Speciale Byrika
Akiba Dome. –E per il gran finale, ho scritto una canzone insieme alla mia sorellina Erika! Ha solo sei anni, ma le sue capacità canore sono sorprendenti!- disse mia sorella facendomi andare sul palco del suo ultimo concerto in Giappone. Appena mi misi accanto a lei, tutti iniziarono ad applaudire e a fischiare. Ero molto emozionata. –S-spero vi piaccia la canzone...- finii con un po' di timidezza. A quel punto, gli applausi si fecero più forti e partì la musica. A fine canzone, non c'era più quell'entusiasmo di quando entrai. Non era piaciuta a nessuno. Infondo, avevo solo sei anni...a chi poteva piacere la mia dolce voce da bambina?
Uscita dal Dome, cercai di non piangere. Lo feci comunque perché sentii un sacco di commenti negativi come "Potrà essere brava quanto vuole, ma con quella vocina non andrà da nessuna parte". Anche a scuola in quel periodo fu così. Tutti a prendermi in giro perchè avevo rovinato il finale del concerto di mia sorella. L'unico che mi difendeva era Byron. Ogni volta che gli dicevo che non ero brava nel canto, dando così retta agli altri, lui mi portava al karaoke per farmi vedere che era il contrario. Il punteggio massimo era ottantasette, piuttosto alto.
Eravamo davanti all'Akiba Dome e vedemmo un manifesto che annunciava l'inizio di un concorso di canto. –E' fra due settimane...sei in tempo per iscriverti, scrivere il testo e comporre la melodia. Il pianoforte c'è, i fogli anche, andiamo dentro e ti iscrivi- mi spiegò Byron, convinto che volessi partecipare. –Non m'interessa- dissi secca voltandomi. –Ma è un'occasione d'oro, Eri-chan! Ti porto dentro e mi assicuro che tu compili quel foglio- continuò prendendomi la mano. –Non puoi obbligarmi a fare cose che non m'interessano- risposi. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo. –So che vuoi farlo. Te lo leggo negli occhi-. Abbassai la testa e sospirai. –Mi conosci più di mio fratello, incredibile...- dissi guardandolo. –Stavamo sempre insieme alle elementari, è normale- continuò. –Bene...andiamo a compilare questo foglio!- esclamai dirigendomi dentro il Dome. Una volta iscritta, andammo a scuola, nell'aula di musica, per scrivere e comporre il brano. Risultò abbastanza difficile. Alla fine presi il telefono e andai sulla galleria. –Che stai facendo?- mi chiese Byron incuriosito. –Sto cercando un video...- risposi. Lui si avvicinò. –Che video?- domandò ancora. –Un video...- risposi di nuovo. Poco dopo lo trovai e glielo feci vedere. –Ce l'hai ancora?! Per caso vuoi ricattarmi...?- mi chiese. –No macché! E' solo che voglio portare questa al concorso...- risposi ridacchiando. Mi guardò stupito. –Stai scherzando spero...-. –Quando mai scherzo? E comunque la canto solo io, tu starai seduto da qualche parte- gli spiegai rimettendo il telefono nella borsa. Preparai il pianoforte per suonare mentre Byron prese una sedia e si mise accanto a me. –Ho capito Eri, ma è la nostra canzone...non voglio che qualcun altro la ascolti- continuò sedendosi. –Proprio per questo voglio portarla! Significa molto per me...- risposi iniziando a suonare. Restammo lì per tutto il giorno al fine di perfezionare qualche nota o parola.
Tutti i giorni, fino a quello del concorso, finite le lezioni, andai nell'aula di musica a provare e riprovare quel brano.
Le due settimane passarono in fretta ed io ero nei camerini delle concorrenti a prepararmi. –Sono l'unica che partecipa anche con il pianoforte o sbaglio?!- esclamo leggendo il foglio delle iscritte. –No...ce ne sono altre sei mi sembra- mi rispose Byron mentre mi sistemava i capelli. Mi guardai allo specchio. –Devo per forza mettermi quel fiocco?- gli chiesi. Odiavo i fiocchi, li trovavo per le femmine. –E dai che sei carinissima! E poi è celeste...come il vestito che ti avevo comprato ieri...-. –Vestito? Quale vestito? Io non ho proprio visto niente!- esclamai facendo finta di niente. Odiavo anche i vestiti. Lui finì di sistemare il fiocco. –Avanti Eri...ma sai quanto mi è costato? E poi è solo per oggi...- cercò di farmi cambiare idea. –Sai che odio i vestiti! Sono soldi sprecati, te lo dico...- ribattei. Byron sospirò. Forse si è arreso, pensai, ho vinto ancora. Si avvicinò, mi prese la maglia e cercò di levarmela. –Che stai facendo?!- esclamai arrossendo di botto. –Se non vuoi metterlo, provvedo io a farlo- rispose guardandomi. –Uffa! Mi hai convinta! Ma non provare mai più a togliermi la maglia...- dissi gonfiando una guancia ed entrando nella cabina con il vestito. –Perché scusa? Ti ricordo che eri la mia ragazza alle elementari e ti ho vista nei momenti più imbarazzanti- disse appoggiandosi alla porta. Arrossii ancora di più. –Ero...hai detto bene...ora sto con Claude...- risposi mettendomi il vestito. Appena uscii, lui arrossì. Era da tanto che non lo vedevo rosso in viso. –Sei stupenda...- riuscì a dire. Si avvicinò e mi accarezzò i capelli. –Perché non torni con me? Mi mancano tutti quei momenti in cui stavamo soli in camera a giocare e quando giocavamo a calcio nel giardino di casa mia...-. –C'è un motivo più che sufficiente se ho deciso di rimanere con Claude...ma non posso dirtelo senza il suo consenso- gli spiegai dispiaciuta. –Capisco...ora devi andare sul palco, c'è un pianoforte che aspetta solo di essere suonato- mi disse cercando di sorridere. Annuii e andai.
Una volta lì, mi sedetti e iniziai a suonare. Dopo qualche nota iniziai a cantare. A fine canzone, mi alzai, feci due passi rivolta al pubblico e mi chinai in segno ringraziamento. Applaudirono molto forte e fischiavano: capii che era piaciuto. Poco dopo annunciarono la vincitrice: io. Quando dissero il mio nome scoppiai a piangere.
Tornai nei camerini da Byron. Lo abbracciai forte senza smettere di piangere. –E tu che non volevi partecipare...- sospirò asciugandomi le lacrime. –Come dice il proverbio, tentar non nuoce, giusto?- chiesi in mezzo a qualche singhiozzo. –Esatto. Proprio come tentare si riconquistare la propria ex...- mi rispose baciandomi. Arrossii ancora. –Non so quante volte sono arrossita oggi per colpa tua, Byron-kun...- gli dissi imbarazzata. –Come mi hai chiamato, Eri-chan?- mi chiese con un sorrisetto soddisfatto. Distolsi lo sguardo da lui. –Ho qualche speranza di riaverti?- mi domandò abbracciandomi. –Non te lo assicuro...ma per ora la risposta è no, poi si vedrà. Okay?- risposi. –Okay- confermò lui stringendomi a sé.
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ANGOLO AUTRICE
Ssup! Non so perché ma questa parte era sparita ;-;
E' sempre per la mia dolce sorellina Sweet_baby_doll e niente...al prossimo capitolo (o alla prossima storia) :3
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