il passato che ritorna - seconda parte

Samuel era sul divano, aspettava Annella e intanto vedeva la TV. Lei arrivò con una bella coppa di dessert con sopra la panna e la vestaglia da notte. Loro due si amavano molto.
- sai pensavo che sarebbe bello dare ad Elio, una sorellina o un fratellino - disse lei sedendosi. - tu che ne pensi? -
- é una splendida idea, Annella - rispose lui felice. - non potevi farmi proposta migliore -
Annella sorrise e baciò il marito. La coppa di dessert fu abbandonata e i due si lasciarono andare alla passione sul divano quando una notizia lì interruppe.
' stasera il famoso scrittore Peter Ivory ha avuto un malore mentre rientrava in Italia. Non si sanno ancora le sue condizioni. É ricoverato l'ospedale di Crema '
- Caro, non é il tuo vecchio amico? - chiese Annella a quel nome.
Samuel era paralizzato, Peter era lì e stava male.
- Samuel, stai bene? Samuel!! -
Lui non rispondeva. Non poteva accadere cosi. Non potevano incontrarsi prima di morire.
Annella non sapeva cosa fare, lui era fermò immobile e non reagiva.
Poi lui reagì.
- devo andare da lui - disse Samuel iniziando a vestirsi.
- ma certo, lo capisco. Io ti starò vicino - disse Annella sostenendolo.
- sei la migliore - disse Samuel abbracciandola. - come farei senza di te? -
- non devi neanche pensarci. Io sono qui - disse lei rassicurandolo.
- la macchina c'è l'hanno i ragazzi - disse Samuel ricordandosi. - adesso come facciamo? Se morisse, io non gli ho detto addio... Non me lo perdonerei -
Annella non aveva visto il marito così e c'era dall'altro di sicuro.
In quel momento, l'aereo da New York era in volo per destinazione: Milano-Linate. Michael non vedeva l'ora di vedere Oliver. Suo fratello. Il volo sarebbe durato tante ore ma per fortuna aveva con sé il suo amore Robert. Non si sarebbe annoiato. Poi era in pausa dalle lezione. Era un professore alla Julliard dove Elio avrebbe fatto il provino.
- sei nervoso? - chiese Robert alzando lo sguardo dal libro.
- sono emozionato, felice e... - rispose Michael con un sorriso.
- a me tremerebbero le gambe, sarei in ansia e anche emozionato - disse Robert al contrario di lui.
- io sono tranquillo - disse Michael prendendo la coperta e sistemandola sulle loro gambe. - ho sempre voluto un fratello. La famiglia Wayland é stata sempre numerosa ma non immaginavo che qualcuno potesse ripudiare il proprio cognome e cambiarlo in altro. Scoprire che il mio padre biologico é una persona spregevole... non é stato facile. Lui si é approfittato di mia madre. La moglie di suo fratello... Io... Non sono una persona che porta rancore o odio, lo sai ma lui fa uscire il peggio di me... Non mi piace... Non voglio essere così -
- sei una persona pronta a tutta per chi ama, solare, il lavoro non ti spaventa e neanche le nuove avventure, aiuti sempre tutti anche chi non conosci, sei una persona generosa, buona e non potresti mai essere come lui - disse Robert elogiandolo e rassicurandolo. - sei il mio Michael. La persona più buona che io conosca -
- di solito sono io a spronare te. Oggi sei tu. Mi piace questo cambio - disse Michael sorridendo.
I due si tenevano per mano e hostess passò per chiedere se volevano qualcosa dal carrello.
Intanto a casa di Alberto, Elio continuava a parlare ad Oliver di Gerard.
- da quel momento in poi, ci vedevamo spesso e lui mi invitava ad andare con lui al cinema e nei bar per parlare di scrittori, poeti e tanti altri argomenti con altre persone. Era un modo per evadere dal mio dolore. E poi arrivò di nuovo la proposta di andare a Parigi e io gli dissi di si. Mi trovavo bene con lui -
Oliver ascoltava attentamente. Lo immaginava nei tavolini dei bar a parlare delle sue tante opinioni. Era delizia per chiunque lo ascoltasse. Lui si era innamorato subito del suo modo di vedere le cose e di dirle.
Era difficile non essere conquistati da lui.
- il viaggio a Parigi fu bellissimo, mi sono innamorato subito di quella città e Gerard mi portava ovunque. Io ero conquistato dai posti in cui andavamo. Mi regalò anche un libro di poesie in francese. Solo dopo qualche ore, lessi la dedica -
- si, so di quella dedica - disse Oliver sincero. - senza volerlo per prendere il walkman ho fatto cadere i libri e ho trovato quel libro -
Elio poteva immaginare la gelosia di Oliver verso quella dedica. Anche lui avrebbe reagito così se una donna o uomo avrebbe scritto quelle parole ad Oliver.
- mi dispiace che l'hai scoperto cosi. Io non volevo nasconderti nulla - disse Elio subito.
- Elio, sei la persona più sincera e pura di questo mondo. Non potrei mai pensare male di te - disse Oliver accarezzandogli la guancia.
- pura non so quanto. Ti ricordo quello che ho fatto a quella povera pesca o che mi sono masturbato nel tuo costume - disse Elio ricordandosi.
- mi ricordo e quello non cambia nulla. Tu sei molto puro e non ha a che vedere con il sesso - disse Oliver portandolo a sé.
Elio era tra sue braccia con la schiena contro il suo petto. Si lasciò cullare da lui.
- quella sera andammo fuori, bevvemo molto e Gerard cercò di baciarmi ma lo rifiutai. Non la prese bene, cercò di rifarlo e... -
- ti ha fatto del male? - chiuse Oliver vedendolo fermarsi.
- ha cercato di togliermi i vestiti, avevo paura e iniziamo a lottare. Io ero troppo magro, non riuscivo a togliermelo di dosso così feci finta di assecondarlo. Gli proposi di andare in camera da letto a farlo e in quel momento l'ho colpito con qualcosa. Sono scappato via e per mia fortuna i miei erano venuti in Francia. - gli racconto Elio scosso ancora da questi eventi. - Erano preoccupati, mi avevano visto così diverso in quel periodo e pensò che non si fidavano molto di Gerard. Sono stato uno stupido, Oliver... -
Elio pianse mentre lo raccontava e si fermò per sfogarsi.
Maledetto. Oliver aveva una rabbia dentro di sé contro quel francese ma non era di questo che Elio aveva bisogno.
- va tutto bene. Sono qui - disse Oliver stringendolo. - Gerard dovrà passare sul mio cadavere per farti qualcosa -
- stai attento, Oliver. É pericoloso... -
- non sa che lo sono anch'io. Chi mette in pericolo il mio amore e la mia famiglia, deve solo iniziare a correre perché non la passerà liscia - disse Oliver protettivo -. Sono bravo a combattere. Ho fatto un po di autodifesa e di boxe sai. Posso insegnarti -
- mi piacerebbe. Devi essere sexy in cannoniera, pantaloncini e guantoni - disse Elio riprendendo.
- sei irrecuperabile - disse Oliver ridendo.
- La lotta può essere sexy - disse Elio pensandoci. - corpo contro contro e in un attimo si può trasformare in qualcosa di più -
- così - disse Oliver ribaltando le posizione.
Elio steso sotto di lui e con i polsi imprigionato dalle sue mani. I proprio corpo era contro l'altro.
- si esattamente - disse Elio con un sorrisetto.
Non ci fu lotta ma un bellissimo bacio.
Alberto e agli altri guardarono la scena da fuori e sorridevano.
Il resto della serata più spensierato. Mangiarono degli ottimi spaghetti con le polpette, guardando un film in TV in salotto, seduti per terra con coperte e cuscini. Elio e Oliver mangiarono nello stesso piatto e ricrearono una scena di Lily e il vagabondo. La famosa scena dello spaghetto. Oliver prese un estremità e Elio quella opposta e si ritrovarono a metà strada e piccolo bacio.
Dopo misero la musica per ballare.
- Oliver, sappiamo quanto adori questa canzone da Elio - disse Alberto facendola partire.

Oliver la riconobbe subito, era la canzone quanto erano andati a ballare la prima volta e anche durante il loro viaggio. Lui si buttò a ballare e Elio lo segui come tutti, questa volta ballarono insieme e si scatenarono. Poi Oliver si mise a cantare insieme agli amici di Elio che erano diventati anche i suoi. Poi il momento di musica, decisero di dormire tutti insieme in salotto per terra sulle coperte e i cuscini. Tutti si misero il pigiama.
- Elio, prendi - disse Oliver passandogli un cuscino.
Ma lo colpì in pieno.
- ti sembra il modo, Oliver - disse Elio prendendo il cuscino e lanciandolo.
Oliver lo scansò.
- mancato - disse lui sorridendo.
Il cuscino arrivò a Claudio che lo tirò per colpire Elio ma anche lui fu veloce. Così si scatenò una bella lotta di cuscini. Erano veramente spensierati. Quello che gli serviva in quel momento. Musica, amici, divertimento e spensieratezza.


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