La Maledizione dei Kim - cap. 17
CIAO RAGA! VI RICORDO CHE IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE FORTI E LINGUAGGIO SCURRILE PERCIÒ SE SIETE SENSIBILI NON LEGGETE GRAZIE!!
___________________________
Pov. Yoongi
Dopo esserci trasferiti al QG decisi di collaborare con V per aiutare nelle indagine e sbattere quel bastardo in carcere..
Era ormai da molto tempo che non vedevo la mia famiglia, mi mancavano tanto e non vedevo l'ora di poterli riabbracciare.
Purtroppo scegliendo di fare parte della squadra di V, avevo scelto di restare nell'ombra guardando la vita degli altri andare avanti..
Prima di intraprendere questa strada V mi aveva aiutato a diventare più forte e così riuscire a controllare meglio il virus, che ormai faceva parte di me e del mio DNA.
Ammetto che l'allenamento era stato duro e faticoso, ma per fortuna aveva dato i suoi frutti.
Grazie ad una segnalazione di un avvocato di Jungkook (che era un infiltrato), avevamo scoperto che avevano riaperto il vecchio laboratorio nelle montagne e che presto avrebbero ricominciato gli esperimenti.
La notizia mi fece salire un brividi lungo la schiena e piccoli frammenti di quel brutto passato vennero a galla in quel momento <Yoongi.. stai bene?> Chiese V preoccupato. <Si.. sto bene! Solo che ricordare quel periodo mi fa stare male.. a volte riesco ancora a sentire il dolore di quelle iniezioni e la pelle bruciare..> dissi mentendo le mani sugli occhi. <Andrà tutto bene! Riusceremo a fermarli!> V mi era stato molto vicino in questo periodo e per me era diventato come un fratello.
Dopo aver mandato queste nuovi riscontri al presidente, io e V ci concedemmo un attimo di tregua per rilassarci e bere una caffè <..come stanno Anila e i ragazzi?> V alzò lo sguardo notando quanto ero triste <stanno bene! Loro crescono e..> lo guardai stranito, sembrava che voleva dirmi qualcosa <cosa vuoi dirmi?> Chiesi. <Nulla.. portano sempre buoni voti a casa e sono i primi della classe! Hanno un QI altissimo e li adoro..> sorrisi per quelle parole. Ero fiero dei miei figli e di Anila che li stava crescendo da sola..
Mi stavo accendendo una sigaretta quando V prese parola <Yoongi ho parlato con il presidente, gli ho detto che il tuo addestramento è andato a buon fine e che sei pronto! Perciò da adesso puoi fare parte della mia squadra al 100%> feci un cenno con il capo <V.. voglio andare io nel vecchio laboratorio per cercare delle prove..> sapevo che era pericolo andare in quel luogo ma non avevamo altra scelta <Yoongi quel posto è pericoloso e poi li dentro ci sono dei mostri che vagano nell'aria ovest del laboratorio.. non puoi andare lì> feci un mezzo sorriso <V devo andare! "Quei mostri" non sono così forti.. ed io posso ucciderli quando voglio perciò andrò io..> per fortuna la mia testardaggine aveva convinto V anche se non era molto tranquillo..
Tutto era iniziato da me e tutto doveva finire con me..
Per colpa mia Anila aveva vissuto una vita di merda nascondendosi nell'ombra per paura che qualcuno di quei bastardi potesse ucciderla, per colpa mia i nostri amici erano stati sterminati e in più adesso anche i miei figli stavano pagando le conseguenze..
Questa storia doveva finire.
Dicembre ore 01:00
Era la vigilia di Natale io ero nel mio appartamento dove mi stavo preparando le armi e il necessario per andare al covo (laboratorio).
Misi il giubbotto e mi alzai il cappuccio, dopodiché misi i guanti e nascosi il coltello all'interno dello stivale, quando mi arrivò un messaggio da V: "Suga ora".
Avevamo scelto di usare il mio vecchio soprannome per la missione, così da poter evitare che qualcuno potesse riconoscermi.
Scesi da casa e mentre stavo mettendo la mascherina per coprire il mio volto, mi resi conto che stava cominciando a nevicare... Mi fermai solo per qualche minuto guardando come cadeva leggera la neve dal cielo, attecchendo dolcemente sull'asfalto.. e li un altro ricordo apparve nella mia mente: anche quel giorno stava nevicando e Anila mi aveva fatto uscire dall'hotel.. è stato in quel momento che avevo cominciato a provare qualcosa per lei.. che avevo cominciato a sentire la voglia di ricominciare..
Scossi la testa per scacciare i ricordi ed entrai in macchina per poi partire.
Quando arrivai alle montagne notai come l'ingresso era stato completamente ricostruito con un sistema di sicurezza all'avanguardia, così chiamai V:
- V l'entrata principale è inaccessibile..
- va bene! Puoi entrare dall'uscita di emergenza! Si trova proprio a pochi chilometri da te.
- va bene!
Posteggiai la macchina in mezzo al bosco per non farla vedere e continuai a piedi:
- V qui ci sono ancora le tracce dell'esplosione.. vuol dire che non hanno ancora toccato questa parte di laboratorio.
- si affermativo! Jungkook stava aspettando la risposta dei finanziatori per continuare la ristrutturazione..
- sto entrando! Dissi aprendo la porta semi rotta dell'uscita d'emergenza.
Quando entrai una strana puzza mi riempì le narici:
- aah.. che puzza!
- cosa vedi? Chiese V.
- ancora nulla.. vedo solo che io corridoio e le pareti circostanti sono totalmente carbonizzate.
- ok! Armati e continua.. io ti osservo dal monitor.
- va bene! Passo e chiudo.
Presi la pistola e continuai a camminare quando ad un certo punto sentì uno strano lamento provenire dal corridoio di destra... Forse sono i nostri di cui parlava V! Pensai.
Cercando di fare meno rumore possibile ma senza accorgermene pestai per sbaglio in coccio di vetro che si trovava davanti a me, creando così rumore <cazzo!> In quel momento quel lamento cominciò a farsi sempre più vicino e inquietante finché non si presentò una figura alta, biancastra, aveva i capelli neri e gli occhi bianchi..
Non avevo mai visto una creatura simile dato che l'ultima volta non c'erano.. cosa potevo fare?
Continuai a guardarlo senza muovere un muscolo, quel mostro era lì fermo come se stesse controllando se c'era qualcuno.. ma perché non mi attaccava?
Poco dopo il mostro si girò dall'altra parte e se ne andò.. forse era ceco, oppure non mi attaccava perché ero come loro.. dissi tra me e me.
Vedendo che il corridoio era di nuovo sgombro, continuai a camminare finché non trovai l'ufficio di Kim così entrai: tutto ormai era stato distrutto dalle fiamme, tranne una cassaforte..
Corsi verso quella cassaforte e usando la mia forza l'aprì trovandoci tanti fogli sulle ricerche sperimentali e sulle cavie usate negli anni <finalmente qualcosa di concreto!> Dissi sorridendo.
- V mi senti!
- si forte e chiaro!
- ho trovato dei fascicoli con un sacco di prove scritte da Kim stesso.
- ok! Manda le foto.
Presi il cellulare e scattai le foto a tutti i fogli per poi mandarli via email a V
- ok bravissimo Suga! Adesso torna qua!
- va bene!
Presi i fogli che misi nella tasca del giubbotto, dopodiché uscì dalla stanza e me ne andai.
Quando tornai a casa presi il telefono per esaminare tutte le prove quando V mi chiamò:
- Suga sto per mandare tutto al presidente!
- V.. non farlo! Devo ancora andare in un posto
- cosa vuoi fare?
- sta tranquillo.. quel posto è stata la mia casa per anni.
- non starai parlando del vecchio Hotel vero?
- già!
- Suga.. stai attento!
Chiusi la chiamata e mene andai di corsa in quel hotel..
Lì dentro sicuramente avrei trovato altre prove schiaccianti in grado di mandare in carcere quel bastardo di Jungkook..
Erano le 05:00 del mattino
Fuori era ancora buio e tutto intorno a me era molto silenzioso.
Entrai all'hotel che ormai era abbandonato da tempo e cominciai a cercare tra gli scaffali, i cassetti e gli uffici del pianterreno e del primo piano ma senza alcun successo..
L'unica mia speranza era l'ultimo piano dove stavo e dove mi hanno torturato per anni.. La Camera 1004!
Entrai e notai che tutto era rimasto come l'avevo lasciato: c'erano i libri che Anila aveva usato per farmi studiare, c'erano alcuni vestiti che lei mia aveva portato in quei giorni così bui per me e poi c'era quel letto dove avevo passato lunghe notti insonnie..
Feci un respiro profondo e continuai a cercare tra i cassetti quando trovai delle carpette molto vecchie con dentro tantissimi fogli ormai ingialliti datati "aprile 1940". Diedi un occhiata.. più leggevo e più i miei occhi si sgravano finché non lessi qualcosa che davvero mi lasciò senza parole: "Luglio 19 - anno 1948: finalmente dopo lungo tempo sono riuscito a creare l'antivirus e tutto era merito del sangue di JiHo.. il sangue era la cura a tutto questo! L'avevo capito subito che era un bambino diverso dagli altri dato che durante gli esperimenti il mio virus non gli faceva ne caldo né freddo. Sono convinto che i miei finanziatori pagheranno a peso d'oro per questo.. finalmente la famiglia Kim sarà al di sopra di tutti...
Kim Seung".
Questa lettera era la prova più importante di tutte quelle che avevo trovato fino ad ora, ed io ero riuscito a trovarla..
Uscendo dall'hotel entrai in macchina soffermandomi un attimo sulla leggera di Kim Seung: se lui nel 1948 aveva trovato la cura, come mai i Kim non l'avevano e l'aveva Anila? Dovevo scoprirlo.. era il pezzo mancante del mio puzzle..
Chiamai V e gli raccontai tutto mandandogli anche la foto della lettera, anche lui quanto me era curioso nel sapere perché la cura era in mano di Anila e non dei Kim, perciò mi diede il permesso di poter indagare e trovare così delle risposte.
_______________________________
Tre mesi dopo..
Pov. V
Jeon Jungkook sei in arresto..
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top