il viaggio - seconda parte
All'ultima fila, c'erano i suoi genitori con Peter. Sua madre stava dormendo mentre suo padre e Peter parlavano. Peter stava proponendo a Samuel di venire nella sua villa stile italiana così da non disturbare la mamma di Oliver.
- si, mi piacerebbe. Hai sempre amato l'Italia - disse Samuel con un sorriso.
- si, l'Italia é una bellissima - disse Peter. - e poi ho incontrato te. Sei molto prezioso e so che sei sposato ma non posso far almeno di... -
- lo so, io amo Anella ma allo stesso tempo non riesco a dimenticare ciò che provavo - disse Samuel sottovoce.
- nemmeno io ma non voglio crearti problemi. Hai una bella famiglia - disse Peter giustamente.
- non stai creando problemi - disse Samuel premendolo per mano. - non ho avevo mai visto così... -
- Incerto? Ho anch'io i miei momenti - disse Peter giustamente. - sono sempre stato molto esplicito -
- e io avevo troppa paura a quel tempo. Ero bloccato e non voglio che accada di nuovo - disse Samuel deciso.
I due si guardarono con uno sguardo molto significativo. Intanto Robert si rese conto che Michael aveva qualcosa che non andava.
- cosa c'è? Qualcosa del cibo è scadente? - chiese lui un po schizzinoso, nonostante erano in una buona classe.
- non ti sei reso conto di quello che hai detto prima - rispose Michael alla sua domanda.
- di che parli? - chiese lui non capendo.
- a volte sei così ottuso, Lightwood . Non ti rendi neanche conto delle cose che dici - rispose lui arrabbiato.
Robert ci pensò ma non gli veniva in mente nulla e guardò Michael con espressione che non piaceva all'altro.
- sai che ti amo... ma come non fai a non capire? Sono arrabbiato per il fatto della conversazione tra mio fratello e Oliver. Il padre di Oliver è anche quello biologico mio. Sarà un bastardo ma ho il diritto di parlare in tal proposito - disse Michael sfogandosi. - tu non puoi dire dirmi di non intromettermi. Io c'entro con Oliver -
- oh -
- sai dire solo questo, Robert? - chiese Michael incredulo.
- ecco... io... -
- va bene, vado da Oliver. Parleremo quando penserai meglio - disse Michael alzandosi.
Era veramente arrabbiato questa volta. Non era raro perché spesso lui faceva qualcosa che li faceva litigare ma trovava sempre il modo di farsi perdonare dopo aver capito di aver sbagliato. Adesso non sapeva cosa fare.
Michael trovò Oliver che si era svegliato e guardava Elio.
- Tutto bene? - chiese Oliver all'altro.
- Si, alla grande - rispose Elio chiudendo il blocknotes. - ho bisogno di parlare con Timmy. Tanto ti lascio in buona compagnia -
Elio si alzò lasciando spazio a Michael e Oliver parlo subito con il fratello.
- secondo me nasconde qualcosa. Nessun bacio o altro - disse lui sottovoce.
- magari andava di fretta - disse Michael. - siete una bella coppia e poi non vedo Elio capace di nasconderti qualcosa -
- forse hai ragione - disse Oliver alle parole del fratello. - invece tu? ti vedo arrabbiato -
- Robert - rispose Michael semplicemente.
- cos'è successo? - chiese lui premuroso.
Michael si sfogò con lui mentre Elio senti qualcosa afferarlo mentre andava da Timmy. Era Leo. Lo invito a sedersi e lui era sospettoso.
- Che cosa vuoi? - chiese Elio un po ostile.
- ho visto che non hai detto nulla ad Oliver della mia proposta - disse Leo.
- l'ho fatto per lui. Non per te - disse Elio chiarendo la cosa. - e poi non sono il tipo che va da lui a piagnucolare o lamentarsi -
- mi dispiace di come mi sono comportato. Ti porgo le mie scuse - disse Leo cambiando tono e atteggiamento.- Non sono come sembro -
- adesso non ci sto capendo nulla - disse lui confuso. - cosa vuoi dire? -
- era un test - rispose Leo sincero.
Non poteva credere alle sue orecchie. Leo aveva finto per tastarlo.
- un test? Ma sei matto? - chiese Elio a quella spiegazione.
- un po ma lo faccio solo per capire le persone - rispose Leo con un sorriso. - e proteggere Oliver -
- cosa hai capito di me? - chiese Elio curioso.
- sei leale, protettivo giusto, ami Oliver, credi in quello che fai e che di sicuro andrai molto lontano con il tuo carattere - rispose Leo sincero.- ma cosa più importante rendi Oliver felice. Non l'avevo mai visto così. Tienielo stretto, Elio. Persone come Oliver sono rare e preziose. So che a volte non sembra facile ma ne vale la pena -
- ci tieni molto a lui. Perché non è continuata tra voi? - chiese Elio per il modo in cui parlava di Oliver.
- non è mio diritto dirlo. Oliver deve raccontarti di ciò - rispose Leo rispettando la privacy di Oliver.
- sei una persona molto leale - disse Elio a quelle parole. - ricominciamo tutto. Io sono Elio -
- e io sono Leo - disse l'altro stringendogli la mano. - sono sicuro che andremo d'accordo da adesso in poi -
- lo penso anch'io - disse Elio sorridendo.
Così una nuova amicizia era nata. Elio e Leo parlarono di molte cose tra cui Oliver e si trovavano molto bene. Leo era una persona solare, divettante, folle ma finivi per adorarlo quando si scopriva il suo vero io.
Elio sussurrò qualcosa a Leo e poi si alzò, Oliver era vicino e vide la scena. Era un po confuso da quella confidenza e si avvicinò all'amico per sedersi.
- perché tu e Elio sembrate in molto confidenza? - chiese Oliver curioso.
- Abbiamo fatto amicizia - rispose Leo sorridendo. - ho un messaggio per te -
- Dimmi - disse lui curioso.
- ti aspetta in bagno - disse Leo con un sorrisetto. - mi sa che voglia... hai capito -
Elio voleva far sesso in alta quota nel bagno!!!
- sarebbe da Elio - disse Oliver dopo avere realizzato la cosa.
- e si, non è così innocente come sembra - disse Leo malizioso.
- ehi, è il mio ragazzo. Non immaginarti cose... -
- sporche? - chiese Leo al suo orecchio sexy.
- ok, vado. Prima che la cosa degeneri - disse Oliver all'amico.
- buon divertimento - disse Leo facendo un movimento di lingua.
Oliver raggiunse Elio verso i bagni e bussò con la scusa di vedere come stava. Elio apri e Oliver entrò nel bagno. Si ritrovò l'altro che gli saltò addosso e che lo baciava con passione.
- non scherzava Leo quando ha detto che avevi voglia - disse Oliver dopo quell'assalto.
- non so, l'aereo mi ha stimolato - disse Elio malizioso.
- a te stimolano tutto cose perfino la frutta - replicò lui ridendo. - hai mai provato gli ortaggi?-
- parlando tra me e te, veramente non sento la necessità di ficcarmi una zucchina o un cetriolo dietro - disse Elio diretto. - non sapevo che ti piacevano queste cose. Peccato che non ho nulla con me -
- neanche a me piace. Invece sto aspettando che questa lingua impertinente venga usata per altro - disse Oliver dritto a sodo.
- vedrai che ti farà questa lingua. Dovrai tamparti la bocca -disse Elio mettendo ad armeggiare con la cintura.
Elio gli tolse la cintura e gli abbassò i pantaloni. Oliver dovette mettere le mani sul lavandino dal bel servizio che gli stava facendo Elio, quella lingua era come quella di un gattino molto affamato e per certi aspetti Elio era un gattino curioso e vispo. Appena l'altro lo prese in bocca, Oliver si portò una mano alla bocca perché non riusciva a trattenersi. Elio sorrise per l'effetto che gli procurava e lo sentiva bene. Era duro e pulsante. Dopo avergli procurato un grande orgasmo, Oliver si tolse il sotto e Elio lo guardò con uno sguardo e leccandosi le labbra.
- girati e metti le mani sul lavandino - disse Oliver al suo orecchio.
Elio esegui subito e senti le mani di Oliver armeggiare con i jeans e gli slip. Elio aveva il culo al vento e Oliver si avvicinò. Glielo fece sentire a contatto e gemette già.
- Non ti ho ancora fatto nulla e già gemi - disse Oliver sexy al suo orecchio.
- tu provochi sapendo già che effetto mi fa - disse Elio di rimando.
- e questo? - chiese Oliver mettendo una mano intorno al membro.
Elio emise un gridolino e naturalmente di fuori l'hostess pensò che stesse male e si avvicinò. Bussò e chiese cose stava. Oliver aveva già un'idea e parlò lui.
- Deve essere qualcosa che ha mangiato. Poverino ma lo sto aiutando già, non si preoccupi -
L'hostess faceva domande mentre Oliver muoveva la mano in tutta la lunghezza di Elio e l'altro si portò la mano alla bocca. Non voleva farsi sentire da nessuno.
- poi non gli piacerebbe farsi vedere in queste condizioni -
Tutto ciò era eccitante. dall'altra parte c'era una persona sconosciuta e loro stavano facendo i birichini. Senti il membro di Elio pulsare, il rischio di essere beccati e il sesso in pubblico era molto eccitante e stimolante per l'altro. Si fermò e Elio protestò subito ma Oliver gli sussurrò di avere pazienza e gli tolse il jeans e lo slip. Riprese a muovere la sua mano a ritmo e Elio si piegò verso il lavandino poiché non riusciva a stare dritto. Il culetto e il corpo di Elio si muovevano e incintavano Oliver a prendendolo. L'altro senti che le dita di Oliver stavano preparando. Quando fu pronto, Oliver lo penetrò all'improvviso e Elio ringraziò che aveva la bocca tappata altrimenti avrebbe fatto un grido a quella spinta. Si dovete mantenere con le mani sul lavandino. Oliver portò le mani sotto la maglietta di Elio e gli stuzzicò i capezzoli. Elio si guardò nel riflesso del specchio: aveva le guancia pre-orgasmo, il corpo scosso dal piacere e si scambiava sguardi intesi tramite esso con Oliver. Non avevano mai fatto ciò. Loro due che lo facevano in bagno su un aereo davanti allo specchio. Era un qualcosa di eccitante e unico. Oliver e Elio immaginavano le loro voci che gemevano se avessero potuto. Dopo un po, Oliver usci da dentro di lui e Elio si girò.
- che fai? - chiese lui confuso.
Oliver gli sorrise e lo prese di peso per metterlo sul lavandino, si mise in mezzo e lo baciò con passione. Si baciarono il collo, la pelle e le spalle. Il più grande lo penetrò di nuovo, le mani dell'altro andarono alle sue spalle e gli graffiò la pelle a quella spinta mentre Oliver portò le gambe di Elio intorno al suo bacino così da permettere una penetrazione più profonda. Ebbero tanto piacere quel sesso incredibile. Quello fu il loro bagno del piacere ad alta quota.
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