37. da ragazzi normali
Pubblicazione 12 aprile 2021
Pranzarono tranquillamente, scherzarono di cose stupide comportandosi da ragazzi normali, come se nulla fosse successo. Anche Joe Aiden e Caleb si unirono alla conversazione, non volevano pensare a nulla che non fosse l'amichevole che avevano in programma alla fine della settimana, il penultimo giorno della loro vacanza.
Shawn: perciò posso giocare nel mio solito ruolo, mi fa piacere.- sorrise quando gli confermarono che durante la partita si sarebbe posizionato in difesa ma se necessario poteva tranquillamente passare all'attacco.
Claude: chi saranno le punte?- il suo tono invece era ambizioso.
Jude: pensavo a Xavier e Axel, sulle fasce te e Bryce.-
Claude: seriamente?-
Jude: si seriamente.-
Bryce: il capitano invece? è una squadra improvvisata con poca difesa, dobbiamo giocare con due sconosciuti per arrivare ad 11 e come se non bastasse qui è pieno di persone che solitamente fanno il capitano.- Aiden e Joe non dissero nulla, tanto aveva ragione.
Axel: significa che dobbiamo passare in vantaggio subito e poi fare di tutto per mantenerlo.-
Jude: se Mark sentisse questa cosa ci ripeterebbe che non è vero calcio.-
Jordan: il capitano potrebbe essere Jude.-
David: per me va benissimo... conosce la maggior parte di noi.-
Jude: preferisco concentrarmi sull'altra squadra mentre siamo in campo, fatelo fare a qualcun altro.-
David: tipo?-
Joe: provate ad andare per esclusione, io no di certo.-
Axel: nemmeno io.-
Caleb: di me non vi fidate abbastanza.-
Bryce: la partita non è abbastanza importante da meritarmi come capitano.-
Claude: in realtà lo vuoi fare... io no, dovrei cercare di coordinare tutti e fare cose come tenere alto il morale, non fa per me.-
David: chi rimane?
Aiden: escludete anche me.- si tirò fuori anche lui.
Bryce: Shawn o Xavier, Shawn è l'unico che ha giocato con tutti i presenti eccetto Joe mentre Xavier ha esperienza e mi ricorda Mark.-
Shawn: se Xavier rifiuta posso anche farlo.-
Xavier: volevo propormi sin dall'inizio ma dopo potevate fraintendere la cosa e pensare che mi stavo vantando.-
Jordan: nessuno pensa una cosa simile, sei bravo e sai quello che fai... quasi sempre.-
Xavier: ohi.- Jordan gli sorrise.
Jude: comunque è sorto un altro problema, come avete detto la nostra difesa si riduce ad un paio di persone, dobbiamo organizzarci in modo da non lasciare Joe completamente solo... che ne dite di una allenamento più tardi?-
Axel: Jude, tu e Caleb siete gli unici che non lo fanno sul serio da quasi tre settimane.-
Xavier: è vero mentre voi sparivate ogni due per tre noi giocavamo la maggior parte del tempo.-
Jordan: tralasciando che era più che altro gioco individuale o a coppie.-
Bryce: perciò non ci conosciamo in ogni caso.-
Caleb: che vitalità.- borbottò dopo una paio di secondi di silenzio.
Shawn: sei l'ultimo che può lamentarsi.-
Caleb: esilarante.-
Xavier: va beh, ho ancora una domanda, l'allenatore chi lo fa?-
David: è obbligatorio averlo?-
Bryce: dato che la partita è organizzata dalla gente del posto suppongo che dovremmo trovarcene uno noi.-
Jude: non penso che sia obbligatorio ma dato che noi siamo solo i giocatori ci penseranno gli animatori a questo tipo di cose.-
Xavier: si ma preferirei sapere prima queste cose.-
Jordan: in effetti noi veniamo da te perché sei il capitano ma tu che fai?-
Xavier: esatto.-
Jude: e va bene vado a chiedere a Zanark o Hurley... il primo che trovo.- si alzò borbottando alla fine, oramai avevano finito di mangiare tutti, solo alcuni bevevano ancora qualcosa o rubavano un pezzo di pane nel chiacchierare.
Joe: aspetta vengo anche io.-
Jude: come preferisci.-
Jude e Joe si allontanarono senza dirsi più del necessario mentre gli altri continuavano a discutere sull'argomento, ad un certo punto Jordan incuriosito chiese agli altri se sapessero nulla sulla squadra avversaria e come previsto nessuno sapeva nulla di nessuno, a quel punto iniziarono a fare delle supposizioni immaginandosi una squadra che considerato l'ambiente era specializzata nella resistenza oppure una come la Wilde che in un ambiente simile aveva acquisito un eccellente gioco aereo. Alla fine ne uscirono con la proposta peggiore di tutte: andare a spiare la squadra nel paese che stava a valle.
Axel si estraniò subito dall'iniziativa alzandosi e poco prima di andarsene ricordò agli altri l'allenamento che avevano quel pomeriggio in programma, alcuni annuirono dicendo cose come "ci saremo" oppure "non faremo tardi" mentre altri come Shawn Bryce e Xavier si alzarono seguendo Axel dichiarando di non saperne nulla.
Claude: Bryce tu non vieni?-
Bryce: non mi piegherò a spiare una squadra prima di una partita, per di più un amichevole.-
Claude: orgoglioso.-
David: tanto meglio, meno siamo meno diamo nell'occhio.-
Xavier: vedete di non fare casini e tornare in tempo almeno.-
Jordan: l'avete già detto, ci saremo e avremo anche informazioni sugli avversari, due piccioni con una fava.-
Xavier: sei sempre il solito.- Jordan sorrise lasciando che Xavier gli desse un bacio sulla fronte prima di allontanarsi.
Shawn: speriamo che Jude non si arrabbi.-
David: fidatevi, sarà troppo concentrato ad organizzare la partita.-
Xavier: un po' difficile se non sa come giochiamo tutti assieme.-
Claude: e basta, vi abbiamo detto che torniamo in tempo.- stufo di alza.
Jordan: ok meglio andare, si tratta solo di una passeggiata davanti al loro campo di allenamento.-
David: sempre che si stiano allenando, nel peggiore dei casi ci scoprono ma potrebbe anche succedere che non ci sono.-
Claude: pessimista, muoviamoci e basta.- se ne andarono, in due minuti i ragazzi rimasti non li vedevano più.
Shawn: speriamo che vada tutto bene.-
Xavier: si... qualcuno ha più sentito Joe e Jude?-
Axel: dovrebbero aver trovato almeno uno degli animatori ormai perciò staranno parlando, comunque io vado al campo, attendere qui in piedi che torni qualcuno è inutile, venite a fare due tiri?-
Shawn: io vengo, dovrò stare soprattutto in difesa perciò meglio che mi saldi.-
Bryce: vengo anche io, non ho di meglio da fare... Xavier?- sospira prima di chiedere a Xavier se vuole venire anche lui.
Xavier: no ho da fare.- si salutarono dividendosi a loro volta, non troppo lontano da li Jude e Joe stavano invece discutendo con Hurley e Zanark dopo averli trovati intenti a sistemare i piatti assieme a Tezcat e Bailong.
Zanark: perciò avete già scelto il capitano eh? tanto meglio una cosa in meno da fare per noi.-
Jude: perciò vi dividete il ruolo di allenatore?-
Hurley: esatto, in realtà abbiamo proposto una partita alla squadra del posto perché ne avevamo voglia noi ma siamo finiti a fare appunto gli allenatori e far giocare voi perciò non preoccuparti troppo e divertiti Jude.-
Jude: va bene, devo riferire altro agli altri?-
Hurley: uhm, prima volevo dire qualcosa ma mi sfugge.- Jude fece una faccia preso alla sprovvista dalla sua superficialità.
Zanark: parli dei ragazzi che sono venuti prima da noi giusto?-
Hurley: ah si ecco, tra i ragazzi che sono qui ce ne sono un paio che vorrebbero partecipare.- a quel punto Jude stava per chiedere i loro nomi e dove poteva trovarli ma venne interrotto da Tezcat che fino a quel momento aveva ascoltato mentre sistemava la cucina.
Tezcat: anche se solo come riserve vorremmo giocare pure noi due..- iniziò indicando Bailong -.. è da un po' che non giochiamo con qualcuno solo per divertirci.- Jude preso alla sprovvista dal numero di persone che si stavano unendo a loro ci mise un attimo ad organizzare la cosa mentalmente prima di rispondere, ci mise abbastanza da essere interrotto ancora prima di poter iniziare da una folta chioma rossa che entrava alla ricerca di qualcuno.
Xavier: oh eccovi, Tezcat Bailong avete presente la partita di sabato? ecco vi dispiace unirvi a noi che non abbiamo riserve?- Bailong a quel punto scoppiò a ridere, Jude non sapeva più da dove iniziare, l'unica persona rimasta in silenzio fino a quel momento, Joe, emise una piccola risata e Xavier confuso passava lo sguardo da una persona all'altra.
Hurley: penso sia meglio radunare tutti e fare il punto della situazione.-
Zanark: sapevo che l'avresti detto, comunque io vado a chiamare gli altri due ragazzi voi dirigetevi al campo.-
Jude: io vado al campo con Hurley, Tezcat Bailong Xavier Joe venite?- Bailong mise giù abbastanza entusiasta le stoviglie e assieme al rosso e al suo ragazzo seguiva Jude fuori.
Joe: io vado con Zanark, vi raggiungo dopo.- non ci furono obbiezioni, se ne andarono tutti lasciando solo il compagno con Zanark intento a mettere giù uno straccio prima di girarsi verso il portiere.
Zanark: che fortuna averti qui neh? sei l'unico portiere.- sviò da quello che era l'evidente argomento di cui dovevano parlare.
Joe: tu sai perché sono rimasto vero?- domandò dando giustamente per scontato le informazioni in possesso di quel ragazzo.
Zanark: andiamo, dobbiamo chiamare i vostri nuovi compagni.- si diresse fuori passandogli accanto mentre parlava ma al contempo non lo guardava in faccia, era evidentemente un teatrino per far vedere quanto fossero potenti le informazioni e il sapere più degli altri.
Joe: non ho problemi ad accompagnarti ma..- iniziò.
Zanark: non ne ho dubbi.- ridacchiò cedendo alla sua stessa finta per un attimo.
Joe: ma ho bisogno di farti delle domande riguardo..- cercò di andare dritto al punto ma era come se Zanark co quella farsa non volesse parlarne.
Zanark: ho detto che dobbiamo chiamare i vostri nuovi compagni.- si ripeté.
Joe: saresti così gentile da rispondere alle domande che sai che voglio farti.- silenzio, provò ad insistere con un "per favore" ma non disse nulla continuando a camminare naturalmente verso la capanna accanto a quella di Bryce e Claude, quando furono a una decina dimetri da li provò a fermarlo e parlarne ancora nella speranza che funzionasse così gli prese istintivamente il braccio. Si pentì immediatamente di averlo fatto, nel momento in cui la sua pelle toccò quella del ragazzo lui si voltò senza controllo mostrando qualcosa di disumano.
Zanark: quello che posso dire, quello che posso rivelarvi, tutti quello che posso fare è limitato.- lo stava fissando mentre i suoi occhi mostravano una parte della sua vera natura, erano neri, completamente neri e contornati da una serie di venature scure, se Joe avesse visto Spiky avrebbe fatto sicuramente un paragone tra le due cose.
Joe: cosa sei?- domandò mentre teneva lo sguardo fisso in quegli occhi e la mano ferma ancora sul suo braccio.
Zanark: non avevi altre domande?-
Joe: dimmi tutto quello che puoi dirmi.-
Zanark: sei insistente... tutto quello che ti serve sapere è che il desiderio non ha una scadenza e non lo si può esprimere in uno stato mentale alterato.-
Joe: definisci alterato.-
Zanark: alcool droghe ma anche le malattie che attaccano la memoria o la capacità di agire in modo del tutto consapevole.-
Joe: se non lo esprimo prima di morire?-
Zanark: non succede nulla.-
Joe: cosa sei? anzi, come sei diventato così?-
Zanark: sei stato la guida di quei ragazzi assieme a me ma è stato il tuo unico compito per poter tornare ad una sorta di normalità.- quel nero emanava sempre più sofferenza, un sentimento estraneo a quello che era il solito Zanark.
Joe: non ho ancora capito.- voleva saperne di più per qualche ragione.
Zanark: tu sei un ragazzo condannato a pulire le strade per un mese dopo che ha disegnato sul muro sbagliato io sono il mostro da cui si nascondono i bambini, il cattivo che si è beccato l'ergastolo, sempre meglio della condanna a morte.- borbottò l'ultima frase nel tentativo di consolarsi da solo.
Joe: sei tu..- staccò subito la mano da suo braccio e fece un paio di passi indietro.
Zanark: non devi temere nulla, ogni cosa che faccio, ogni mio pensiero è controllato ora ti prego non parlarne con gli altri, voglio solo continuare il mio lavoro in pace perciò andiamo a chiamare quei due ragazzi e basta.- era calmo e mentre parlava il suo volto tornava alla normalità, quando ripartì aveva nuovamente il suo sorriso stampato in faccia.
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