38. spie idiote
Pubblicazione 24 aprile 2021
Nel frattempo a pochi km dal campo alcuni soggetti poco sospetti, Claude Jordan e David, camminavano guardandosi attorno diretti verso la sede dei loro avversari. Non ci misero molto, tempo di scendere un tre o quattro tornanti e arrivare alla piazzetta del paese dove si trovava l'oratorio e li accanto anche un campo da calcio, sentirono subito un pallone che veniva tirato e il rumore che faceva all'impatto contro un muro, poi un altro e un altro ancora, era evidente che qualcuno si stesse allenando. Si avvicinarono e si misero sulle tribune cercando di comportarsi come dei semplici ragazzi seduti li solo per passare il tempo, osservarono i colpi che un ragazzo dai capelli neri pece in maglia bianca e pantaloni della tuta tirava contro il muro ed erano rilassati ma al contempo potenti, ma dopo neanche due minuti una voce da dietro li prese alla sprovvista facendoli girare.
X: desiderate qualcosa?- presi dallo spavento si alzarono e si girarono trovandosi davanti un ragazzo dai capelli bianchi neve, l'esatto opposto di quelli dell'altro. Aveva un espressione tranquilla come se nn sospettasse nulla oppure sapesse tutto ma non gli importasse.
Claude: oh no, siamo qui solo per fare un giro.-
X: non è vero, siamo un paesino abbastanza piccolo, la cosa più eclatante è un gruppo di ragazzi che ha formato un squadretta di calcio e ci conosciamo tutti perciò no, non siete qui solo per fare un giro.-
Jordan: certo che potevamo pensarci prima a questo dettaglio.-
David: lascia stare Jordan, andiamo tanto non hanno nemmeno la divisa, non sono i nostri avversari.-
Y: perciò eravate qui per spiare i vostri avversari di domani.- stavolta era da dietro che veniva la voce, il ragazzo dai capelli scuri li aveva raggiunti e si trovava un paio di gradini sotto di loro con un pallone sotto braccio.
Jordan: va beh tanto vale presentarsi a questo punto, io sono Jordan Greenway, centrocampista.-
David: sei sempre il solito, David Stamford, attaccante.-
X: non è importante che ci presentiamo, non siamo noi i vostri avversari di domani.-
Claude: allora sarà meglio che andiamo, abbiamo l'allenamento.-
Jordan: ma siete bravi, o almeno il ragazzo silenzioso qui sotto lo è da quel che ho visto.-
Y: ce la caviamo ma non siamo del posto, a breve ce ne andremo.-
Jordan: non mi sembra una località turistica, cosa fate da queste parti?-
Y: cazzi nostri.-
X: ecco perché non parla, è scortese e diretto, ora vai torna ad allenarti qui ci penso io.- il ragazzo sbottò scendendo dalle tribune dopo aver tirato un calcio al pallone.
David: io sono ancora curioso di sapere i vostri nomi, siete dei buoni giocatori ma non vi abbiamo mai visto ad alcun torneo.-
X: non ci interessano quel tipo di competizioni e poi non abbiamo una squadra, ci divertiamo anche da soli.-
Jordan: ci sai dire nulla sulla squadra del posto?-
X: è un club di paese, non dovete farvi tutte queste paranoie, noi ci abbiamo giocato una volta ed è stato un semplice allenamento per divertirsi... fate lo stesso alla vostra partita.-
Claude: ora è meglio andare, ricordate quello che ha detto Xavier e come si incazzerebbe Jude.-
David: non lo voglio scoprire.- fece finta di avere i brividi al pensiero mentre guardava Claude incamminarsi.
Jordan: scusa il disturbo noi andiamo.- salutò il ragazzo dai capelli di neve raggiunse i suoi compagni. Una volta spariti i tre ragazzi i due giocatori misteriosi scoppiarono a ridere, più quello scortese che l'altro ma gli venne istintivo, dopo di che, quando il telefono di capelli neve suonò, si guardarono e con il pallone sotto braccio se ne andarono nella stessa direzione di Claude David e Jordan.
Dall'altra parte oramai si erano riuniti tutti al campetto e stavano aspettando le tre spie di turno, Zanark e Joe non erano riusciti a trovare i 2 giocatori sconosciuti così chiesero a un paio di ragazzi che avevano visto in loro compagnia e li informarono che erano andati a fare un giro e che sarebbero tornati a breve. Dopo una decina di minuti i lontananza si videro arrivare David Jordan e Claude con un passo veloce come consapevole che erano in ritardo ma non volevano correre.
Bryce: finalmente, avete scoperto qualcosa?-
Joe: siete in ritardo.- gli fece tranquillamente notare mentre si sfilava la felpa.
Jordan: Bryce non eri tu quello disinteressato all'altra squadra?-
Bryce: non l'ho mai detto, ho lasciato fare il lavoro sporco a voi inetti.-
Claude: pallone gonfiato.-
Bryce: ripetilo.-
Claude: si stasera se vuoi.-
Bryce: sei scorretto.-
Xavier: non ci interessa come lo punirai... ora muoviamoci.-
David: si tanto non abbiamo scoperto nulla, la squadra non si stava allenando c'erano solo due ragazzi della nostra età che facevano due tiri.-
Jude: a proposito avete visto due ragazzi del campo nel venire qui?-
David: non mi sembra perché?-
Jude: si sono uniti a noi per la partita e dovrebbero raggiungerci per l'allenamento ma non li abbiamo trovati nel loro alloggio.-
David: li conosciamo?-
Jude: io non ho fatto caso agli altri del campo ma li riconoscerei se li vedessi.-
Jordan: probabilmente anche noi, saranno a fare un giro altrove.- ci fu un attimo di silenzio poi senza mezze parole si diressero a bordo campo per iniziare ad organizzarsi. Stavano per tirare fuori le casacche per dividersi i due gruppi e giocare che due persone entrarono nell'area del campo.
X: scusate il ritardo i ragazzi ci hanno avvisato subito ma eravamo giù in paese.- si scusò un ragazzo arrivato li di corsa seguito dal compagno.
David: ma voi due.-
Y: già siete proprio svegli.-
Jordan: mi sento un idiota.-
Xavier: che succede?-
Jordan: abbiamo incontrato questi due ragazzi giù in paese al campo e non li abbiamo riconosciuti.-
Bryce: siete davvero degli idioti.-
Zanark: eccovi, finalmente siamo tutti...-
X: no noi li conosciamo, chiunque esegui il calcio giovanile li conosce ma la cosa non è reciproca, io sono Sebastian Stan piacere.- si presentò e saia dal nome che dalla voce si notarono le sue origini straniere, cercò poi di non far pesare le loro manie di protagonismo tenendo un tono ironico ma la cosa non funzionò su tutti.
Jude: piacere, scusate la maleducazione, soprattutto la loro... di dove siete?- disse indicando David Claude e Jordan.
Sebastian: Canada, ma abito qui dalle elementari perciò non ho problemi con la lingua, lui invece..-
Y: Hokkaido, comunque sono Hiroki.- si tenne a distanza come sulla difensiva omettendo al contrario dell'amico il suo cognome.
Shawn: si in effetti hai un aria familiare, come ti chiami, di cognome intendo?-
Hiroki: Kin, Hiroki Kin.- non volle insistere troppo, anche se non voleva dirlo più lo faceva notare più le persone diventavano curiose.
Shawn: oh ma io ti conosco.-
Sebastian: a quanto pare Hiro la tua reputazione ti precede.-
Hiroki: preferirei non essere riconosciuto solo per quello.-
Shawn: oh si ti pare non sono uno che va a dire in giro questo tipo di cose, non sono affari miei.- Hiroki lo guardò come per ringraziarlo ma dalla sua espressione non si poteva capire.
Sebastian: grazie, da parte sua.- Shawn sorrise e li si intromise il provvisorio capitano chiamando tutti attorno a lui.
Xavier: beh ora che ci siamo tutti ci manca solo dividerci in gruppi per delle piccole partite di prove, perciò Sebastian Hiroki Tezcat e Bailong in che ruolo giocate?-
Sebastian: solitamente a centrocampo ma posso spostarmi indifesa dato che ci mancano.-
Hiroki: Attacco.-
Tezcat: di recente mi sono spostato a centrocampo mentre lui è u attaccante.-
Xavier: evidentemente abbiamo tanti attaccanti e pochi difensori, mi dispiace dirlo ma i centrocampisti a meno che non sia necessario passare all'attacco staranno indietro ad aiutare la difesa e Joe... prima di dirvi altro vorrei guardarvi giocare. Dato che abbiamo solo un portiere sarà un allenamento attacco contro difesa, tre contro tre a rotazione va bene?- domandò alla fine guardando Jude e i due allenatori provvisori che stavano ascoltando senza obbiezioni.
Sebastian: non la state prendendo un po' troppo sul serio? Noi ci abbiamo giocato con i ragazzi dell'altra squadra e probabilmente vogliono fare una partita contro di voi solo per divertirsi.-
Hiroki: stai polemizzando.-
Jude: si in effetti abbiamo sempre un approccio molto serio, siamo abituati a non sottovalutare mai l'avversario ma non credere che non ci vogliamo divertire, anzi è sempre la priorità.-
Shawn: sembri Mark.-
Jude: lo stavo citando in effetti.-
Xavier: lascia che sia io a farlo se no mi rubi il posto, regista.-
Sebastian: come volete..- era perplesso, si comportavano come un vero gruppo eccetto che per un paio di individui che rimanevano in disparte, notandoli guardò Hiroki e gli fece segno di avvicinarsi. Dall'altra parte Caleb e Aiden, distanti un paio di metri l'uno dall'altro stavano aspettando di poter finalmente giocare, alzando un attimo lo sguardo notarono uno dei ragazzi nuovi avvicinarsi a loro. Non diedero peso alla cosa dando per scontato che stesse solo facendo il giro o due passi ma quando si fermò in mezzo a loro si voltarono l'uno verso l'altro per guadare Hiroki che ghignando faceva lo stesso con loro.
Caleb: che vuoi?- cercò di andare dritto al punto.
Hiroki: nulla mi sembravate così soli.-
Caleb: se ho bisogno di compagnia di certo non chiedo a te.-
Aiden: non credo comunque che tu sia qui per questo.-
Hiroki: allora direi curiosità.- si corresse.
Caleb: tu sei solo strano.- detto questo se ne andò verso Jude e gli altri che nel frattempo stavano facendo le due squadre.
Hiroki: è scappato.-
Aiden: strano, no direi che sei l'ennesimo disumano qui, benvenuto nel club.- se ne andò anche lui disinteressato a scoprire di più sulla natura di quei ragazzi. Hiroki raggiunse di nuovo Sebastian che con un cenno del capo gli chiese spiegazioni mentre ascoltava Xavier e Jude spiegare a turni l'allenamento, lui rispose sussurrando da dietro qualcosa come "sono loro" poi fece un passo indietro e fece finta di nulla inserendosi nella conversazione.
Hiroki: in che squadra sono che mi sono allontanato un attimo?-
Xavier: eh? ah si, iniziano Shawn Sebastian e Jude contro Claude Bailong e Axel, ovviamente sempre con Joe in porta, poi cambiamo e saranno Jordan Bryce e David contro Te Caleb ed infine Tezcat, siamo in quattordici perciò tre ad inizio partita staranno in panchina poi ovviamente cambieremo per permettere a tutti di entrare ok?- il ragazzo che aveva chiesto spiegazioni non disse nulla, si andò solo a sedere sulla panchina in attesa del proprio turno.
Jude: vi abbiamo divisi in modo da poter guardare le vostre capacità individuali poi dopo questi due scontri faremo attività separate come tiri in porta oppure semplicemente giocare per abituarci gl'uni agli altri.-
Jordan: Xavier tu non giochi?- lo domandò notando solo in quel momento che non era in nessuno dei gruppi nominati.
Xavier: dopo, con tutti. Comunque nessuna obbiezione, bene primo gruppo prenda le casacche e si metta in posizione, tranne Joe.-
Claude: certo che ogni tua frase comprende un "tranne Joe" o un "e Joe" o cose così.-
Shawn: ora che me lo fai notare.-
Axel: come dargli torto, è praticamente l'unico vero difensore che abbiamo.-
Claude: si sentirà escluso il leoncino.- nel frattempo Joe sentitosi chiamato in causa ascoltava senza sapere cosa dire, a lui non dava alcun fastidio.
Xavier: specifico così almeno non ci sono fraintendimenti dopo.-
Claude: come vuoi.- parlando si erano sistemati le casacche e si stavano incamminando verso il centro del campetto.
Alla fine l'allenamento a squadre andò come previsto, i passaggi erano imprecisi, non c'era fiducia reciproca e spesso i difensori andavano troppo avanti per abitudine. Una volta finito tutto l'unico che effettivamente si era allenato era appunto Joe che era riuscito a parare tutti i tiri che gli arrivavano eccetto quello di Axel e quello di Hiroki che al contrario di quello che pensate non è stato potente, l'ha solo tirato a filo del palo.
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