Capitolo 22 - La verità
Pov's Denny
D:quando ti raccontai quella storia di quel bambino rinchiuso in una casa. Non era vera. Cioé piú o meno.
Inizio flashback
Avevo 7 anni. Il pulmino della scuola elementari mi lascia fuori casa. Sono le 2.
Ho mangiato alla mensa della scuola. Faceva tutto schifo. Blee.
Entro in casa e sento delle grida provenire dalla cucina. So a chi appartengono.
Andai in camera mia e le urla si fecero sempre più forti. Quando li odio. I miei litigano per ogni singola cosa.
Ogni giorno é sempre la stessa storia e succede sempre che mio padre esce di casa e poi torno dopo 2 ore e si scusavano l'uno con l'altro. Che palle.
***
Sto ancora in camera mia ad annoiarmi. Sento la porta aprirsi. Sarà mio padre come a sempre si staranno scusando.
Sento delle cose rompersi. Ma che succede.
Scendo in cucina. Entro e trovo mio padre che rompe i piatti a terra e mia madre che gli urla che lui non serve a niente che fa schifo. Sei un genio. Così peggiori solo le cose mamma.
Mio padre si gira verso di me.Vedo che ha un coltello in mano. Ha gli occhi rossi dalla rabbia.
Mi punta il coltello di alla gola e comincia a indietreggiare.
P:Per un po' lui starà con me.non chiamare la polizia se no non lo vedrai più.
Mi porta in macchina e mi benda.
Dopo poco arriviamo. Mi slega e vedo solo una casa di legno. Siamo in un bosco. Nel nulla. Entriamo nella casa e mi rinchiude in una stanza piccola.
Erano passati 2 anni ed io ero sempre riunchiuso in questa stanza.
"Resteremo quanto qui?"Mi chiedevo sempre.
Mi portava cibo a colazione, pranzo e cena.
Sentivo gemiti provenire da un altra stanza. Erano gemiti di donne. Ma non capivo chi erano. Erani voci a me sconosciute.
Mio padre era pccupato nelle sue faccende con le donne.
Vidi che mio padre aveva lasciato la porta socchiusa. Posso uscire finalmente. Entria in una stanza e guardai. Mio padre che faceva sesso con una donna. Erano tutti e 2 nudi.
Mi copri gli occchi e andai verso la porta d'ingresso mentre i gemiti di quella gonna si facevano sempre più forti. Cercai di aprire la porta ma era chiusa a chiave.
Rientrai in camera mia.
Sono passati 3 anni. E sono sempre qui ad annoiarmi. Più volte ho visto mio padre fare sesso con donne.
Ero in camera mia a guardare il soffitto e vidi una strana crepa nel legno. Cos'é? Mi avvicinai r vidi che non era una crepa ma un pezzo di legno che copriva qualcosa.
Riuscii a toglierlo senza farmi sentire da mio padre e un'altra sua puttana. Come se mi sentissero sono occupati a soddisfare i loro bisogni.
Dierro al quel pazzo di legno c'é una finestra. Posso scappare finalemente. Era molto piccola ma ci riuscii a passare. Ero fuori a quella casa o meglio dire prigione.
Mi guardai intorno. Era un bosco. Eravamo nel nulla. Dove dovrei andare?
Chiusi gli occhi e cominciai a correre più ib fretta che potevo.
Stavo correndo da mezz'ora. Aprii gli occhi e vidi che ero nella città. Precisamente in mezzo alla strada. Cazzo sono in mezzo alla strada. Sentii un clacson e mi girai.
Vidi quella macchina rossa che non vedevo da 3 anni. Una donna uscii dalla macchina e quando mi vide mi abbacciò piangendo.
M:Denny, piccolo di mamma cosa ti ha fatto tuo padre?
D:niente, sono scappato. Ho paura. Dopo che avrà fatto sesso con una altra puttana verrànella mia camera e non mi vedrà. Mi cercherà ci farà del male.
M:non ti preoccupare piccolo. Adesso é tutto sistemato. Vieni a casa. Non ti potra fare più del male.
Entriammo in macchina e partimmo verso casa.
Fine flachback
D:da qual giorno fummo sotto il controllo della polizia. Mia madre si sposò quando avevo 17 anni con il poliziotto che stava con noi per proteggerci da mio padre.
H:perché non me l'hai detto?
D:perché nob volevo dirtelo. Non l'ho mai detto a nessuno. Non sapevo se fidarmi. Ma adesso mi fido e te l'ho raccontato.
H:questa casa quindi é la casa dei tuoi ricordi peggiori.
D:diciamo così
H:quindi non esiste nessuna bambina?
D:no
H:tuo padre?
D:é stato arrestato quando avevo 15 anni. In quei tempi mia madre e il poliziotto si frequentavano.
H:perche mi hai portato qua?
D:non so, ma mi sembrava il posto adeguato dove dirtelo.
Pov's Hope
Non ce la feci più. Mi alzai e lo abbracciai sedendomi sulle sue gambe.
D:grazie
H:di cosa?
D:di esserci
H:che intendi
D:lascia perdere.
H:ok
Mi abbraccia più forte e mi sorride.
Restiamo lì per un po' e poi parliamo del più e del meno. Si fece sera e ritornammo a casa
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Vi prego andate a leggere la storia Colpa del cuore H.S.
É della mia migliore amica Maria.
Please please. Lo stiamo scrivendo insieme. Cioè più lei che io perché sono impegnata con voi.
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