credi che sia cambiato, che voglia provare ad amarti; dunque apri la porta, di nuovo, e resti di nuovo delusa.
Oppure vai a fare una passeggiata e passa un idiota dentro al furgone e ti dice "Lo lecchi?" Prima di farti un gestaccio con la lingua. E tu chiami qualcuno che possa venire a prenderti, perché hai paura di essere caricata su quel furgone...
In realtà, non vorresti chiamare nessuno, vorresti tornare a piedi; ma hai paura che possa succederti qualcosa, perché sei grossa neanche un quarto dell' idiota con il furgone.
Più sei magra e piccola, più tutti pensano che sei un bersaglio facile. Se sei una montagna, non si permette mai nessuno.
E, di reazione, vomiti anche quel pezzettino di torta o quella fragola che hai divorato poco prima.

La mia realtà:
Cominciai a odiare il cibo molto presto. I primi tempi evitavo di mangiare più del dovuto, poi ho cominciato ad avere disgusto per alcuni alimenti; specialmente quelli carichi di sugo grasso e carne. Infine, ogni pietanza che mettevo in bocca, ha cominciato a farmi schifo. Era un problema psicologico. Io, mentalmente, volevo mangiare; era la mia gola che si rifiutava di mandare giù.
Il solo alimento che riuscivo a deglutire era l' arrosto di tacchino.
Tutti gli altri cibi li sentivo grassi, pieni di zuccheri, unti.
Le arance erano amare, le mele stucchevoli, le banane pesanti. Il cioccolato era troppo dolce, l' insalata non sapeva di niente. La crema e la panna mi facevano vomitare, il latte mi arrecava fastidio.
Il maiale era troppo grasso per il mio palato, il pesce aveva sempre troppe reste.
E ancora, le olive erano troppo salate, i carciofi erano rognosi da mandare giù...
E pensare che, da bambina, adoravo le pizzette con il pomodoro e le focacce condite...
Con il fatto che mangio solo tacchino, quando davvero ho fame, non mi manca mai il ferro; anche se mi mancano tutte le altre proteine...
Ecco perché riesco a camminare e a muovermi. Sono autonoma, anche se porto una taglia da bambina.
Di tanto in tanto rubo qualche fragola dal frigorifero o divoro limone con la buccia, ma non mi azzardo mai ad aggiungerci zucchero o sciroppo.
Io avrei potuto fare la cantante kpop senza tanta fatica, con quello che mangio...ma non mi ci vedo a ballare, né a sgolarmi davanti a un pubblico...
Se avessi un carattere simile, non credo proprio che mi rifiuterei di mangiare.
Non sono esuberante, non sono estroversa, non sono una sportiva...
Anzi, mi vergogno perfino di postare alcune mie foto sui social. Tendo a pubblicare sempre le stesse, in pose diverse.
Cammino. Punto.
Da ragazzina ero più splendente. Ora non brillo più.
Se mi vedessi per la strada, penseresti che sono una bambina, di 14 anni al massimo; perché sono veramente uno scriciolo; con addosso i vestiti della Primigi, perché quelli da adulta mi stanno larghi.
No, non sono il tipo che fotograferesti o che apprezzeresti per il suo stile.
Piuttosto, potresti vedermi tremare; ma non per il freddo...
Non è un gioco la mia malattia. Non c' è influencer in questo mondo che pesi meno di me. Pesano tutti di più. Parola mia. Tutti.

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