Camera 1004 - cap. 11

Ciao raga! VI RICORDO CHE IN QUESTO CAPITOLO CI SONO SCENE FORTI E LINGUAGGIO SCURRILE. SE SIETE SENSIBILI NON LEGGETE GRAZIE.
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                  Corea del Sud 1940:
Erano tempi duri per la Corea del Sud, la guerra rendeva difficile la vita.

In Corea del Sud, vivevano tante famiglie rispettabili e conosciute, soprattutto dai più potenti e tra queste vi era la famiglia Kim.
La famiglia Kim si era trasferita a Seoul da pochi mesi e purtroppo come tutte le famiglie benestanti, era soggetta a furti da parte delle persone più povere.
Kim Seung insieme alla moglie, avevano deciso di investire i loro soldi, così costruirono un piccolo Hotel con 15 camere e una piccola Hall.
Gli affari per fortuna andavano bene e grazie a questo, i Kim iniziarono ad essere più rispettabili e conosciuti.

Pov. Sorha
Era il 1948
Io e mio marito Seung in questi otto anni avevamo provato ad avere figli, ma con scarso successo.
Mi sentivo impotente, sapere di non poter dare un erede a mio marito mi rendeva triste e infelice <Seung.. dobbiamo parlare!> Seung posò il giornale e mi guardò incuriosito <cosa c'è cara.. siediti e parla liberamente!> Mi sedetti accanto a lui <tesoro, sono anni che proviamo ad avere un figlio ed io purtroppo non sono stata capace di fare il mio dovere... Perciò avevo pensato che magari potremmo adottare! Che ne dici?> Vidi Seung un po' titubante sul fatto di adottare < amore mio.. adottare?> Gli presi la mano e la misi sul mio petto <Seung ti prego! Sono disperata.. voglio avere dei figli. La mia incapacità di dartene uno mi rende triste..> lui mi accarezzò il viso dolcemente <va bene amore mio, sta tranquilla!>. Ero grata di avere un uomo come Seung, per me avrebbe fatto di tutto e anche io per lui.

Il giorno seguente, andai al mercato del pesce e mentre davo un occhiata ai prezzi, per sbaglio urtai una donna <oh.. mi scusi signora..> dissi educatamente. La signora mi guardò seria in viso <non si preoccupi sto bene!> La guardai bene e mi accorsi che aveva un cartellino con scritto "orfanotrofio di Seoul - Signora Park", lì gli occhi mi si illuminarono <mi scusi.. lei lavora in un orfanotrofio?> Dissi puntando con il dito il cartellino. La signora mi guardò e rispose <si! Io sono la preside Park, mio marito fondò l'orfanotrofio due anni fa.. perché? È interessata?> Mi sentivo un po' a disagio, una donna che non poteva avere figli era come una disgrazia <.. io e mio marito vorremmo adottare..> la signora Park mi prese la mano < vi aspetto allora...> Mi diede il suo biglietto da visita e poi andò via.
Forse era un segno del destino?

Tornai a casa e dopo aver sistemato la spesa, iniziai a cucinare.. per festeggiare avrei cucinato il piatto preferito del mio Seung.
Erano le nove di sera quando Seung tornò dal hotel <amore sono tornato! Mmm.. che profumino!>. Sorrisi quando lo senti abbracciarmi da dietro baciandomi il collo <mmm.. amore lo sai che ho voglia di te!> Arrossì visibilmente e mi voltai per guardarlo negli occhi <anche io...> Dissi dandogli un bacio sulle labbra. <Cosa cucini di buono?> Sorrisi <il tuo piatto preferito> gli occhi di Seung brillarono e mi regalò un sorriso <amore ti vedo particolarmente felice.. è successo qualcosa di bello oggi?> Mi girai di nuovo per togliere il pesce dal forno e farlo raffreddare un po' e poi lo guardai <si! Ho incontrato una donna.. è proprietaria di un orfanotrofio! Mi ha dato il suo biglietto da visita.> Vidi Seung incupirsi < amore mio ma...> Sapevo cosa voleva dirmi, ma io ribattei subito <Seung.. ti prego! Io voglio un bambino, lo voglio davvero..> mi prese dai fianchi e mi avvicinò a lui <va bene! Domani andremo in questo orfanotrofio...> Lo abbracciai forte e gli diedi un altro bacio <grazie amore mio!>.

L'indomani come promesso,Seung mi portò in quel orfanotrofio.. non nego che mi sentivo parecchio nervosa, però non vedevo l'ora di poter scegliere il mio bambino.
Arrivati davanti alla porta, Seung suonò più volte finché la porta non si aprì <salve! Desiderate?> Un signore vestito molto elegante ci aveva aperto la porta <salve sono Kim Seung e questa è mia moglie Sorha.. siamo qui perché la signora Park ci ha detto che ci aspettava..> dopo le parole di mio marito, quell'uomo si spostò e ci fece entrare.
Ci sedemmo in sala d'attesa e dopo pochi minuti arrivò la signora Park <benvenuti signori> io e Seung ci alzammo <salve signora Park.> ci fece cenno di accomodarci e così anche lei <io sono Kim Seung e penso che mia moglie la conosca già.. siamo qui perché mia moglie vuole adottare un bambino..> la signora Park ci guardò dalla testa ai piedi <di cosa vi occupate?> Mio marito prese parola <siamo proprietari di un Hotel> ci diede un ultima occhiata e poi ci fece cenno di seguirla.
Attraversammo un lungo corridoio e dopo aver girato a destra la signora Park aprì una porta <questa è la sala, dove i bambini mangiano!> C'erano tre lungi tavoli ed erano molto affollati fa bambini che ridevano e giocavano, ma la voce imponente della signora Park lì fece irrigidire <bambini tutti in fila qui davanti a me...> I bambini si alzarono e si misero tutti in fila davanti a noi, mentre la signora Park ci faceva leggere le schede dei bambini dove c'erano scritti i loro dati e lo stato della loro salute <perché i bambini sono schedati!> Chiesi io un po' curiosa. La signora Park si avvicinò a noi <perché non tutti i bambini che vivono in questo orfanotrofio sono sani e in salute, molti di loro erano malati e li abbiamo venduti come schiavi. Mentre loro che sono quelli sani li teniamo per le adozioni e li abbiamo schedati!> Rimasi un po' perplessa per il modo in cui accudivano i bambini, sembrava più un carcere <abbiamo deciso di prendere lui> dissi io indicando con il dito il bambino dai capelli neri e la pelle chiara come il lette, naturalmente con l'approvazione di mio marito.

La signora Park lo prese per mano e lo portò più vicino a noi <signori Kim lui è Jinhseu, ha sei anni ed è un bambino bravo ed ubbidiente.
Lo guardai e gli accarezzai la testa <ciao Jinhseu io sono Sorha e lui è mio marito Seung.> Dopo aver firmato alcuni documenti, portammo a casa il bambino ed io mi sentivo davvero emozionata.. sapevo che non sarebbe stato facile, ma lo avrei amato.
Una settimana dopo dall'adozione, Seung tornò a casa più felice del solito <amlre mio sono a casa!> Mi poggiai sullo stipite della porta e lo guardai sorridente <cos'hai amore? Perché sei allegro?> Lui mi strinse a sé mi baciò <ricordi quando ti dicevo che i miei studi erano sulla retta via? Ecco.. ci sono riuscito!> Lo guardai un po' perplessa <di quali studi parli?> Seung si sedette sulla poltrona <Sorha lo sai che sono uno scienziato e che l'hotel è solo una copertura.. ho fatto i miei studi e ho creato un siero in grado di mutare l'essere umano.. però prima dovrei trovare dei soggetti sul quale testarlo, per poter capire se ho sbagliato qualcosa> Seung era uno scienziato in gamba, ma non ero molto convinta di questa sua pazza ricerca <tesoro.. forse è un tantino pericoloso! Forse dovresti..> non mi fece finire di parlare <Sorha lo so cosa vuoi dirmi! Ma ti assicuro che questa ricerca ci farà fare così tanti soldi.. tu non puoi immaginare quanti! Ti darò tutto quello che desideri..> io amavo tantissimo Seung e credevo in lui <amore mio io non mi intendo molto di queste cose, ma ti appoggerò sempre! .. ma dove troverai i soggetti per testare la tua ricerca?> Si alzò dalla paltrona e si avvicinò a me con un sorriso malefico <fai una bella tazza di cioccolata calda e metti questo sonnifero così Jinhseu potrà berlo..> sgranai gli occhi <cosa? Vuoi uccidere nostro figlio?> Si mise a ridere e mi accarezzò il viso <tesoro mio.. lui non è nostro figlio! Lo sai.. perciò non preoccuparti! Adesso vai..>.

Anche se ero contraria, l'amore che provavo per Seung era immenso e avrei fatto di tutto per lui.


Pov. Seung
Avevo fatto così tanti test su quel ragazzino che morì dopo la terza volta... Il siero era così forte che gli aveva sciolto gli organi vitali.
Dovevo sistemare il siero..

Dopo Jinhseu, adottammo altri tre bambini tutti maschi e ognuno di loro aveva sei anni!
Non mi sembrava un caso che tutti i bambini che adottavo avevano sei anni, così io e mia moglie iniziammo a credere che dietro a tutto questo c'era una sorta di Dio, così decisi di fondare una congrega.. la congrega del sei!

Era una notte di gelido inverno e mi svegliai a causa di un brutto incubo, ma quando mi voltai verso il lato opposto del letto non trovai più Sorha. Dov'era?
Mi alzai dal letto e misi la vestaglia, dopodiché uscì dalla camera da letto, quando improvvisamente sentii piangere <Sorha? Dove sei..> riuscì a udire la sua voce spezzata dal pianto <Seung.. sono qui..> corsi verso il bagno, la vidi per terra che piangeva e mi inginocchiai <amore mio cosa succede?> Lei mi abbracciò forte ed io la strinsi tra le mie braccia <Sorha cosa c'è?> Le asciugai le lacrime e lei rispose <..sono incinta Seung> sgranai gli occhi <cosa? Com'è possibile..> Sorha scosse la testa e mi sorrise <Seung io non so com'è possibile una cosa del genere, ma io credo che dietro a tutto questo c'è il nostro Dio del sei> le sorrisi e le accarezzai i capelli <si tesoro ne sono convinto! Come vedi fare sacrifici ogni mese per il nostro Dio da i suoi frutti..> ero felice per la mia Sorha e anche io lo ero dato che finalmente avrei avuto un erede.
Nove mesi dopo mia moglie partorì, dandomi un figlio maschio e in salute.
I nostri amici della congrega con le loro consorti si erano riuniti per festeggiare con noi la nascita di mio figlio, in quello stesso anno, avevo adottato un altro bambino si chiamava Jiho e avevo testato il virus solo una volta su di lui ma con scarso successo.. era come se non gli avesse fatto ne caldo e ne freddo!
Stavamo festeggiando, mia moglie aveva appena messo a letto il nostro bellissimo bambino, quando improvvisamente la sentii urlare correndo tra le scale <Seung!!!! Seung!!!!> Tutti ci fermammo a guardare Sorha che era in preda al panico <Sorha che ti prende!> Lei si avvicinò a me <...quel piccolo bastardo! Jiho.. è scappato dalla finestra della nostra camera e ha rubato l'antivirus..> sgranai gli occhi e rimasi immobile per qualche minuto <credo che dovremmo cercarlo.. è un bambino piccolo!> Disse la signora Park mantenendo la calma. <Si ha ragione Signora Park> dissi per poi guardai tutti i miei stimati colleghi e compagni di congrega <sparpagliate la voce ai vostri tirapiedi, anche ai malviventi più pericolosi che ci sono.. pagate loro la somma che desiderano.. devono trovarmi quel bastardo.. ORA!!!!> Urlai con tutta la forza che avevo in corpo.
Purtroppo anche se ci avevamo messo tutto l'impegno del mondo, non riuscimmo a trovare quel moccioso.. e neanche l'antivirus..

Passarono gli anni e mia moglie morì di un brutto male, mio figlio ormai era diventato un uomo e stava per sposarsi..
Era il 1980 io ero riuscito a completare la sperimentazione del virus, anche grazie alle donazioni della congregazione del sei <figliolo oggi è un giorno importante per te ma anche per me.. da adesso sei ufficialmente parte della congrega del sei e l'hotel passerà a te! Come regalo di nozze voglio darti la mia ricerca che dovrai continuare a testare.. ma ricorda figliolo dovrai fare di tutto per trovare anche l'antivirus... È lì fuori da qualche parte..> mio figlio mi strinse la mano <padre io non ti deluderò..> gli sorrisi, ero fiero di lui ed ero certo che sarebbe riuscito a completare la mia opera.

Pov. Jiho
Avevo sei anni quando riuscì a scappare da quell'incubo.
Le persone che io credevo brave persone, erano solamente dei pazzi che facevano test su poveri bambini indifesi.

Una volta scappato da quella casa, trovai rifugio in una casetta di legno in mezzo al bosco fuori Seoul, dove ci viveva un anziano signore.. che mi fece da padre.
Gli anni passavano e purtroppo l'uomo morì lasciandomi il suo cognome e quella casetta, ma avevo deciso di non rimanere lì ancora allungo, così decisi di andare verso le campagne di Deagu.
Quando arrivai, la gente mi guardava male.. solo una famiglia mi ospitò in casa loro e lì conobbi l'amore della mia vita Yunha: capelli scuri, lunghi e mossi, occhi grandi colore nocciola.. era bellissima!
Nell'anno 1988 ci sposammo e anche se non avevamo abbastanza soldi, tutto andò comunque bene.
Da quel matrimonio nacque una bellissima bambina, ma la povertà era troppa e a malincuore decidemmo di portarla in un orfanotrofio <tesoro sei sicuro di volerla lasciare qui davanti?> Guardai Yunha e le sorrisi <si.. sono certo che avrà più fortuna e troverà una famiglia migliore> mia moglie piangeva e il mio cuore era in mille pezzi.
Lasciai la cesta con dentro mia figlia davanti la porta dell'orfanotrofio, dentro la cesta misi una collana d'argento a forma di cuore e al suo interno ci misi l'antivirus e poi una lettera, che spero un giorno leggerà... Addio mia piccola Anila.. sappi che ti amiamo e che non ti dimenticheremo mai...
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Angolo autrice:
Ecco a voi il capitolo extra (l'inizio di tutto).
Mi auguro che vi piaccia e mi raccomando mettete tante stelline ❤️❤️❤️

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