La vita è fluida
Dopo aver aperto l'ennesimo cassetto della cucina alla ricerca di uno stupidissimo bicchiere di plastica mi arrendo, prendo la bottiglia di vodka liscia in una mano, il succo nell'altra e bevo velocemente un sorso del primo e del secondo.
La gola mi brucia fortissimo e la sensazione di stordimento che sto cercando è ancora parecchi sorsi lontana. Forse dovrei andarmene e basta. Se non perchè non ho più un vero e proprio motivo per essere qui, forse anche solo per il fatto che la serata diciamo che non è iniziata molto bene di per sè.
Mi appoggio al bancone della cucina mentre bevo e guardo due idioti qualsiasi limonare sul divanetto del soggiorno attraverso lo spiraglio della porta. Beati loro se non altro.
Mi riprometto mentalmente di pensarci su due volte prima di cimentarmi in qualche avventura dopo un totale fiasco a inizio serata: se Dio ti manda un messaggio che non è il momento per "fare cose" allora è meglio ascoltarlo. Mi viene in mente quella volta che volevo assolutamente andare a fare un giro con il cane della zia Maria, avrò avuto 6 anni. Beh, la zia Maria non era a casa (chiarissimo segnale) ma mia mamma, convinta dalle mie suppliche andò a recuperare la sua chiave di scorta dalla nonna affinchè io potessi portare Laila a spasso. 30 minuti dopo giacevo sul cemento con il gomito rotto perchè correndo dietro al cane non avevo visto un dannatissimo dosso e avevo fatto un volo poco aggraziato e scomposto per terra.
Mentre bevo un altro sorso di vodka cerco di sistemare questa mia nuova e geniale regola in qualche posto libero del cervello, trovando una collocazione degna per una cosa importante. Potrei metterla assieme ai miei bei ricordi del Basket! Ah no è vero, non ne ho ahaha, questa autoironia mi ucciderà..
"Ridi da solo? Stai COSI' male?"
Alzo lo sguardo e noto una Francesca che mi guarda mezza stranita, mezza divertita.
"Trovo che divertirsi da soli sia il primo passo per una vita serena e con la giusta autostima" questa magari la mettiamo nella sezione del cervello intitolata "Stronzate".
"Non ne dubito" mi dice lei avvicinandosi. E com'è carina! Ha questi capelli sciolti tutti perfettamente composti, i tacchi che la elevano più o meno al mio livello, e una tutina scollata, non che io... un momento, c'è qualcosa che mi sfugge.. certo! Certo! Ora ricordo, l'ho piantata in asso ad Halloween, questa donna dovrebbe odiarmi.
Spero che non si sia accorta di come il mio "sorriso da conquista" si sia improvvisamente trasformato nel mio "cortese sorriso da ti prego non tirarmi un calcio nelle palle".
"Allora, che bevi? Mi sembra buono.."
"Ohh è vodka e succo, roba per intenditori"
"Posso?" mi dice. Così le cedo i miei due nuovi amici e la guardo stranito mentre beve.
"Stai scegliendo la camera per il mio assassinio? Giochi con la lepre prima di scuoiarla viva?" Non riesco proprio a trattenermi.
"Forse voglio ubriacarmi con te e poi farti una foto mentre rotoli nel tuo vomito"
"Mmm, mi sembra giusto. " dico, e chiedo indietro le bottiglie. "Quindi da 1 a 10 sei arrabbiata?"
"Non sono arrabbiata in realtà. Un po' offesa si, alla fine sono stata usata per fare ingelosire qualcuno, portata ad una festa e mollata lì, il tutto in un posto del tutto nuovo per me e in cui non conoscevo nessuno, ma ho passato di peggio. Daniele Valenti ti consideri già così importante per me?"
"Con le ragazze non si sa mai..poi c'è la questione della tua amica Anna.."
"Anna? Cosa c'entra Anna?"
"Mah niente lascia stare. Quindi non sei arrabbiata?"
"Direi di no."
"Sei strana."
"E' che non mi conosci. Ho imparato a non prendermela per cose che non mi importano veramente. E' tutto molto più facile lo sai?"
"Ti ricordo che la prima volta che ci siamo visti piangevi per un brutto voto.."
"Ogni tanto ho delle ricadute dai.."
"Ricadute? Mi sembra una falla nel sistema questa" e rido di gusto per questa stranezza.
"Smettila di ridere" mi dice lei e mi assesta un pugno sulla spalla. "Funziona che succede qualcosa, e penso "Quanto mi importava?", "E' una cosa a lungotermine? "E' irrisolvibile?", finchè non mi convinco che non è importante. Quella particolare volta mi sono trovata in trappola, classe nuova, nuovi professori, dover di nuovo dimostrare a tutti chi sono, eccetera. Di solito però funziona. Con te per esempio, nel momento in cui mi sono resa conto che mi avevi piantata in asso mi sono chiesta "ma ne vale la pena? Non è nemmeno così bello.. "
"Come osi???"
Francesca ride di gusto mentre faccio l'offeso.
"Te lo giuro!! Devi essere più fluido" Ok, e io che pensavo di essere quello più ubriaco dei due.
"Fluido?"
"Si esatto. Fluido è l'aggettivo giusto. La vita è fluida, le cose succedono e basta. Mi piantano in asso? Amen, ballo da sola. Non sto nel vestito? Ne compro un altro. Ho preso un votaccio? Studio che la prossima volta andrà meglio. Mi piace qualcuno? Ci provo."
"Tu la fai così semplice"
"E' già così semplice, siamo noi che la complichiamo. Prendi Halloween. Tu mi hai mollato lì e io ho conosciuto un ragazzo che è un bocconcino con cui mi sto scrivendo. Cos' avrei combinato se fossi tornata a casa ad annegare nelle mie stesse lacrime?"
"Non avresti potuto annegare, eri una sirena"
"Sei pessimo"
"Lo so ahah, ma me l'hai servita su un piatto d'argento."
"Vero" e sorride. Il trucco di stasera le ingrandisce gli occhi e me la fa sembrare così diversa da quella ragazza che ho trovato piangere a scuola.
"Ho come l'impressione che non tu sia una principessa"
"Non lo sono"
"Ma lo sembravi così tanto.. e io volevo una principessa"
"Questo perchè sei innamorato di Cenerentola" e so di chi parla.
"Mmm un punto per te. "
"Ma tu sei Gas Gas ahaha" e quando ride, ride così di gusto che non posso nemmeno prendermela. Mi spiace solo che dovrà rivisitare la vecchia favola aggiungendo una piccola digressione sul desiderio sessuale di Cenerentola per Gas Gas.
"Beh grazie tante, e tu chi saresti? Ariel? Sentiamo"
"Ti ho detto che non sono una principessa. Penso che potrei essere Mul..."
"Ma certo! So benissimo chi sei!"
"E sarebbe? "dice preoccupata.
"Lumieer!! Sempre lì a dar consigli sulla vita .."
"Lumieer? Penso che tu abbia qualche lacuna culturale... non mi ricordo di nessun suo particolare discorso morale.."
"Ma se è sempre che parla con il figlio quella cavolo di tazza.."
"Forse intendi Mrs. Bric.."
"Fa lo stesso"
"Sei un idiota"
"Francesca, sai una cosa?"
"Cosa?"
"Ora che me ne hai ricordato il nome, penso proprio di aver visto un film in cui c'era un crossover tra La Bella e la Bestia e Cenerentola, e indovina?"
Mi avvicino un po' a lei, ma pronto per un suo eventuale rifiuto.
"Mrs. Bric e Gas Gas si baciano" e le sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lei mi sorride divertita.
" Ma Gas Gas non è innamorato perso di Cenerentola?"
"Certo, ma quella è tutta in fissa con il principe e segretamente musofobica. E poi c'è Mrs. Bric che continua a rompergli le palle sul fatto che la vita è fluida e che dobbiamo fare un po' quel cazzo che ci.." .
Le sue labbra mi zittiscono. Le sue labbra carnose che sanno di alcool misto a zucchero. La sua lingua che non aspetta una mia risposta prima di avventurarsi nella mia bocca, e i suoi denti che mordono la mia carne senza paura per il taglio che deve sicuramente aver visto.
Si stacca un attimo a contemplare la mia reazione.
"Te lo ricordavi così nel crossover che hai visto?"
"Mi ricordo tante altre cose interessanti di quel crossover" dico spingendola verso l'isola della cucina e premendomi su di lei. Baciandola. Accarezzandole i capelli. Facendo scorrere le mie mani lungo i suoi fianchi incredibilmente sottili.
Lei ricambia e in poco tempo ci troviamo a salire le scale affannati, mano nella mano, alla ricerca di un posto in cui poter stare da soli.
Primo motivo per cui non darò mai una festa a casa mia: la camera del festeggiato è aperta e vuota e ora il suo letto è nostro.
I primi ad essere tolti sono i tacchi, poi le sfilo la tuta, le dico che è bellissima e lo è davvero,
Quando le bacio ogni centimetro di pelle non penso a nulla se non la semplice bellezza di quel contatto, labbra contro pelle, pelle contro pelle, pelle contro stoffa.
Quando mi sfila la maglietta, mi accarezza i capelli e mi stringe forte la schiena con le sue piccole mani mentre lo facciamo, non esiste nient'altro.
Non ci sono problemi, solo sensazioni. E' come dice lei, fluido. E credo sia così che deve essere.
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