21. Piani bizzarri Pt.2
''Sei una stronza!'' dico a Vale, facendo molta attenzione a non farmi sentire da nessuno.
''Perché?''
''Perché si! Che ti passa per la testa?''
Guarda un punto alle mie spalle e sorride:
"Qualsiasi cosa mi sia passata per la testa ha funzionato!''
''Ma che vuol dire?'' sono basita o, forse, semplicemente un po andata da un capire al volo a cosa si stia riferendo.
''Non hai idea di come ti stia guardando...il mio piano ha funzionato!''
Non ho il tempo di rispondere che mi si affianca Vittorio. Mi porge l'ennesimo drink di questa serata. Gli faccio segno di no con la testa ma lui insiste:
''È l'ultimo giuro!'' non ci provo neanche a rifiutare di nuovo, afferro il bicchiere e ne bevo un sorso.
Mi siedo dopo ore su un divanetto poco distante, rifiutando di andare a ballare con la scusa dei piedi doloranti, che a pensarci bene tanto una scusa non è.
Vorrei che Lucia fosse qui, vorrei che mi dicesse cosa fare perché io non ci sto capendo più niente.
''Sono un po ubriaco...'' alzo lo sguardo sul mio coinquilino che mi si palesa di fronte con un sorriso ebete disegnato sulle labbra.
Sorrido, inevitabilmente!
''Credimi, sei molto più che un po ubriaco...'' e gli do una pacca sulla spalla quando si siede accanto a me.
''Lo sai vero che dovresti dirmi qualcosa tipo no, non e vero...stai benissimo?!''
''Scusami...non sono ferratissima sul modus operandi delle conversazioni tra ubriachi...'' mi accorgo di biascicare e ne deduco che quest'ultimo drink mi ha dato il colpo di grazia.
''Chi e quello li?''
''Chi?'' chiedo, anche se ne ho una vaga idea...
Fa un cenno con il mento davanti a noi: ''Quello con cui ti stavi baciando poco fa!'' e rieccolo di nuovo a fare quella sua buffa espressione alzando e abbassando quasi compulsivamente le sopracciglia.
'' Ah...'' abbasso lo sguardo imbarazzatissima, '' vedo di non essere passata inosservata...''
''No, direi di no!'' ride di gusto, ride di me e non posso fare a meno di accodarmi alla sua contagiosa risata. Resta sempre un tipo strano, ma ha il potere di tirarmi su di morale.
Mi fermo a guardarlo meglio, di solito si nasconde sotto una quantità assurda di vestiti con cui si camuffa completamente. Ho sempre pensato fosse un po in carne e invece no, per niente. Non e niente male a pensarci bene, magari non adesso che è bianco cadaverico, con i suoi occhi azzurri cerchiati di rosso e i capelli biondo scuro arruffati più del solito.
Noto che sta fissando un punto davanti a lui. Seguo il suo sguardo, non è un punto qualsiasi...è Valentina!
''Ti piace eh?!'' gli chiedo ammiccando esattamente come lui poco fa.
Fa spallucce e continua a bere quello che ha in mano.
Non mollo la presa:
''Perche non glielo dici? O almeno glielo fai capire...non credo che lei lo abbia capito.''
''E tu perché baci un tipo se poi ti piace Diego?'' Scacco matto sorella!
Lo guardo quasi scioccata, non pensavo sapesse, non pensavo si fosse accorto di qualcosa.
Non gli rispondo, mi limito a tirargli solo dalle mani il bicchiere: ''Da qua!'' e giù i pensieri...
Non so quanto tempo restiamo qui, seduti uno vicino all'altro, immersi nei nostri pensieri ne ho idea di quanto e se abbiamo bevuto. So solo che ci vedo doppio e credo che Samuele ci veda addirittura triplo. Siamo proprio pessimi.
''Andiamo su!'' alzo gli occhi, lui è di fronte a me. Gli faccio di no con la testa.
''Non fare la stupida, siete ubriachi...Samuele non puo guidare, vi accompagno io!''
Mentre Samuele insiste nel sostenere che e assolutamente sobrio e in ottime condizioni di guidare, si avvicina anche Vittorio che mi prende per mano e fa si che io mi alzi dal divano.
''Che fai?'' gli chiede nervoso Diego.
''La riaccompagno a casa, mi sembra ovvio!'' cos'è questo uno scontro a chi piscia piu lontano?
''Non credo proprio, lei viene con me...con noi!'' stacca la mia mano da quella di Vittorio. Ma dove sono? In un fottuto film alla 3msc?
''Ma...'' Vittorio fa per opporsi, ma Diego afferrando la mia mano non gli da il tempo di concludere la frase:
''Ma un cazzo, ho detto che LEI VIENE CON NOI!'' tira anche Samuele, che fa un enorme fatica a tenersi su.
Dinanzi alla presa di posizione di Vittorio che non accenna a muoversi di un passo, Diego continua:
''Senti, non so chi sei, quindi levati dal cazzo!'' mentre mi trascina via, e mentre io mi scuso con lo sguardo con Vittorio, ad intervenire è Ilaria:
''Si stavano baciando fino a poco fa, lasciala andare con lui!'' perfetto, adesso anche lei si sente nella posizione di decidere per me. Fantastico!
Diego si gira su se stesso e la fulmina con lo sguardo: '' Tu fatti i cazzi tuoi e vieni, ce ne stiamo andando!'' vorrei tanto vedere la faccia di lei, ma è dietro di me. Che palle!!!
Siamo nel parcheggio, andiamo verso quella che credo sia un Audi. Samuele si siede dietro e in un nanosecondo sta già dormendo, Andrea gli si siede accanto dietro indicazioni di Diego. Aspetta un attimo...Ilaria dov'è?
Sto per salire anch'io quando lui mi ferma e richiude la portiera.
''Tu vieni davanti, se devi vomitare dimmelo subito che mi fermo...'' lo guardo stregata, come non oserei fare se fossi completamente in me stessa.
Mi fa sedere al lato pesseggero e si china su di me per appuntare la cintura di sicurezza. Mi sfiora leggermente ed io tremo. No, non per il freddo.
''...questa me la paghi Mia!'' chiuse la portiera e si siede al suo posto.
Mi appoggio allo schienale e guardo fuori, siamo in Tangenziale. Mi gira la testa, ma non ho la nausea per fortuna. Guardo dietro verso il sedile posteriore ed entrambi dormono beatamente.
Sono tremendamente imbarazzata, continuo a mordermi il labbro mentre guardo fuori, non ho il coraggio di guardare nella sua direzione.
Lo so che lui, invece, mi guarda. Sento il suo sguardo su di me anche senza vederlo.
Continuo a torturarmi le dita e la bocca desiderando di arrivare il prima possibile a casa e dimenticare questa strana serata.
Commetto l'errore di guardarlo nel momento stesso in cui lui guarda me. Perché è così dannatamente bello? Perché la sua bocca eè così dannatamente invitante? E perché i suoi occhi hanno il dannato potere di scavarmi dentro?
Mi fissa e si passa la lingua sul labbro inferiore mordendolo al tempo stesso, come se si stesse trattenendo dal dire qualcosa.
Distolgo lo sguardo.
Mi accorgo che stiamo accostando in una piazzola di sosta.
''Non devo vomitare!'' dico e sono le prime parole che spiccico da quando sono entrata qui dentro. A pensarci bene, sono le prime parole che gli rivolgo da tutta la sera.
''Lo so, ma io devo assolutamente fare questo...'' sto ancora cercando di capire il senso delle sue parole quando si avventa su di me baciandomi forte, in modo selvaggio, quasi animale. Mi bacia con una foga ed un intensità mai provata prima. Mi tiene il viso con entrambe le mani, ed io mi scopro ad essere con lui in questo bacio senza tempo. Le nostre lingue sono un unica cosa, si cercano, si toccano e poi si allontanano.
''E così che si bacia una ragazza, ricordatelo la prossima volta che ti baci con quel coglione!''
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