1. Partenza

pubblicazione 7 agosto 2018

Erano le quattro di mattina e Jude era già sveglio nonostante il pullman partisse alle sei. Aveva impostato la sveglia per le 5:20 ma si era svegliato da solo, il pensiero che anche questa volta Caleb potesse rovinare tutto lo tormentava, non sapeva neache se ci fosse stato ma qualcosa gli diceva che non sarebbe mancato proprio questa volta. Decise perciò iniziare a prepararsi, le valige le aveva sistemate il giorno prima, doveva solo cambiarsi e mangiare qualcosa ed incamminarsi verso il luogo di ritrovo. Preferì però farsi anche una doccia forse per diminuire tutte le paranoie che si stava facendo. Appena pronto partì a piedi verso il ritrovo che era abbastanza lontano da casa sua ma aveva un'oretta scarsa per arrivarci perciò fece con calma.

Nonostante fosse partito tanto presto Jude arrivò appena in tempo, avevano appena finito di salire tutti, mancava solo lui.
Si mise a correre verso il pullman mentre sventolando il braccio cercava di farsi notare dell'autista alle prese con la porta che probabilmente stava cercando di chiudere. L'autista fortunatamente lo notò ma più che per il braccio e per le urla per il mantello che svolazzava grazie a un venticello mattutino ma fa niente, anche se per un pelo ce la fece, mise la valigia sul pullman e poi salì di sopra salutando l'autista e sussurrando un grazie che non sapeva nemmeno lui se fosse destinato all'autista o a qualche forza maggiore che miracolosamente non gli fece perdere il pullman ma lo disse.

Lo zaino lo tenne con se per evenienza, per sua fortuna i suoi amici gli avevano tenuto il posto, c'erano tutti, David, Axel, Shawn, Jordan, Xavier, Bryce e Claude. I suoi compagni lo aspettavano al tavolo, era per 4 perciò Jordan e Xavier, Bryce e Claude stavano li in parte. Si mise vicino a David e neanche il tempo di salutare che lui disse l'ultima cosa che in quel momento voleva sentire:

David:- si lui c'è, è seduto in fondo contro il finestrino e come al solito da solo.-

Jude non rispose, abbassò soltanto lo sguardo.

Axel:- dai non ti demoralizzare, forse questa volta sarà diverso, non è che se c'è lui deve per forza andare tutto male, vero?-

Jude alzò lo sguardo e lo scrutò intensamente:- credici...- rispose quasi in un sussurro.

David: comunque non ci speravo più stavo iniziando a pensare non venissi.-

Jude sbuffò leggermente in risposta continuando a ignorare l'amico.

Il pullman stava partendo, il viaggio sarebbe durato 4 ore se non di più perciò a metà ci sarebbe stata una pausa.
Jude iniziò il viaggio girando sul telefono, non aveva voglia neanche di alzare lo sguardo.
Passò un ora che Jude iniziò a sentirsi male, era tanto che non soffriva di mal d'auto, ma a quanto pare quella vacanza non migliorava in alcun modo. Così chiese a un responsabile se poteva spostarsi davanti perché non si sentiva molto bene.

Jude:- mi scusi...?-

Xx:- si cosa c'è?-

Jude:- se non le dispiace, io vorrei spostarmi davanti non sto molto bene.-

Xx:- amico ti prego non darmi del lei, chiamami pure Hurley, in ogni caso vai pure siediti al primo posto sulla destra.-

Jude:- grazie... Hurley.-

Hurley:- di niente fratello.-

Jude si alzò e piano piano senza cadere raggiunse il posto davanti. Era vuoto perciò si mise contro il finestrino e guardo avanti. Il tempo passò abbastanza in fretta e la pausa di metà viaggio arrivò. Si erano fermati in un Autogrill, le porte si aprirono e appena Jude si trovò giù fece un bel respiro, ci voleva proprio. Avevano una mezz'oretta abbondante perciò decise di fare 2 passi, nonostante avesse intrapreso quella vacanza per stare con i suoi amici la presenza di Caleb lo turbava. La pausa passò particolarmente infetta e quando lo vennero a chiamare Jude non se lo fece ripetere 2 volte e risalì sul pullman. Si sedette di nuovo davanti perché, come diceva sempre Jordan, "meglio prevenire che curare". In quel caso era proprio azzeccato, era meglio se non rischiava di sentirsi male nuovamente. Si stava per sedere nuovamente al finestrino che qualcuno lo spinse via, non voleva crederci ma a quanto pare era una maledizione. Caleb si era seduto al suo posto e guardava avanti con un ghigno divertito. Non si fece domande sapeva già perché era li, no non per lui ma perché probabilmente ne aveva combinata una delle sue. Il pullman partì e Jude si era rassegnato, si sedette accanto a Caleb e guardò avanti. Passarono giusto pochi minuti prima che Caleb interrompesse i fantastici pensieri di Jude sul come evitare di parlare con lui nelle 2 ora abbondanti che dovevano passare insieme.

Caleb:- davvero non sei curioso di sapere perché sono qui?-

Jude lo ignoro, continuò a guardare avanti.

Caleb:- che fai mi ignori?-

Jude non rispose di nuovo, al contrario, allungò la mano verso il suo zaino e prese auricolari e telefono. Ma non fece in tempo ma mettere una canzone che Caleb gli ruba gli auricolari dalle mani costringendolo così a girarsi di scatto verso di lui. Jude si girò pronto a riprendersi gli auricolari e se servisse urlagli contro tutto ciò che gli veniva in mente, ma non ce la fece. Già appena si girò i suoi occhi caddero in quelli di Caleb, lui non aveva mai creduto alle stronzate come "gli occhi sono lo specchio dell'anima" o alle frasi finte come "i tuoi occhi sono immensi". Ma quella volta gli occhi gli fecero capire cosa andava fatto, non urlò e non gli strappò nemmeno gli auricolari dalle mani, rispose semplicemente alla domanda che gli aveva fatto prima il castano.

Jude:- non ti ignoro, suppongo che tu sia qui perché ne hai combinata un'altra(?)-

Caleb si sorprese che il rasta non gli urlò controper quello che aveva fatto ma allo stesso tempo ne fu felice, l'ultima cosa che voleva era litigare in quel momento. Che si trattasse di Jude o no.

Caleb:- non esattamente...-

Jude:- in che senso?-

Si sorprese da solo per la curiosità che ci aveva messo in quella domanda, sembrava quasi preoccupato dal tono con cui lo aveva detto.

Caleb:- niente lascia stare.-

Li Caleb chiuse il discorso gli diede gli auricolari e si girò a guardare fuori.

Jude non capiva benissimo cosa fosse successo ma mise via gli auricolari e passò il viaggio in silenzio. Non si dissero più una parola.

Primo capitolo... se questo va bene andrò avanti se no lascio stare e fa niente😶

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