Montecatini 2017 - pt. 1

«Ah siete del Friuli Venezia Giulia? Bravissimi, avete un unisono incredibile!».
Prendo queste parole da un incontro che ho fatto martedì con un membro del Coro giovanile veneto. Eravamo sedute vicine ad ascoltare gli altri Cori, ma ho pensato che fosse giusto conoscere anche persone nuove, nelle pause in cui alcuni uscivano e altri entravano in scena. Ci siamo scambiate le opinioni sulle rispettive esibizioni, e devo dire che il suo commento, spontaneo e conciso, non è rimasto isolato. Infatti anche da molte altre persone abbiamo ricevuto feedbacks più che positivi, e in ognuno di questi è stato messo in risalto il nostro unisono, unico e inconfondibile. In quel momento mi sono accorta che questo è un gradino in più, uno step cbe non avrei creduto mai di poter raggiungere, un sogno che si sta realizzando. Eccola, la mia sesta esperienza al Festival di Primavera, vissuta come la prima e anche come l'ultima, diversa da tutte le precedenti, la prima con questo nuovo Coro che regala emozioni che fanno tremare dalla testa ai piedi. Non mi interessa aver dormito una manciata di ore, non mi importa aver corso ed essermi sfasciata i piedi nelle ballerine per raggiungere il treno, non mi interessa se non c'è stato un attimo di riposo, perchè io so che vivrei così ogni attimo della mia vita con voi che siete la mia seconda casa, che avete reso speciali tantissimi momenti dal settembre 2016 fino a oggi (e sarà così d'ora in poi, sono sicura).
Non so nemmeno come io stia scrivendo, so solo che sono felice e non potrei esserlo di più, grazie a ciascuno di voi. Voglio bene a tutti voi e a Petra, che ha saputo creare in noi un'intesa inconfondibile, un colore sonoro che ormai ci contraddistingue, un'intensità che esce dai nostri occhi sorpresi.
Oggi, tornando nell'uggioso FVG, ho capito che quelle gocce di pioggia si sono portate via l'eco della nostra voce, un cristallizzato frammento di entusiasmo che non scomparirà mai nell'umidità della nostra terra natia.

Ora sono troppo stanca per continuare a scrivere e per sforzarmi di descrivere ciò che è indescrivibile e che mi ha lasciata senza parole. Presto, quando mi sarò ripresa un po', continuerò questo appassionato racconto, sempre più vogliosa di render partecipi di queste esperienze i miei lettori!

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