Capitolo 16


Tornata dalla Raimon, diedi il bentornato ad Axel e parlai con Lina. –Quante volte te l'avrò detto che non devi più mettere piede all'Alius?!- mi rimproverò lei. Abbassai la testa. –Dovevo scappare dalle guardie...scusami...- mi scusai. Restai a guardare gli allenamenti dei ragazzi. Si era fatto tardi e andai sulla spiaggia a godermi il tramonto. Arrivò anche Shawn che si mise accanto a me. –E' da tanto che non vedevo un tramonto sulla spiaggia...avevo dimenticato quanto fosse bello...- dissi a un tratto. –Hai ragione, è bellissimo. Ti assicuro, però, che in Hokkaido è ancora più bello!- mi dichiarò lui. –Mh? Davvero?- gli chiesi guardandolo. –Si! Ci andavo sempre con Aiden...ma non mi dispiace portarti. Quando finirà questa storia dell'Alius Academy ti porterò, promesso- mi rispose sorridendo. –A proposito, Shawn...- iniziai. –Cosa c'è?- mi domandò. –Per caso soffri di doppia personalità, bipolarismo o come cavolo si chiama?-. –E tu come fai a saperlo?- mi chiese poi. –Durante le partite, quando vai in attacco, è come se ti trasformi in un'altra persona. I tuoi occhi cambiano immediatamente, lo sguardo è più deciso e sei molto più determinato. Da lì ho capito che dentro di te convive Aiden, o almeno la sua anima- gli risposi. –Cavoli...se stai attenta a questi dettagli, sei più intelligente di Jude!- esclamò lui ridacchiando. –Nah! Che dici?! Siamo allo stesso livello di intelligenza noi due...comunque, Shawn. Un'ultima cosa. Quando ti dicono che sei inutile, non pensare subito che lo sei per il mondo intero! Sarai inutile per quelli che te lo dicono, non di certo per i tuoi amici. Per noi non lo sei, Shawn. Dopotutto, sei un nostro amico. Non puoi esserlo assolutamente- gli spiegai. –Stavi guardando la partita?- mi chiese. Annuii. –Ero dietro gli spalti con tre ragazzi dell'Alius, come hai visto prima- mi scappò una piccola risatina. –Perché ridi?- mi domandò confuso. –N-niente...davvero! E' che...è stato troppo divertente con quei tre!!- risi ancora più forte. Mi faceva troppo ridere quell'episodio: Gazelle scambiato per una ragazza e che urla alle guardie che era un ragazzo. Era troppo divertente! –Vedo che con quei tre ti diverti...- mi disse lui. –Si...troppo. Due di loro sono miei amici, mentre Xavier è il mio fratellone- gli spiegai smettendo di ridere. –Quindi non sono alieni...giusto?- mi chiese. –No no...sono tutti umani- risposi. Sentimmo un tonfo dietro di noi, quindi ci girammo. Vedemmo Mark a terra e gli altri ragazzi che lo sgridavano. Mi alzai e mi diressi verso di loro. –Sapete che è maleducazione origliare?!- li dissi. Chiesero tutti scusa e Silvia informò che la cena era pronta, quindi corremmo tutti nella casetta che avevamo preso per il breve soggiorno a Okinawa.
Il giorno seguente tornammo a Tokyo, dove Gazelle, attraverso il classico pallone nero, avvertì la Raimon che li avrebbe sfidati il giorno stesso allo stadio della finale del Football Frontier. Ovviamente accettammo e ci dirigemmo subito lì. Una volta sul posto, la sfida iniziò e il capitano della Diamond Dust fece subito goal con la sua tecnica speciale, la Sfera di Ghiaccio. Io non tirai perché volevo far giocare anche i ragazzi. Quasi alla fine del primo tempo, la palla finì sugli spalti. La tirò in campo qualcuno di nostra conoscenza: Byron Love. Ci disse che voleva aiutarci a sconfiggere gli alieni. Fu molto convincente, infatti Mark accettò di farlo giocare. Lui fece il primo goal. Il primo tempo finì e le squadre tornarono nelle rispettive panchine. Vidi Gazelle andare nel corridoio che portava agli spogliatoi e lo seguii. Andò da Claude e Xavier, che stavano guardando la partita sugli spalti. I rossi gli dissero che non poteva permettersi di perdere. Ascoltai tutto fino a quando bisognava rientrare in campo. Lina mi schierò come punta insieme ad Axel. –Mi raccomando...voglio sfidare il vicecapitano della Genesis al massimo della forza, capito?- mi disse Gazelle. –Ok...preparati a subire un altro goal- lo avvertii. Appena l'arbitro fischiò l'inizio del secondo tempo, Axel mi passò la palla ed io scattai verso la porta. Scansai attaccanti e difensori e segnai con la Meteora Dirompente. Qualche minuto dopo, il capitano avversario pareggiò con la Sfera di Ghiaccio. La partita finì sul 2-2. In campo arrivarono Xavier e Claude. Il primo disse a Mark che non vedeva l'ora di sfidarlo. –Riguardo te, sorellina...dobbiamo parlare- mi disse. Lina non voleva, ma io andai. Una volta lì, mi portò in camera sua. –Che volevi dirmi?- chiesi. –Tu sai tutto, vero?- mi domandò guardandomi. Esitai per un momento. –Dimmi cosa dovrei sapere...- gli dissi. –In cosa consiste veramente il Progetto Genesis. Tu lo sai ed è per questo che ti sei unita alla Raimon...dico bene?- mi chiese conferma. Annuii. –Resti con noi...vero, sorellina?- mi domandò un po' triste. Sospirai. –Se batterete la Raimon resto, sennò...meglio che perdete- dissi. –Cosa hai detto?-. –Che dovete perdere- ripetei guardandolo. –Perché?- mi chiese. –Perché voglio tornare ad avere una vita spensierata come l'avevamo prima! Non sai che ci capiterà se la Genesis vincerà! Non voglio nemmeno pensarci...mi sono unita alla Raimon solo per salvarvi da un terribile futuro...- gli spiegai con le lacrime agli occhi. –Di che futuro stai parlando?!- mi domandò Xavier. –Lo scoprirai alla partita finale...ora devo andare...ci vediamo, fratellone- finii andandomene. Non volevo un futuro nel quale si rischiava grosso...dovevo impedirlo. 

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