America: Ville e amori - terza parte

Oliver tirò fuori il Block notes per scrivere e aggiungere nuovi personaggi al suo romanzo. L'avrebbe arricchito sempre di più. Si stava trasformando e ne era felice. Era più bello e spontaneo.
Elio cercò di sbirciare ma Oliver non glielo permise.
- non puoi ancora, curiosone - disse Oliver chiudendo il Block notes.
- e quando? - chiese Elio come ai tempi in Italia.
- dopo - rispose Oliver divertito.
Quel dopo che era indefinito. Elio rise e si avvicinò a lui.
- sai che non mollero, vero? - chiese Elio all'altro.
- lo so ma conosci anche me - rispose Oliver con sorriso.
Chris uscì dopo un po e non si aspettava di trovarli.
- Elio! Oliver! Che sorpresa! Come mai qui? - chiese lui molto sorpreso.
- volevamo vedere com'era andata - rispose Elio con un sorriso.
- e portarti a bere qualcosa - aggiunse Oliver.
- una bella idea. Mi hanno detto che sono perfetto con il mio fisico e che presto mi arriverà una chiamata ma vogliono un indirizzo e un numero di telefono - raccontò Chris ai due. - e io ancora non ho quindi ho preso tempo con loro -
- puoi dargli il mio - disse Oliver offrendosi gentilmente.
- sei veramente generoso -disse Chris stupito.
Oliver staccò un foglietto e gli scrisse tutto.
- quando sono arrivato in Italia, ero uno straniero ma ho trovato una famiglia che mi ha aiutato molto. Quindi ti capisco bene - disse Oliver raccontandogli.
Chris lo abbracciò con affetto e rientrò dentro. Quando ebbe finito, andarono in un pub a bere qualcosa e presero Elio per più piccolo.
- non sono piccolo - disse Elio al barista, mostrandogli il documento.
Il barista si scusò ma era la prassi quindi doveva chiedere. Tutti e due presero la birra per festeggiare.
- a Chris - dissero Oliver e Elio brindando.
- a voi ragazzi - aggiunse Chris allegro. - al nostro bel incontro -
Intanto Samuel e Tom erano tornati alla villa e c'era una bella giovane donna bionda con un bambino.
- Samuel, ti voglio presentare la mia bellissima moglie Jed e mio figlio Danny - disse Tom allegro e poi si avvicinò a lei. - cara, lui è un caro amico di mio zio -
- il professore - disse Jed ricordando bene i racconti di Peter. - è un piacere conoscerla -
Samuel le baciò la mano e poi diede una carezza a Danny.
- ciao, giovanotto. Ti piace leggere o la storia? -
- si molto - rispose Danny entusiasta. - papà, mamma posso vedere i suoi libri? -
- se il professore vuole, si - rispose Jed tutta carina.
- non ci sono problemi - disse Samuel prendendo la mano di Danny. - ho qualcosa nella valigia -
Samuel si era già integrato nella famiglia dello nipote di suo Peter.
- capisco perché tuo zio è ancora innamorato - disse Jed a Tom.
- ma Samuel ha una famiglia. Non si può... -
- tesoro, niente può fermare l'amore - disse Jed convinta. - guarda tu che coda hai fatto per me. Mi hai salvata. L'amore trova sempre il suo cammino -
- come farei senza di te - disse Tom prima di baciarlo.

Italia...

Bella era a tavola con i suoi e la famiglia di Lola. Fu molto interessante. I genitori di Lola erano due tipi particolari e lei amava quella cosa a differenza dei suoi che erano troppo inquadrati.
Bella si diverti molto e rise tanto. Lola era gelosa di ciò perché Bella con lei, non aveva riso.
Quando rimasero sole in giardino, Lola fu diretta e Bella la guardò confusa.
- non capisco - disse Bella a lei.
- con loro hai riso. Con me parli a stento. Cosa c'è che non va? - chiese lei gelosa.
- ma non é vero, Lola. Tu sei perfetta. Mon farti paranoie inutili - disse Bella avvicinandosi alle scale che portavano giù verso il lago.
- allora baciami - disse Lola osando. - se è come dici, non avrai problemi -
- Lola, ci conosciamo poco per... -
- con le altre non ti fai così tanti problemi - disse Lola diretta.
- come scusa? -
- So che conquisti le ragazze in un attimo e fai sesso con loro anche il primo giorno o dopo qualche minuto che le hai conosciute - rispose Lola informata.
Non si aspettava che Lola avrebbe chiesto in giro di lei. Era stupita.
- quindi perché con me fai così? Non dirmi che è l'età perché non ci credo proprio -
Bella la guardò e rispose: - perché non lo perché ma sei diversa delle altre e non voglio ferirti -
- quindi ti importa di me - disse Lola avvicinandosi molto a lei.
- potrebbe essere - disse Bella non sbilanciandosi.
Lola si alzò in punta di piedi e sfiorò le sue labbra. Fu un bacio dolce. Bella non aveva mai provato una cosa simile prima di quel momento.

America...

Oliver e Elio erano a casa e Chris era con loro. Un nuovo ospite. Helen lo accolse con calore. Chris li ringraziò e spiegò che presto avrebbe preso un appartmento. Non voleva disturbare.
- ma Timmy? L'avete incontrato? - chiese Anella ai due.
- no per nulla - rispose Elio. - non é tornato proprio? -
- no. Neanche Armie si è visto più - disse sua madre informandolo.
- magari si sono incontrati e stanno chiacchierando. Avranno perso la cognizione del tempo - disse Oliver cercando di rassicurarli.
Qualcuno bussò alla porta e Oliver andò ad aprire. Era Armie.
- non trovo Timmy ma c'era questo fazzoletto per terra - disse Armie mostrandoglielo.
- perché è importante? - chiese Elio avvicinandosi confuso.
- perché A.H. sono le mie iniziali. Ho dato io a Timmy questo fazzoletto in un occasione e gli ho detto di tenerlo - rispose Armie preoccupato. - se la preso vuol dire che gli accaduto qualcosa. Me lo sento -
Elio ora era veramente terrorizzato.
Chi avrebbe potuto far del male a Timmy?
Poi pensò a Gerald
Se li avesse seguito fino a li?
Se lo avesse preso per ricattarlo?
Subito Elio chiamò il suo amico per sapere se Gerald era in Italia e il cugino non lo vedeva da tempo.. Provò anche con la sorella di Gerald e seppe da lei che era andato in America. I suoi sospetti erano fondati. Gerald era in America.
- lui è qui - disse Elio a Oliver. - se lo avesse preso per colpa mia, io non... -
Oliver lo strinse a sé e disse: - non é colpa tua se Gerald è un psicopatico. Se ha preso Timmy,lo salveremo. Te lo prometto -
- grazie,Oliver - disse Elio calmandosi alla sua voce e tocco.
Intanto Timmy guardava Gerald. L'altro era furioso per lo scambio e stava rimproverando il tipo a cui aveva affidato la missione.
- può essere ancora utile. Hai detto che il cugino quindi verrà qui se gli dici che la sua vita è un pericolo - disse il tizio a Gerald.
- hai ragione. Timmy sarà l'esca - disse Gerard con un sorrisetto inquietante. - sarà mio -
Timmy aveva paura per Elio più che per sé stesso. Quel tipo era fuori di testa.
Povero Elio. Era stato sfortunato a conoscerlo.
Nell'altra villa, Samuel stava parlando con Peter quando gli arrivò la chiamata di Elio. Peter vide che Samuel divenne preoccupato e quando mise giù, gli chiese il motivo.
- mio nipote è stato rapito di sicuro - disse Samuel confidandosi. - maledetto Gerald -
Peter si avvicinò e lo abbracciò.
- andrà tutto bene - disse lui confortandolo.
Samuel era mancato tanto Peter ma anche all'altro. Restarono in quel caldo abbraccio per un bel po.
Poi Peter gli disse: - ho mio nipote Freddie che si occupa di vari casi. Ha uno studio privato . È il fratello di Tom -
- secondo te ci può aiutare? - chiese Samuel con speranza.
- si, è il migliore insieme al suo amico - rispose Peter rassicurandolo. - lo troveranno -
Lui gli raccontò che Tom e Freddie erano diversi nei modi di fare. Tom era composto e sempre perfetto mente Freddie si lasciava andare anche troppo andare a volte, conteggiava perfino con quelle sposate e usava termini in cui Tom non si sarebbe mai espresso, era una testa calda ma aveva un gran cuore. I due fratelli erano diversi ma si volevano bene. Entrambi erano pronti a tutto per aiutare gli altri. Samuel non vedeva l'ora di conoscere Freddie. Gli sembrava un tipo interessante quando Tom.
Nella villa di Helen arrivò una persona poca gradita, il padre di Michael e Oliver. Helen non lo fece entrare in casa.
- cosa ci fai qui? - chiese Helen all'ex marito ostile.
- come va con la ragazza? - chiese lui con un sorrisetto.
- come sai di Francesca? - chiese Helen confusa.
- perché l'ho assunta io per sedurre Oliver ma sembra che ancora non abbia fatto il suo lavoro - rispose l'altro sprezzante.
Francesca non l'avrebbe mai fatto. La conosceva bene. Non era in grado di fingere.
- mi sa che ti sbagli - disse Helen non dandogli la soddisfazione.
- o forse non vuoi accettarlo - disss lui prima di andarsene.
Helen si appoggiò alla porta e Michael arrivò. Sembrava sul punto di svenire quando lui la prese.
- state bene, Helen? - chiese Michael preoccupato.
- devo parlare con Francesca - rispose Helen soltanto.
Michael la accompagnò nello studio e la lasciò da sola. Helen fece il numero e attese che rispondesse.
- pronto chi è? -
- sono Helen. Ho bisogno di parlarti. Devi venire qui - rispose Helen con urgenza.
- per adesso non posso - rispose Francesca sincera.
- cosa hai da fare di così importante? - chiese Helen gelosa.
- che vuoi insinuare? Non ti sto tradendo, Helen - disse Francesca infastidita dal suo comportamento.
- ho visto il mio ex marito. Mi ha detto che vi conoscete - disse Helen sospirando.
Francesca capì subito.
- Helen, qualunque cosa lui ti ha detto non credergli. C'è una spiegazione a tutto - disse lei subito.
- lo immaginavo. Tu non faresti mai una cosa del genere - disss Helen con un sorriso. - ti aspetto più tardi a casa -
- appena posso, verrò - disse Francesca promettendole.
In salotto c'era Leo che era stato chiamato da Oliver.
- grazie per la tua disponibilità - disse Oliver all'amico.
- sai che per te sono sempre disponibile in più è il mio lavoro - disse Leo sedendosi. - allora, Elio, raccontami tutto così che io abbia una visione totale della situazione -
Elio vide che lui uscì un blocchetto e iniziò a raccontare di Gerald, di come era scomparso suo cugino e del dettaglio del fazzoletto. Passo un'ora e mezza abbondante tra racconti e domande varie. Leo si segnò tutto e prese anche il fazzoletto da far annusare ai loro vani.
- questo Gerald è veramente pericoloso. Lo prenderemo anche per la tua sicurezza, Elio. Non è giusto che tu viva dell'ansia che una persona ti possa rapire o far del male - disse Leo molto disponibile.
- grazie, Leo - disse Elio molto grato.
- in più ho un socio che non fallisce mai - disse Leo alzandosi dalla sedia.
- parli di Freddie Hiddleston? - chiese Oliver a quella frase.
- si, l'unico socio che ho mai avuto- rispose Leo sorridendo.
Elio guardò Oliver curioso di sapere di questo Freddie.
- Freddie è un tipo particolare - disse Oliver facendolo sedere sulle sue ginocchia. - a volte la sera è ubriaco ma sa fare bene il suo lavoro e non so distrae mai. Era nell'esercito e ne ha viste di cose. La guerra l'ha cambiato ma si preoccupa sempre per gli altri. Ti piacerà -
Più Oliver parlava di lui e più Elio era sempre curioso di conoscere Freddie Hiddleston.



Per Freddie mi sono ispirato al personaggio che Tom interpreta nel film 'il profondo mare azzurro'.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top