Confessioni - seconda parte
Elio scese giù e senti il telefono, alzò la cornetta e sorrise appena udì la voce della madre di Oliver.
- buongiorno, sono felice di sentirla. Chiamo subito Oliver - disse Elio guardandosi intorno.
- non c'è ne bisogno. Posso dirlo anche a te Pensavo che potevate venire prima di capodanno, anche la prossima settimana - disse lei proponendo. - Mi piacerebbe tanto conoscervi prima e passare tempo con te e la tua famiglia. Vorrei portarvi in giro Maine, Massachusetts, Martha's Vineyard e altro ma soprattutto nel paesino in cui Oliver é nato -
Era un'idea stupenda. Elio aveva sempre voluto in quegli anni poter andare da Oliver e girare con lui, anche nei luoghi della sua infanzia.
- tu che ne pensi? -
- a me piacerebbe molto ma devo parlare con i miei perché abbiamo ospiti a casa e... -
- non ci sono problemi. Portali pure, amo aver per casa le persone e ci divertiremo di più - disse lei così generosa.
- lei é fantastica - disse Elio amandola sempre di più.
- allora ci conto - disse lei felice.
A pochi passi di lì c'era lo studio, le porte erano chiuse e Oliver guardava l'amico.
- ti sconvolgerà quello che ti raccontero ma spero che non cambi nulla tra noi - disse Michael iniziando il discorso.
- nulla potrebbe farmi cambiare opinione su di te. Sei il fratello che non ho avuto - disse lui rassicurandolo.
- proprio di questo che voglio parlarti. Io e te abbiamo sempre sentito un legame incredibilmente fraterno - disse Michael con emozione. - siamo diventati inseparabili già da subito e non é caso. Io sono veramente tuo fratello -
Oliver si chiese: ' com'era possibile? '
Sua madre non gli aveva mai detto di avere un fratello o che aveva dovuto rinunciare ad un bambino ma credeva a Michael. Era sconvolto e confuso ma anche felice. Aveva sempre dovuto un fratello e Michael era arrivato.
Oliver lo abbracciò e disse: - non so com'è possibile ma sono felice che tu sia veramente mio fratello. Ora capisco tutto. Non poteva essere altrimenti -
- sono felice di ciò. Mi aspettavo questa reazione - disse Michael conoscendolo. - e il resto é orribile e non so cosa ne penserai. Devi sapere che sono nato dall'inganno -
- che vuol dire? - chiese Oliver confuso.
Micheal iniziò il racconto: - mio papà, l'uomo che mi amato e cresciuto non é quello che mi ha generato. Vedi prima che io nascessi, i miei avevano un b&b e un giorno mio papà é andato a pescare con la barca e scomparve in una tempesta. Tre anni non si seppe nulla di lui, il suo corpo non fu trovato ma mia mamma mandò avanti il b&b da sola, nonostante la sofferenza. Non smise di cercarlo perché sentiva che era vivo. La gente le diceva che doveva andare avanti ma lei non lo fece anche aveva uno corteggiatore. Qui arriviamo alla faccenda. Tuo padre era quell'uomo -
- vuoi dire che mio padre é anche tuo? - chiese Oliver facendo 2+2.
- purtroppo si - rispose Michael triste.
Oliver era sconvolto e arrabbiato. Suo padre aveva tradito sua madre quando aspettava lì. Aveva una tale rabbia verso quel bastardo. Predicava tanto sulla famiglia ma non si faceva scrupolo a tradire la moglie incinta.
Lo odiava e ancora doveva scoprire che riguardava l'inganno.
- cosa ha fatto a tua mamma? - chiese Oliver stringendo il fratello.
- lui la voleva a tutti i costi e si approfittato di un momento di debolezza. Una sera tra un bicchiere e parole, lui é riuscito nel suo intento e sono stato concepito. Poi lui la voleva di nuovo ma lei si é opposta. Era stato un errore lasciarsi andare con lui. Non la prese bene, stava per usare la forza ma per fortuna é tornato in tempo mio padre. L'ha cacciato via. Non poteva credere che suo fratello potesse arrivare a tanto... -
- aspetta, com'è possono essere fratello se i nostri cognomi sono diversi? - chiese lui incredulo a quella faccenda.
- perché quello che il nostro 'padre' si é allontanato dalla famiglia e ha cambiato cognome. Non voleva essere associato ai Wayland. Lui voleva il potere, i soldi e tutte quelle cose che ai Wayland non importa. Ha fatto di tutto per fare i suoi porci comodi con mia madre, simulando la finta scomparsa di suo fratello. I miei nonostante tutto hanno avuto la forza di riprendere in mano la loro vita e mi hanno amato a prescindere da questa storia. I miei non hanno mai pensato che fossi uno sbaglio. Ero un dono e li ringraziaro sempre per avermi amato incondizionatamente -
Ora sai tutta la storia - rispose Michael terminando.
Era una storia molto triste e brutta finita bene ma suo anzi loro padre aveva fatta male tantissimo ad entrambe famiglie.
- sei ancora dell'idea che non cambierà nulla tra noi? -
- si perché tu non ne hai colpa e non potrei mai odiarti - rispose Oliver sincero e con affetto. - tu non sei solo mio amico, sei anche mio fratello e ti ho voluto bene dal primo istante.
Mi dispiace solo per quello che lui ha fatto. Verrei ucciderlo. Mi scuso per tutto questo -
- neanche tu hai colpa, Oliver quindi non scusarti - disse Michael prendendogli le mani. - voglio solo passare del tempo con te e recuperare tutto quello che ci siamo persi -
- anch'io lo voglio,fratello - disse Oliver abbracciandolo.
- fratello, di nome e di fatto - disse Michael felice.
Quella verità li aveva uniti ancora di più e Oliver e Michael rimasero ancora nello studio a parlare di tante cose, felici di essere veramente fratelli nonostante tutto.
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