La Maledizione dei Kim - Cap. 12

CIAO RAGA! VI RICORDO CHE IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE FORTI E LINGUAGGIO SCURRILE PERCIÒ SE SIETE SENSIBILI NON LEGGETE GRAZIE!!
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Pov. Jungkook
Durante la cena con Anila mi arrivò una chiamata di NamJoon, dove mi disse che aveva la registrazione di una chiamata fatta dal telefono di casa mia da Kai, dove parlava con Hoby e gli altri di quello che era successo a Lisa e Hansol e di quello che avevo in mente di fare..
Il mio umore toccò il fondo ed ero così incazzato che decisi di fermare la serata con Anila.

Tornato a casa Anila mi diede un bacio sulla guancia e andò in camera sua, così io mi recai nel mio ufficio dove trovai NamJoon seduto comodamente sul divanetto <allora.. cos'è questa storia! Voglio sentire la registrazione! ADESSO!!> Dissi urlando. <Puoi ascoltarla tu stesso.. è lì sopra la scrivania> andai vicino alla scrivania e accesi il registratore dove ascoltai ogni parola.. NamJoon aveva ragione.. Kai era un traditore!

Dopo aver ascoltato la registrazione dissi a NamJoon di uccidere Kai quando si trovava da solo..

Il giorno dopo..
mi recai con NamJoon a Deagu per degli affari importanti e lasciai Anila a casa con i bambini.. avevo un brutto presentimento, ma forse era solo l'ansia causata da quella registrazione.
Naturalmente a causa di imprevisti e incontri con alcuni finanziatori, tornai a casa molto tardi <sono tornato..> non c'era nessuno!
Andai di sopra per controllare la stanza di Kai, ma era vuota e poi la stanza di Anila anch'essa vuota..
Strinsi i pugni e tornai di sotto dove mi accorsi che c'era un biglietto sotto il vaso: "ciao Kooki.. quando ero venuta a casa tua con nostra figlia Jenny, ho visto sul tuo volto un altro Jk.. buono e gentile.. ma forse mi sono illusa che tu potessi esserlo solo per un momento. Vado via lontano da te e dalle tue bugie.. porto con me solo i gemelli.. ti lascio Jenny per farti rendere conto che la vita è troppo preziosa per fare cazzate.. tuo padre a quel tempo ti aveva venduto per soldi.. spero che la presenza di Jenny ti ricordi cosa significa amore, amicizia e fiducia..
Addio Jungkook."

Lacrime incessanti solcarono il mio viso, lacrime che non ricordavo da all'ora..
Non piangevo così da molto tempo..
La mia Anila mi aveva abbandonato e aveva abbandonato anche mia figlia..



Pov. NamJoon
<L'ho vedete?> Ero sul tetto di una casa a tre piani, avevo visto Kai in macchina da solo e dato che dovevo ucciderlo, diedi il compito di farlo saltare in aria con il lancia missili.. <signore il bersaglio è in tiro> sorrisi e diedi l'ordine di sparare <ok!! Let's go!> In pochi secondi la macchina e Kai si trasformarono in cenere..
Finalmente quel bastardo era morto!

Naturalmente la polizia insabbiò ogni cosa anche sta volta ed io e Jungkook ci dedicammo ai nostri affari con tranquillità.

Passarono solo 5 anni dalla morte di Kai, io e Jungkook diventammo di nuovo i padroni di Seoul e dintorni. Tutto era perfetto come doveva essere ma dovevamo stare attenti, perché dopo aver ucciso Hoby e Jimin a causa di uno stupido sbaglio la polizia adesso ci teneva sotto tiro..


Pov. Tae
Dati gli ultimi avvenimenti il presidente ci disse che dovevamo trovare un altro modo per poter spiare Jeon e Kim, perciò decise di mandare in missione Rosé ex fidanzata di Kai e la migliore del nostro gruppo dopo me e Kai.

Avevo qualche timore a mandarla da quel pazzo da sola, ma non avevamo altra scelta..

15 anni dopo..

Tornai al QG (Quartier Generale) e sentì già un delizioso profumo di ramen e ravioli, i gemellini erano ormai degli adolescenti e andavano già al secondo anno di liceo, Anila dava una mano alla nostra cuoca che aveva ormai 78 anni e come me anche lei aveva visto crescere i ragazzi..

Tolsi le scarpe e il giubbotto e andai in cucina <salve a tutti!> Vidi Anila girarsi verso di me e si avvicinò <Tae.. hai notizie di Yoongi?> Feci un cenno di no con la testa <..sono passati due anni da quando è scomparso.. i ragazzi non fanno altro che chiedermi di lui!> Mi dispiaceva molto tornare a casa con cattive notizie, ma erano ormai due anni che Yoongi aveva fatto perdere le sue tracce e nessuno sapeva perché <Anila ti ho detto cosa devi dire ai ragazzi.. che Yoongi è partito per lavoro! Se avrò qualche notizia ti farò sapere.. nel frattempo manteniamo la calma>.
Dopo il pranzo andai a fare una doccia e poi mi sdragliai cinque minuti sul letto, quando improvvisamente sentì aprire la porta <ciao Oppa!> Mi alzai dal letto e vidi Yora <ciao piccola! Entra> si sedette accanto a me e mi diede un bacio sulla guancia <come stai Oppa?> Le accarezzai i capelli dolcemente <bene.. sono solo un po' stanco! Tu?> Mi sorrise mostrando quelle guance tonde e rosa <bene! Oggi io e Yuri abbiamo preso 9 nel compito di matematica> come avevo detto mille volte ad Anila.. loro erano ragazzi prodigio! Apprendevano molto velocemente e portavano sempre ottimi voti tutte le settimane <sono fiero di te! L'hai detto alla mamma?> Fece un cenno di si con il capo e io le diedi un bacio sulla fronte <adesso vai a mangiare! Così riposo un po'..> mi sorrise e si alzò dal letto ma prima di andare prese parola <Tae.. questa notte posso dormire con te?> Alzai un sopracciglio sorpreso per la sua proposta <perché vuoi dormire con me?> La vidi arrossire visibilmente <..ecco io..> mi alzai e mi avvicinai a lei <Yora.. hai solo 17 anni.. io 33.. non voglio passare per un pedofilo..> le alzò lo sguardo.. aveva gli occhi arrossati <capisco.. hai ragione.. sono troppo piccola per te! Scusami..> stava andando via quando l'afferrai per il polso <Yora.. aspetta!> La tirai a me per poi abbracciarla <..anche se non mi spingo troppo nei tuoi confronti.. devi sapere quanto sei importante per me!> Si staccò leggermente da me e mi sorrise <anche tu lo sei per me..> mi accarezzò i capelli e andò in camera sua..

Yora.. lei era diventata una bellissima piccola donna, ogni giorno di più assomigliava ad Anila ma non potevo spingermi oltre con lei.. non adesso...



Pov. Jenny
Da quando ne ho memoria mio padre mi raccontava sempre una storia prima di andare a letto: parlava di una donna molto bella di cui si era perdutamente innamorato e con cui aveva avuto una figlia.. il suo nome era Anila!

Mi ha raccontato questa storia fino a tre anni fa, ma poi non si sa perché smise di farlo.. lasciandomi piena di dubbi e domande senza risposta.
L'unica cosa che mi era rimasta di tutta questa storia era una foto di Anila e una lettera che lasciò a mio padre molto tempo fa: dove c'era scritto che se ne sarebbe andata portando con se solo i due gemelli...dicendo che mi lasciava qui con mio padre per ricordargli cos'era l'amore, l'amicizia e la fiducia..
Avevo solo 16 anni e di queste cose ne sapevo ben poco.. come facevo ad aiutare mio padre?

A causa di alcuni problemi iniziai la scuola un po' in ritardo, ma per fortuna ero molto intelligente perciò avrei recuperato velocemente tutte le materie!
Scesi in salotto per fare colazione dove trovai mio padre <buongiorno papà> alzò lo sguardo regalandomi un sorriso <buongiorno tesoro! Ti sta molto bene la divisa scolastica> arrossì visibilmente <grazie mille>. Presi un sorso di succo quando vidi entrare lo zio Nam <buongiorno a tutti! Ma come sei bella con la divisa scolastica..> gli sorrisi dandogli un bacio sulla guancia <grazie zio! Adesso vado.. a più tardiiii!!!>.
Presi lo zaino ed entrai in macchina per andare a scuola..

Arrivata davanti scuola scesi dall'auto e andai a sedermi in un panchina sotto un albero: intorno a me c'erano tanti studenti che ridevano e scherzavano.. anche a me sarebbe piaciuto avere qualche amico, ma non so perché nessuno mi reputava simpatica!
Presi il cellulare per ascoltare un po' di musica, quando improvvisamente vidi una palla arrivare a velocità super facendomi cadere il telefono <STAI BENE??? TI SEI FATTA MALE??> rimasi immobile a guardare il mio telefono ormai con tutto lo schermo lineato <..stai bene??> Mi voltai lentamente trovandomi davanti una ragazza con i capelli lunghi, aveva un volto a me familiare e stava cercando di scusarsi <..sto bene!> Risposi a bassa voce e con sguardo serio. <..ma il mio cellulare..> dissi puntando il dito verso il mio cellulare che si trovava ancora per terra. <Yori sei sempre la solita.. non devi calciare cone un maschiaccio> vidi arrivare un ragazzo alto, bellezza eterea, occhi neri e capelli neri come la pece, pelle bianchissima come lo zucchero..ma chi era? <Ciao io sono Yuri e lei è mia sorella gemella Yori.. perdonaci stavamo solo giocando...> Rimasi incantata nel guardarlo, anche la sua voce era meravigliosa <..non preoccuparti! Ne comprerò un altro> dissi imbarazzata. Lo vidi prendere il mio cellulare che mi porse subito dopo <scusaci ancora..> disse per poi andare via con quella ragazza.
Perché non avevo detto niente? Cosa mi era preso in quel momento?

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