L'appuntamento - seconda parte

- non conoscevo questo cocktail - disse  Elio leccandosi le labbra. - veramente squisito. Mi fa tornare in mente alla nostra estate, a quel momento e penso che era il tuo obbiettivo -
- voglio che questo appuntamento  abbia tutti gli dettagli della nostra storia - disse Oliver appoggiando il bicchiere.
- naso sanguinante e vomito a parte spero - disse Elio precisando.
Oliver rise.
- quelli non ci saranno. Faremo in modo da non falli venire - disse l'altro rassicurando. - anche se hanno portato dei bei momenti -
Elio se li ricordava bene.
Il cameriere portò i menù e i due iniziarono a sfogliarlo.
- puoi prendere quello che vuoi. Non farti nessun tipo di problema - disse Oliver subito.
- il menù é molto ricco. Mangerei di tutto - disse Elio guardando le varie pietanze.
Poi vide i prezzi.
- ma é caro, Oliver -
- non devi preoccuparti di questo, Elio - disse Oliver sorridendo. - scegli pure quello che vuoi. Non bado a spese per noi -
- é tutto così perfetto - disse Elio. - mi sembra di vivere in uno di quei libri che leggo. Questo posto mi fa sognare, Oliver -
- é successo così quando ci sono entrato. Mi sono sentito trasportato in un altro posto e in un'altra realtà - disse Oliver. - a proposito di libri, domani volevo andare a prendere qualcosa per tuo padre e un quadro per tua madre -
- certamente, andremo in città. Devo vedermi anche con degli ex compagni di scuola e vorrei che venissi con me. Ti piaceranno, sono dei ragazzi apposto - disse Elio proponendogli la cosa. - e di mentalità aperta -
- certo, mi piacerebbe vedere altro del tuo mondo - disse Oliver prendendogli la mano e deponendo un bacio su di essa.
Elio ripensò a quando lo fece con i suoi piedi. Piccoli gesti dolci.
Ripresero a guardare i menù, scelsero e la cameriera si avvicinò con il blocchetto.
- siete pronti? - chiese lei con un sorriso.
- si - rispose Oliver con il suo accento americano.
- tu sei americano. Io adoro gli americani. Sei un attore vero? Hai proprio l'aspetto da attore - disse la ragazza civettando.
- no, sono un attore - rispose Oliver.
- allora sei un modello - disse lei convinta.
Elio guardava la cameriera flirtare con Oliver e non era una novità. Oliver catturava l'attenzione di tutti come era successo con lui.
Un po di gelosia c'era mentre la cameriera ci provava.
- non sono un modello. Sono una comune persona che é venuta a mangiare con qualcuno a cui tengo - disse Oliver con modi giusti - e vorremo ordinare -
- oh, si hai ragione - disse lei ricomponendosi. - é bello che porti il tuo fratellino a cena -
Fratellino? Era così che gli altri li vedevano?
Quel commento lo innervosì.
Non si assomigliavano per nulla. Oliver notò la sua espressione cambiare e subito gli fece una carezza sulla mano per calmarlo. Elio si rilassò sotto il suo tocco.
- ascolta, non é il mio fratellino. É la persona che amo - disse Oliver con disinvoltura.
La ragazza rimase sconvolta dalla replica di lui. Elio invece era sorpreso ma felice di quella affermazione. Erano una coppia. Oliver non voleva nascondere il suo amore per Elio, sapeva che molti ne sarebbero disgustati perché amava un maschio. Per lui era così naturale amare Elio. Non poteva immaginare la sua vita senza quell'incontro che aveva cambiato tutto e quell'amore così profondo.
- cosa vi porto? - chiese lei professionalmente, riprendo dallo shock.
Presero insieme: cocktail di gamberi, tartine di salmone e vari antipasti. Poi passarono ai primi e ai secondi.
- poi prendo le penne alla vodka e il filetto al pepe verde - ordinò Oliver dopo.
- io invece prendo le farfalle al salmone e panna e lo spezzatino di maiale con piselli - aggiunse Elio.
Oliver fece un sorrisetto all'ultima parola e lui se ne accorse.
- per dolce? - chiese lei.
- decideremo dopo - rispose Oliver dandole il menù.
La cameriera le prese anche quello di Elio e appena si era allontanata, Elio guardò Oliver e attese.
- che c'è? Perché mi guardi così? - chiese Oliver confuso, dopo aver bevuto.
- aspetto la tua frase - rispose Elio conoscendolo. - su dilla -
- non so di cosa parli - disse Oliver.
- sai di cosa parlo. Non fare finta di non capire - disse Elio. - so che non resisterai a dirla -
Oliver posò il bicchiere e rise.
- mi raccomando di masticare i piselli. Hai imparato vero? -
-ho un fidanzato davvero simpatico - disse Elio.
- lo so che adoro quanto faccio così - disse Oliver sorridendo.
Era vero. Amava quando Oliver lo prendeva in giro così. Era una delle parte della loro storia.
- sai mi é piaciuto come hai risposto a quella cameriera - disse Elio emozionato ancora per prima.
Oliver prese le mani di lui e gli disse: -
É la verità, Elio. Non voglio nascondere ciò che sento o cosa siamo -
- neanche io - disse Elio sorridendo.
Un cameriere portò alcuni antipasti e iniziarono a gustarli. Era tutto così squisito, parlavano di tutto durate la cena come sempre e quando arrivarono i primi, Elio era curioso di quelle penne.
- vuoi assaggiare? - chiese Oliver notando il suo sguardo.
- solo un po. Non ho mai assaggiato queste penne alla vodka - rispose Elio confessando. - spero di non ubriacarmi -
Oliver prese una forchetta e disse: - ma no. La vodka é messa poca e il sapore é delicato. Ora apri la bocca -
Elio capi che voleva fare e così apri la bocca, Oliver lo imboccò e lui sorrise mentre mandava giù le penne. Era fra il saporito e il piccante, ma delicate e con il gusto della vodka.
- veramente buone - disse Elio piacevolmente colpito.
- prendi pure - disse Oliver mettendo più centrale il piatto.
- tu prendi le mie farfalle - disse Elio prendendo una forchetta e portandolo verso la sua bocca.
Oliver si lasciò imboccare da lui e poi i due gustarono i due primi,  mangiando in entrambi i piatti.
Durante la pausa tra il primo e il secondo, esibizione canora di una donna accompagnata al pianoforte e c'erano anche ballerini, fu un bel intrattenimento. Elio si alzò alla fine della performance per andare in bagno ma la verità che andò al direttore di sala di nascosto.
- mi scusi, vorrei sapere se chi consuma il pasto potesse suonare - disse Elio con un'idea in testa.
- si. La donna di prima é una nostra affezionata cliente - disse il direttore spiegandogli.
- vorrei esibirmi in un brano. É una sorpresa - disse Elio guardando da lontano Oliver seduto e beveva.
- può andare pure al pianoforte. É tutto suo - disse il direttore.
Elio lo raggiunse con grande emozione, tirò fuori dai pantaloni il suo foglio come se avesse avuto un sesto senso a portarlo e lo mise seduto allo sgabello. Sistemi lo sparito con la scritta ' Mistery of Love '.
Un uomo legge le parole:
(http://testicanzoni.mtv.it/testi-Sufjan-Stevens_54946/traduzione-Mystery-of-Love-77374894)
- é un poema - disse lui colpito. - vorrei cantarla. É molto struggente e soprattutto é una canzone d'amore. Adoro gli inni all'amore soprattutto se vengono da chi ha talento e tu ne hai, ragazzo mio -
- la ringraziò - disse Elio emozionato. - é un gran onore che qualcuno voglia cantare ciò che ho scritto -
Il tempo di sistemarsi e Elio aspetto che l'uomo disse ' questa é una canzone dedicata ad una persona speciale '. Oliver si girò a vedere dov'era finito Elio e lo vide al pianoforte. L'altro gli sorrideva e  mise le dita sui tasti. Una bellissima melodia parti e al punto giusto l'uomo iniziò a cantare. Oliver ascoltava attentamente la canzone che Elio gli stava dedicando. Ogni parola della canzone di Elio parlava della loro estate, gli rifaceva provare le emozione di quel tempo e sentiva anche il dolore. Il dolore della loro separazione. Sentiva tutto. Quella canzone era bellissima, ti colpiva dentro, era una cascata di emozioni.
Elio lo guardava mentre suonava. Fu un momento così intenso.
Alla fine della performance di Elio, tutti applaudavano e lui ringraziò l'uomo per averlo accompagnato. L'uomo gli lasciò un biglietto e poi tornò al tavolo. Trovò Oliver che piangeva.
- veramente molto emozionate. É una canzone molto intensa - disse Oliver asciugandosi gli occhi. - é stata una sorpresa molto speciale. Grazie -
Poi il cameriere portò la seconda portata.
- Lo so che ti ha spezzato il cuore. Quando l'ho scritta in questi anni, ho pianto molto e avrei voluto che questo dolore scomparisse e che la nostra estate non fosse mai esistiva ma mi sono subito pentito di averlo solo pensato perché meglio aver amato e perso che non aver amato mai - disse Elio cacciando una lacrima. - ho pensato che la mia vita sarebbe stata infelice e che avrei vissuto solo di ricordi ma il destino di ha concessi un'altra occasione. Anzi tu hai deciso di tornare da me. Sono veramente felice, Oliver. Tu sei la mia felicità. Lo so che non si dovrebbe mai basare la propria felicità su un'altra persona ma senza di te, una parte di me era come morta... -
Fece una pausa.
-...ho ricominciato a vivere solo quando sei arrivato. É come se avessi vissuto in un sortilegio, addormentato e aspettasi che tu lo rompessi. Scusami, non volevo rendere il nostro appuntamento triste... -
- non hai reso nulla triste, Elio - disse Oliver sincero, asciugando la sua lacrima e accarezzando la sua guancia. - quello che hai appena detto é bellissimo.
Il cameriere portò la seconda portata e prosegui la serata. Oliver controllava che Elio masticasse i piselli e rideva e l'altro gli fece la linguaccia. Oliver gli fece assaggiare il filetto e lui lo trovò buono.
- prendi pure - disse Oliver bevendo il vino.
Durante la cena bevvero vino ma anche champagne. Oliver non stava badando a spese.
- non mangiare così in fretta. Abbiamo tutto il tempo del mondo a disposizione. Il tempo non é nostro nemico adesso -
Elio vide Oliver portare un dito al suo viso, prende lo schizzò e l'attimo dopo portarselo alla bocca. Ne fu sorpreso a quel gesto sexy, erano in pubblico e prima Oliver non avrebbe fatto.
- veramente delizioso - disse Oliver.
Elio penso che quella cena aveva tutto. Era perfetta.
Il dolce non lo presero li, fecero due passi a piedi e Oliver prese la mano di Elio. Nessun ansia e baci segreti negli angoli, solo una coppia come tutte che facevano una passeggiata dopo la cena. Si fermarono in una pasticceria per prendere il dolce, presero i gelati e se li gustarono. Si trovarono di fronte al famoso luogo e Oliver si fermò. Elio fece il giro, ripensando al ricordò e alla conversazione. Era iniziato tutto da qui.
Elio si ritrovò di fronte ad Oliver e si fermò, aspetto che l'altro parlasse perché si vedeva che voleva dirgli qualcosa.
- tutto é iniziato qui. Tu mi stavi raccontando la storia di questo luogo e da lì la conversazione ha preso una piega che non mi aspettavo. Tu ti sei esposto a me. Hai fatto il primo passo e adesso io in questo luogo voglio fare una cosa - disse Oliver emozionato.
Elio lo guardava emozionato e curioso.
Chissà cos'era?
All'improvviso Oliver si tolse la sua catenina con la stella di David.
- che fai? - chiese Elio confuso. - perché la togli? -
- Elio, puoi togliere la tua - disse Oliver misterioso senza rispondere.
Elio si tolse la sua stella di David.
- ecco - disse lui mostrandogliela in mano. - ora che succede? -
Oliver si avvicinò dietro di lui, gli agganciò la collana al collo e disse: - voglio che abbia tu la mia stella di David. Quello che mio é tuo. Il mio nome, il mio corpo, il mio cuore, la mia anima, i miei vestiti, i miei intimi segreti e adesso anche la mia stella. Voglio condividere ogni cosa con te -
Elio ne fu commosso. Gli mise la propria collana dopo quelle bellissime parole. Si erano scambiati le loro stelle di David. Elio toccò quella che portava al collo e gli venne un pensiero.
- sembra come lo scambio degli anelli in chiesa - disse Elio con emozione.
- non abbiamo bisogno di voti, di anelli o quelle tre parole per dimostrare che ci amiamo. Ci apparteniamo dal nostro primo incontro -
Le parole di Oliver lo fecero sognare e arrendere più magico e perfetto quel momento fu quando l'altro si avvicinò di più, portò la mano al suo viso e gli sfiorò le labbra. Oliver lo stava baciando dove tutti potevano passare e vedere. Era il loro primo bacio in pubblico dove tutto era iniziato. Goccioline cadevano giù mentre si baciavano. Non importava se stesse piovendo o che si stavano bagnando, importava solo di loro due e quel bacio così romantico.

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