36. qualunque cosa
Pubblicazione 30 marzo 2021
Erano di nuovo li come l'ora prima, le uniche differenze erano gli sguardi di alcuni di loro e il fatto che Jude era ancora in braccio a Caleb anche se si era leggermente alzato così da poter vedere tutti.
David: Jude ecco...-
Jude: zitto... Caleb mettimi giù che è difficile prendermi sul serio se ti sto in braccio come un neonato.- Caleb si girò di nuovo verso di lui e senza dire nulla lo lasciò scendere. -..grazie, comunque stavo dicendo, siete stati degli idioti nulla di nuovo perciò adesso che lo avete capito, spero almeno, possiamo andare avanti a parlare come facciamo di solito senza però tirare fuori la mia vita sessuale.-
Claude: ho insistito troppo scusa.-
Jude: ho detto di lasciar stare, è inutile rimuginarci troppo.-
Jordan: a noi dispiace, pensavamo di scherzare come al solito ma siamo andati oltre.-
Jude: lo so, ma non ce l'ho con voi, conoscendovi me lo aspettavo già da prima.-
Xavier: lascia che si scusino se no dopo continuano a pensarci tutto il giorno.-
Joe: dopo che te ne sei andato gli abbiamo spiegato l'enorme cazzata che avevo appena fatto, non hanno più detto una parola fino ad ora.-
Jude: contento di sapere che vi frega così tanto di me o cosa penso.-
Bryce: non tirartela troppo.-
Xavier: sta zitto che non hai alzato neanche lo sguardo dopo esserti reso conto di averlo offeso.-
Caleb: non ce l'ha con me figuriamoci se porta rancore a voi.-
Jude: non me la prendo con te perché ti conosco e perché ti farai perdonare.-
David: con questo intendi dire che dobbiamo farci perdonare?-
Jude: dovete solo imparare a non superare il limite, va bene?- annuirono o sbuffarono per far capire che avevano afferrato il concetto. Subito dopo ci fu un attimo di silenzio che venne spezzato da un telefono che suonava, di nuovo quello di Joe, aveva un tempismo.
Joe: pronto?... si sono io... certo è qua con me... gli farà piacere saperlo... felice di non dovervi mai più sentire... siete seri?... perché?... grazie a chi devo comunicarlo?... va bene grazie ancora.- durante tutta la telefonata ci fu silenzio, come la volta prima avevano ascoltato con attenzione ogni parola nel tentativo di capire di che stessero parlando o solo chi ci fosse dall'altra parte del telefono.
Jordan: allora che succede?-
Aiden: hai delle novità?-
Shawn: riguardo cosa? va tutto bene?- era quasi comico come Shawn non parlasse quasi mai a meno che non si trattasse di suo fratello o cose importanti o urgenti. La minima insicurezza gli impediva di dire il suo parere e la cosa era diventa sempre più evidente, cercavano di coinvolgerlo ma senza insistere troppo, era fatto così potevano solo prendere l'iniziativa.
Joe: va tutto bene, mi hanno solo confermato che Aiden è completamente fuori dalla cosa, non hanno più motivi per prendersela con te.-
Shawn: grazie... davvero.-
Joe: non ringraziare me, ricordati che è stato Caleb a richiamarlo qui.-
Caleb: sisi sono un paladino sul cavallo bianco e armatura lucente, ora finisci, ti hanno detto anche altro, ad un certo punto della chiamata la tua espressione è completamente cambiata e no non è stato dopo ce ti hanno detto di Frost 2.0.-
Aiden: Frost 2.0?-
Caleb: sei arrivato dopo accontentati, potevo chiamarti salmone resuscitato.- Aiden alzò le spalle portando poi di nuovo lo sguardo su Joe.
Joe: è vero mi hanno detto anche un altra cosa ma non ho intenzione di dirvela, non è una cosa brutta solo che mi serve una attimo per pensare.-
David: non devi tornare la vero?-
Joe: no, l'ho detto che va tutto bene, ve lo dirò quando avrò scelto.-
Jordan: come vuoi ora andiamo che da qui devo le porte della mensa aprirsi.-
Axel: ho fame, in effetti.- si alzò assieme agli altri.
Claude: wow hai detto qualcosa di diverso da una predica.- scherzò posando un braccio sulle sue spalle.
Shawn: Claude... allontanati.-
David: quello che ho appena visto è uno Shawn geloso?-
Xavier: direi proprio di si.-
Shawn: non sono geloso... perché dovrei esserlo.-
Axel: mi fa piacere che tu sia geloso.- gli fece notare a voce non troppo alta mentre gli camminava accanto.
Shawn: ok sono geloso, non lo toccare.- subito dopo ci fu una risata collettiva che distrasse tutti eccetto Aiden che notò Caleb seguire Joe da un'altra parte e decise di fare lo stesso.
Erano entrati tutti assieme nell'edificio principale, neanche si erano accorti dell'assenza dei tre ragazzi quanto erano presi a scherzare. Quest'ultimi nel frattempo avevano raggiunto il campo di calcio, Joe era andato li per pensare doveva prendere una decisione e non voleva essere influenzato dalle parole degli altri, Caleb aveva capito cosa stava succedendo, il primo sospetto venne nel guardare la sua espressione cambiare ed ascoltare la sua telefonata poi ne ebbe la conferma quando con qualche vaga allusione ha detto che non era una cosa brutta e doveva pensare, infine Aiden era curioso da una parte ma dall'altra temeva che si fosse offerto di pagare al posto suo e per questo tutto andava alla perfezione.
Joe: si può sapere perché mi state seguendo?- domandò ai due ragazzi fermandosi accanto alle tribune.
Caleb: state?- lo domandò spontaneamente, era talmente preso da Joe e la possibilità che aveva per le mani che non si era reso conto che Aiden era dietro di lui. Venne però ignorato, Aiden rispose a sua volta alla domanda di Joe e non si limitò ad una semplice parola.
Aiden: non è ovvio? spero vivamente che tu non abbia fatto quel che penso.-
Joe: non sono ancora telepatico razza di idiota, di che mi accusate stavolta?- lo domandò ad entrambi credendo che fossero li assieme.
Caleb: perché dovrei accusarti di qualcosa?-
Aiden: non so che ci faccia lui qui ma da quel che so tu potresti aver fatto una cazzata e spero di aver frainteso.-
Joe: potresti spiegarti che non so di che parli?-
Aiden: stai pagando al posto mio? per questo oggi mi hai detto che era finita e sarebbe andato tutto bene?-
Joe: cosa? no, tu se praticamente il desiderio espresso da Caleb perciò dato che il suo desiderio non aveva condizioni non ce l'ha nemmeno la tua permanenza qui, è questo che pensavi? Che mi fossi addossato il prezzo della tua resurrezione?- era quasi sorpreso, se si fosse soffermato un attimo di più avrebbe potuto fraintendere e credere che l'albino si stesse preoccupando per lui.
Aiden: si e poi ero curioso di sapere cosa fosse successo.-
Caleb: non so come tu sia arrivato ad una conclusione simile ma è ovvio che sto qui ha tra le mani lo stesso potere che avevo io una settimana e mezza fa.-
Aiden: cioè?- era confuso, lui non era neanche li una settimana e mezza prima.
Joe: mi hanno concesso un desiderio, quando avrò scelto dovrò comunicarlo a tu sai chi.- confessò alludendo alla stessa persona che aveva aiutato Caleb e Jude precedentemente.
Caleb: no aspetta, a me hanno detto che non potevo parlarne con nessuno finché non lo avevo espresso.. no è che lo hai sprecato a causa della nostra insistenza vero?-
Joe: no, tu lo conosci già e lui è praticamente un desiderio, finché non esprimo il desiderio di qualcun altro per quella persona posso fare come voglio, per questo tra le poche regole ce ne è una che chiede di non parlarne, per no essere influenzati o obbligati.-
Caleb: ha senso, ma hai per caso un'idea di che cosa vuoi chiedere?-
Joe: sinceramente no, ho tutto, sono tornato in vita, ho degli amici e un ragazzo, i soldi non sono un problema e tra un mese sarò maggiorenne perciò non mi evo neanche preoccupare di sembrare un minore scappato di casa.-
Caleb: potresti esprimere una sorta di desiderio collettivo e per il futuro.-
Aiden: avrebbe senso dopo tutto puoi chiedere qualunque cosa.-
Joe: non lo so, ho talmente tante possibilità e cose che potrei chiedere che non so cosa chiedere... pensandoci bene non mi viene in mente nulla.-
Aiden: andiamo per esclusione... oppure Caleb perché tu hai desiderato me, cioè il mio ritorno cioè riportarmi in vita?-
Caleb: perché non mi serviva nulla, in realtà come desiderio è stato abbastanza egoista se ci pensate... comunque dopo aver parlato con te in quel capanno ho notato alcune cose e mi sono detto perché no.-
Aiden: alcune cose?- chiese on capendo del tutto di che stesse parlando.
Caleb: mia sorella e Shawn, il tuo ritorno li avrebbe aiutati ma non dirglielo.- lo borbottò cercando di non farlo notare, l'altruismo non è una cosa che lo caratterizza solitamente.
Joe: cit. egoista.-
Caleb: si decisamente, avrei potuto chiedere risorse per l'umanità o aiutare il progresso scientifico trovando la cura per qualche malattia invece ho pensato solo ad un paio di persone.-
Joe: non hai comunque pensato a te stesso.-
Caleb: ma in ogni caso alla mia sfera privata.-
Aiden: perciò che vuoi fare Joe? hai che so una scadenza per esprimerlo? o delle cose che proprio non puoi chiedere?-
Joe: pensavo che le sapessi queste cose essendo tu stesso un desiderio.-
Caleb: in realtà nemmeno io le so, quando mi hanno detto del desiderio ho subito deciso senza chiedere nulla e mi hanno detto che andava bene perciò non conosco le regole.- gli fece notare.
Joe: non ho limiti di tempo, posso chiedere qualunque cosa che non interferisca con il loro lavoro... per esempio non posso impedire che qualcun altro prenda Spiky o cose così, in realtà posso perfino scegliere di non esprimere nulla.-
Aiden: compra un continente... che so pensa in grande dopo tutto ti è concessa qualsiasi cosa.-
Joe: ma sei serio?-
Aiden: perché non chiedi più desideri? dato che un continente non ti basta.- propose scherzando.
Joe: credo che sia tra le cose che non si possono chiedere, mi sa che facendolo ruberei i desideri ad altri che se lo sono meritato.-
Aiden: cedilo a qualcuno che ne ha bisogno?-
Joe: no... penserebbero che sia stato obbligato per questo non posso parlarne con nessuno che non conosca già la situazione.-
Aiden: che so... fai una lista di cose che desideri e valuta i pro e i contro di tutte.-
Joe: è questo il punto... te l'ho detto non mi manca nulla.-
Aiden: certo che sei difficile.- si arrese sedendosi sulle tribune alle loro spalle.
Caleb: non chiedere nulla... perché sprecarlo.-
Joe: spiegati.-
Caleb: forse in futuro ne avrai bisogno, andrai in bancarotta o qualcuno a cui tieni si ammalerà e rimpiangerai di aver espresso il desiderio per qualcosa di stupido come un continente o altro.-
Joe: in effetti non mi obbliga nessuno ad usarlo.-
Aiden: ma sapere di averlo li pronto per essere espresso non è una costante tentazione? oppure metti che da ubriaco chiedi qualcosa di inutile come un'altra bottiglia di tequila?-
Joe: anche questo è vero... potrei esprimerlo senza rendermene conto in un momento in cui non sono lucido o che so in preda alla rabbia o alla gelosia.-
Caleb: non puoi chiedere di farti inviare le regole? o chiedere a quelli che concedono questi desideri di riproportelo più avanti?-
Joe: ci devo pensare... ora è meglio se andiamo a pranzo, mi è arrivato un messaggio da David, ci stanno tenendo il posto.- tronca la conversazione più confuso di prima mentre guarda il telefono per leggere un messaggio arrivato qualche minuto prima e che aveva ignorato.
Caleb: hai ragione... mi ha scritto la stessa cosa Jude più o meno.-
Aiden: a me Shawn... forse pensavano fossimo i posti diversi o hanno calcolato l'eventualità.-
Tornarono dal gruppo scaglionati, il prima Aiden disse di essere andato al bagno, un paio di minuti dopo entrò Caleb con dei pantaloni diversi e si scusò per il ritardo dicendo che se li era cambiati dato che erano impolverati dalla caduta di prima mentre Joe entrò per ultimo pochissimo dopo Caleb senza dire nulla, sapevano che era andato a riflettere su qualcosa di privato e non volevano insistere, non di nuovo.
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