CAPITOLO 27
Non avevo mai fumato, in realtà non avevo mai pensato o non avevo mai trovato una motivazione nel farlo.
Guardavo spesso le ragazze della mia scuola fumare in continuazione nonostante il fiato e la voce fossero estremamente importanti nel nostro mondo.
Neanche Nicholas fumava perché per lui la voce era fondamentale, non posso dire lo stesso per Joh, lui era in grado di fumare pacchetti interi in un giorno, ma lui era un batterista.
Eppure ero lì, sul mio balcone con una sigaretta di mia madre tra le dita. Non era ancora accessa e mi sporsi per la centesima volta a guardare in direzione del mio letto dove Nicholas dormiva, non volevo che mi vedesse.
Erano le quattro del pomeriggio, ma sapevo bene che per lui e per il resto della mia famiglia erano stati giorni pesanti ma io nonostante fossi stanca non potevo dormire, perché della mia mente, nelle mie emozioni non ero più la stessa.
Ciò che mi aveva fatto Andres, ciò che avevo sentito dire da mio padre e ciò che Nicholas mi aveva confidato, erano fardelli troppo pesanti da sopportare soprattutto nel giro di pochi giorni.
Così decisi. Decisi all'improvviso di accendermela quella maledetta sigaretta. Sapevo che era il punto di non ritorno ma ormai della mia vecchia vita rimanevano solo poche briciole.
Sapevo che dovevo comportarmi in un modo diverso con mio padre, che sarebbe iniziata la mia nuova vita con Nicholas e che... dovevo convivere con il tradimento di Andres e sopravvivere al ricordo di ciò che mi aveva fatto.
Il primo tiro fu un disastro. Mi sentivo una ragazzina che vuole a tutti i costi sentirsi bella davanti agli amici.
Iniziai a tossire, non sapevo neanche se lo stavo facendo nel modo giusto ma una cosa era certa, le lucky Srike alla menta di mia madre erano buone.
Dopo qualche tiro disastrato iniziai ad abituarmi e mi rilassai poco, pensare era difficile, mi tornava in mente la notte di Natale e non riuscivo a sopportare tutto quel dolore.
La notte precedente mi ero svegliata tre volte urlando. Per fortuna c'era Nicholas che mi confortava, ma dormire mi era quasi impossibile.
Sapevo che era questione di giorni, che sarebbe tornato tutto come prima, almeno lo speravo.
Una volta finita, spensi la sigaretta nel posacenere anche quello preso in prestito da mia madre, e entrai in camera.
Nicholas si svegliò all'improvviso alzandosi.
«Cami, cosa succede? Perché hai fumato?»
«Non ti preoccupare Nick, non lo farò più. Pensavo che potesse alleviare la tensione dei miei nervi... ma non ha risolto nulla. Vado a mettere questo a posto e arrivo subito.»
Mi stavo dirigendo verso la porta della stanza quando mi sentii le braccia di Nicholas accarezzarmi e sfilare dalle mie mani il posacenere.
Lo mise sulla scrivania e mi voltò delicatamente.
Non disse nulla.
Io non dissi nulla.
Mi feci solamente trasportare verso il letto mentre ci guardavamo negli occhi.
Lui era fatto così, aveva l'abilità di stregarmi. Non pensavo a nulla quando mi immergevo in quei splendidi occhi trasparenti, così mi rilassai completamente e lui iniziò a baciarmi con passione sopra di me, stando attento a non farmi male.
Nessuna sigaretta avrebbe mai avuto questo effetto su di me.
Abbandonati tutti i miei pensieri più brutti iniziai a sollevare la maglietta banca di Nicholas. Quei muscoli dovevano esser assolutamente liberati perché quella maglia era d'intralcio.
Ma Nicholas smise di baciarmi per guardarmi negli occhi. «Cami non voglio che ti senti costretta a farlo ...»
Non capivo, io VOLEVO farlo. Mi alzai appena imprecando quando il mio collo si mosse bruscamente. « Nick tu sei la mia droga. Io solo con te riesco a rilassarmi e poi lo voglio, cazzo! Voglio che sta notte ripenserò a ciò che abbiamo fatto NOI due e non a ciò che è successo due giorni fa!»
Pensai che si facesse convincere facilmente perché appena finii di parlare lui aveva nuovamente la bocca sulla mia e così riuscii finalmente a levare quella maledetta maglietta.
« Aspetta Cami! Devo fare una cosa.»
Che cavolo! Cos'altro stava per fare?
Stava andando verso lo stereo.
La sua schiena nuda era un concentrato di muscoli. Dio se era bello!
Una canzone vagamente conosciuta mi riempì le orecchie. Nicholas tornò sul letto, non avevamo mai fatto l'amore con la musica dei Linkin Park, anzi, non avevamo mai neanche fatto l'amore, quello vero.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top