29. il conto

Pubblicazione 31 agosto 2020

Come previsto arrivarono in ritardo, gli altri ragazzi avevano già iniziato a servirsi e i responsabili erano già spariti. Tempo qualche secondo che David e Jordan li notarono e gli vennero in contro per invitarli ad unirsi a loro.

Jordan: hey ragazzi finalmente.-

David: mi avevi detto che mi raggiungevi in mezz'ora circa un ora e mezza fa.- disse con tono ironico guardando Jude e in risposta si limitò a fargli un cenno.

Caleb: tu.. - iniziò puntando il dito verso David - ..sei nato per fare il terzo incomodo.-

David: eh?-

Jude: Caleb lascia stare, non vedo perché dare tanto peso alla cosa.-

Jordan: non sto capendo.. mi sa che vado a prendere da bere, voi che volete?- domandò ma venne amaramente ignorato.

Caleb: è la seconda volta che succede.-

David: cazz credo di aver capito.. scusa Cal..- si sforzò di fare un sorriso innocente e se ne andò in retromarcia raggiungendo Jordan poco più in la.

Jude: un po' di suspense non ti farà male.-

Caleb: per te è suspense, io sono..- si avvicinò parandosi ad un palmo da Jude -..in astinenza.- sussurrò infine.

Jude istintivamente sorrise e gli rispose con lo stesso tono: così mi diverto io.- poi si allontanò raggiungendo il gruppo.

Caleb: vada che stronzo.-

Caleb si unì poi a sua volta alla festa, un ora dopo comparvero i primi alcolici prima leggeri poi sempre più pesanti, un ora dopo ancora e tutti erano stati trascinati in pista, molti come promesso avevano bevuto e non poco, non erano ubriachi ma di certo no erano sobri. La cosa sarebbe durata ancora parecchio e qualcuno evidentemente non sopportava di stare in mezzo a tutte quelle persone con la musica che gli spaccava i timpani.

Quel qualcuno era Aiden che ad un certo punto, mentre andava a prendere da bere per lui e suo fratello, perse l'equilibrio e cadde addosso ad un paio di persone li accanto. Tra il rumore delle bottiglie che cadevano, l'urlo del ragazzo che al contatto dallo spavento aveva rovesciato il suo bicchiere sull'amico e il tavolo che era stato spinto più in là dal movimento improvviso della scena producendo un rumore che risuonò in tutta la sala, tutti si voltarono e in fretta attorno al ragazzo a terra si formò un ressa asfissiante e silenzio.

Shawn: allontanatevi e qualcuno mi dia una mano a portarlo fuori.. ha bisogno di aria.- esclamò un attimo in ritardo, tempo di metabolizzare quello che era capitato e chi era la causa di tanto casino.

Xavier: ragazzi lasciamoli passare e poi sistemiamo... la festa non è finita.-

Non ci furono obbiezioni, Joe aiutò Shawn a trasportare Aiden in un posto più tranquillo mente gli altri sistemavano.

Jordan: come ti viene in mentre di dire che la festa non è finita... un nostro amico sta male io non ho tutta sta voglia di festeggiare.-

Xavier: lo so baka... era per concentrare l'attenzione dei ragazzi su qualcos'altro...-

Jordan: in che senso?-

Jude: Aiden non sta bene di conseguenza non ha bisogno di gente che fa avanti e indietro solo per curiosità, lasciamo che si divertano una volta finito di sistemare.-

Jordan: oh va bene... ma credo che alcuni di noi continueranno a festeggiare.- afferma riferendosi a Torch e Gazelle che continuavano a ballare assieme a quei pochi che non stavano sistemando, David che aveva perso una gara contro Caleb e ora appena si reggeva in piedi e Caleb che nonostante reggesse bene l'alcool non era abbastanza lucido nemmeno per rendersi conto che alcuni dei suoi compagni erano spariti.

Jude: lasciali fare.. conoscendoli ne avevano bisogno, io esco fuori voi se non vi dispiace teneteli d'occhio, vedo già David a terra in coma etilico.-

Jordan: ai suoi ordini.-

Xavier: non preoccuparti e raggiungi Shawn e gli altri.-

Jude annuì e dopo un cenno veloce per salutarli uscì da quell'enorme stanza a passo svelto, appena fuori si guardò attorno alla ricerca dei ragazzi, ci mise un po' a notare la luce accesa di una capanna. 

Raggiunta la capanna bussò aprendo subito dopo la porta, un fascio di luce lo travolse e appena messo a fuoco vide Shawn accanto al fratello stesso e Joe che lo stava guardando.

Joe: Non accenna a svegliarsi.- lo mette al corrente.

Shawn: dovremmo chiamare un ambulanza... non ha nemmeno bevuto... non è normale questa cosa.-

Jude: non possiamo... poi come glielo spieghiamo che è tornato in vita?-

Shawn: e allora spiegami, che hai in mente?-

Jude: non so, per ora lasciamolo riposare e se vediamo che non migliora contatterò io qualcuno che non farà domande sulla sua identità.-

Joe: io devo andare a fare una telefonata...-

Jude gli fece capire un un gesto che aveva sentito per poi avvicinarsi al letto sui cui era sdraiato il ragazzo. Ha dei sospetti su quel che potrebbe essere successo ma non vuole correre a conclusioni senza neanche una traccia di indizio o segno come minimo, attese accanto a Shawn senza dire una parola mentre il ragazzo teneva la mano al fratello e la stringeva, evidentemente aveva paura di perderlo di nuovo dopo averlo appena ritrovato miracolosamente, solo dopo diversi minuti il cigolio della porta portò la loro attenzione su qualcos'altro.

Jude: non riesco a capirti.- afferma senza alzare lo sguardo sul ragazzo appena entrato.

Joe: parli con me?-

Jude: di te ho capito solo che non sei ostile ma non so ancora se sei dalla nostra parte.-

Joe: penso che sia meglio così, comunque non dovete preoccuparvi per Aiden, può sembrare grave ma è solo il prezzo per aver affrettato un processo di rilascio che sarebbe dovuto durare diversi giorni.-

Jude: chi sei?-

Joe: pensavo di essermi già presentato un paio di settimane fa se non di più.-

Jude: non ti ho chiesto il nome... perciò riformulo: chi sei?- ci fu un attimo di silenzio, Jude stava fermo davanti al letto e guardava il ragazzo senza dargli tregua che dal canto suo non sembrava intenzionato a cedere, poi c'era Shawn che, anche se sollevato per aver scoperto che il fratello non era in pericolo, percepiva la tensione tra i 2 e non riusciva reagire. Poi parlò.

Joe: qualcuno che paga per gli errori di una vita passata... presto ne saprete di più.- fu vago ma Jude si accontentò solo per la promessa di altre informazioni.

Jude: Shawn... rimani accanto a tuo fratello io penso che andrò dagli altri.- era una scusa, era stanco ma non aveva ne voglia ne tempo di dormire così decise di fare l'ultima cosa che gli diceva il cervello: bere.

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scusate se è corto ma dovevo aggiornare per riprendere il filo

non ho ancora fatto una copertina decente... me ne rendo conto ora-

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