Recensione #2: Gli Spettacoli del Succo di Campanula

| Caffè Onestà: OPEN |

Seconda cliente: CassieBurkhardt

Posso già spoilerare che questa sarà una recensione molto più positiva che negativa, perché sì, non voglio trasformare il mio Caffè in una fiera degli orrori.
Ergo, cara ragazza, vinci una tazza della tua bibita preferita. Enjoy.

Rimetto comunque un paio di mani avanti, che non fa mai male:
☝ Non sono qui per offendere, assolutamente. Sarò molto schietta e ironica, come sempre. Ricorda che sono qui per aiutarti;
☝ Non mi credo Dio sceso in terra. Penso semplicemente di avere abbastanza "competenze" per poter offrire critiche e consigli utili, con ciò, segue che queste recensioni sono soggettive

Detto ciò, cominciamo!
La recensione sarà divisa in due parti:
- Un riassunto per capitolo così che tutti sappiano di cosa si parla;
- Un'analisi più generale dei problemi principali.

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Riassunto capitolo per capitolo + considerazioni varie

1. Vi racconto una storia

Narratore ci introduce alla straordinarietà degli "Spettacoli del succo di campanula", descritti da suoi amici come inimmaginabili.

Nonostante queste ottime premesse, egli assiste soltanto a uno di questi spettacoli, e lo vive come fosse un sogno.
Solo un attore è sul palco, tale Artemisio (SI', COME UNO DEI MIEI CAPIPALESTRA PREFERITI DI POKÉMON BIANCO E NERO, UHUH).

Descrizione del vestiario, di barba e voce del suddetto.

A questo punto, Narratore afferma che non è possibile comprendere la profondità di questi spettacoli senza prima conoscere il passato del creatore.

Quindi via verso la backstory di Artemisio! 

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2. Il Trifoglio

Il giovine, ventiduenne, capopalestra fa parte di una compagnia nomade di attori chiamata "Il Trifoglio".
Perché trifoglio? Perché sono in tre: lui, Volpe Sofia e Luna Maria.

(Tuttavia questa cosa non viene detta chiaramente, quindi spero di non aver scazzato)

Doppi pollici alzati per questi nomi. Anzi, quattro, alzo pure gli alluci dei piedi.

Volpe Sofia altri non è che la fidanzata di Artemisio. 
Ventenne, capelli rosso fuoco e gli occhi del colore che preferite, basta sia bello.
Questa ragazza è un'abile attrice, ma non sa mentire al suo amato.
Mi fa piacere, ma questo dettaglio non risalterà nella storia, quindi alzo le spalle.

Luna Maria -e qui scopriamo che Narratore la conoscerà diversi anni dopo questo flashback e che gli racconterà tutto ciò che ora stiamo leggendo- ha lo shatush, il naso a punta, gli occhi verde oliva e la pelle abbronzata.
Anche lei grande attrice.

Questi tre pischelli sono ovviamente poveri di denaro, costretti ad affittare piccole sale e attrezzature (deduco di seconda, anche terza, mano) per mettere in piedi gli spettacoli, ma assai ricchi di talento.

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3. L'Uomo con la Giacca Verde 

Un bel giorno, mentre i tre si trovano a sorseggiare caffè in una locanda, un uomo X dalla giacca verde pastello li interrompe.

Il signor Leprecauno spiega loro che, siccome gli sembrano giovani, dal forte legame e senza famiglia, sono adatti a testare un nuovo farmaco ricavato dai fiori di campanula. 
Promette anche una grossa somma di denaro.

Luna Maria domanda però all'uomo come abbia scoperto tali informazioni su di loro.

"Demente, che siete giovani e amiconi lo vede anche il mendicante qua fuori. Inoltre, con questa tua affermazione hai praticamente confermato che non avete famiglia, anche che stessi tirando a indovinare. POI NE STAVATE PARLANDO TRE SECONDI PRIMA CHE VI INTERROMPESSI, QUINDI DOPPIAMENTE DEMENTE." 

Okay no, lo dice in maniera decisamente più elegante, ma il succo è questo.

Domandina: okay al "giovani", okay anche all'amicizia, ma perché il fatto che sono orfani dovrebbe essere rilevante per quest'uomo? 

Aggiunge inoltre che nessuno li avrebbe obbligati, ma che, se avessero voluto seguirlo, avrebbero dovuto essere almeno in due.

I ragazzi, prima di anche solo pensare di accettare, domandano all'uomo quali siano gli effetti e lo scopo del farmaco.
A quanto pare serve a farti andare in botta. E' una droga.

Okay, no- dovrebbe sollevare dalle preoccupazioni chi ne fa uso per permettergli di concentrarsi sulle cose importanti.
E' una mezza droga.

Artemisio rifiuta mentre le due ragazze accettano, sia perché il gruppo ha bisogno di soldi, sia per pura curiosità.

Potrei fare un commento su quanto sono sceme ste due, ma lo fa già una nota d'autore di Narratore (delle quali parlo dopo), quindi perfetto.

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4. La piccola stanza bianca

Gastone Paperone conduce il trio in un piccolo laboratorio in cui tutto, o quasi, è bianco.

Le due ragazze prendono posto per poter cominciare il test e, poco dopo, vengono consegnati loro due bicchieri interi contenenti un succo viola chiaro.

Dopo aver bevuto, manco a dirlo, danno di matto.

Passa un'ora, ovvero il tempo d'azione del non tanto farmaco, e le sventurate cominciano a star male, scoppiando poi a piangere. 

Vengono portate in un ospedale ma niente da fare: le due sono impazzite, con probabilità di recupero rasoterra.

Dopo ventidue mesi Luna Maria sembra però rinsanire, riuscendo a guarire e ricominciando la sua carriera d'attrice assieme all'amico che, poveraccio, è tanto disperato da rubare una bottiglia della droga/succo.

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5. Un qualsiasi suggerimento

Artemisio è convinto di poter guarire la sua amata Firefox grazie agli spettacoli teatrali, dato che era sempre stata molto legata a quel mondo. 
Chiede il parere del Satellite Divino, ma questa risponde che sì, i loro spettacoli potevano essere belli quanto voleva, ma di certo non sarebbero mai stati allo stesso livello dei miracoli di Dio. 

Ma l'allenatore di Pokémon Coleottero insiste, rivelando di essere in possesso del succo di campanula, sicuro che sarebbe bastato ingerirne poche gocce per poter creare testi perfetti. 

L'amica ripudia OVVIAMENTE l'idea, abbandonando l'attore al suo destino.

Gli vuole così bene che lo lascia indietro come fosse un calzino usurato. 
Capisco che probabilmente aveva capito che non c'era modo di fargli cambiare idea, ma santo Inferno, almeno provaci a farlo desistere. 

Artemisio tira avanti per la sua strada seguendo il piano, continuando coi suoi spettacoli e bevendo per essi succo di campanula. 

Quindi... Narratore probabilmente ha beccato quel famoso spettacolo dell'inizio in questo periodo, giusto? Giusto.

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6. L'unica scelta possibile

Guarda un po', tutto il lavoro dell'attore non ha effetto su Vulpix e, come se non bastasse, lo stato di Artemisio peggiora sempre di più.

Dopo quattro mesi di tentativi, egli prende una decisione.
Sì, potete immaginare quale.

Dal laboratorio spariscono altre bottigliette di drocah.
Mi piace come, dopo il primo furto, nessuno si sia preso la briga di aumentare la sicurezza.

Narratore ci dice, prima di descrivere la fine dei due innamorati, che la sua amica Luna gli ha donato una lettera scritta da Artemisio a Merida, che poi riporta.

Leggendola, scopriamo che l'uomo ha rubato anche delle siringhe e un coltello, presumo sempre dal laboratorio. Solleva poi una velata, ma anche no, accusa nei confronti dell'amica:

"Magari se Luna Maria fosse rimasta con me non sarei in procinto di ucciderti."

 E non potrei essere più d'accordo, caro il mio Artemisio.

Comunque.
L'attore entra nella camera della pazza.
Le trafigge il braccio con siringhe colme di succo -per non farle provare dolore- e la pugnala al petto.
Poi fa lo stesso sul proprio corpo.

Ed ecco la fine di Artemisio e Volpe Sofia.

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7. Una calda sera d'estate

Narratore ritorna con la mente al giorno in cui assistette allo spettacolo accennato nel primo capitolo.

Ne descrive la scenografia, il tema e riporta spezzoni del monologo recitato da Artemisio grazie sempre all'amica Luna che gli regala una copia dello scritto.

La parte poetica mi ha fatto sorridere, perché sì, poteva essere strutturata in un modo migliore, scegliendo magari rime diverse, ma è comunque chiara e piacevole.
Insomma, riconosco quanto sia difficile inventarsi da zero una cosa simile.
Inoltre funge allo scopo! Si colgono, in filigrana, i vari riferimenti al triste passato dell'attore.

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Analisi dei problemi principali

Cosa posso dire di questa storia, nel complesso più che apprezzata? Hmm-

1) Le note d'autore

L'inserimento di queste N.d.A. mi hanno...urtato.
Ce ne sono un paio in sette capitoli, quindi non è una tragedia, ma non ho capito perché le hai inserite.

Nel senso, la storia già è narrata da un esterno, quindi perché non inserire i suoi pensieri o le sue precisazioni direttamente nel testo? 
Non che tu le abbia usate male, anche se da quel che so andrebbero a piè pagina e non nel mezzo della narrazione.

Ad esempio, prendiamo il terzo capitolo.
Perché non hai spostato l'ultima riga sopra la nota d'autore, per poi trasformare questa in una semplice sequenza riflessiva del narratore? Che tra l'altro, ho apprezzato molto il fatto che tutta la vicenda si riduca a una malaugurata coincidenza.

Ma non so, non mi intendo granché di questo.

2) I personaggi

La storia si sviluppa in sette brevi capitoli, ed è ovvio che non ci sia abbastanza spazio per la caratterizzazione dei personaggi.

Ci sono tante descrizioni fisiche ma nessuna introspezione.
Quelli che vengono offerti sono sì tratti di personalità, ma fini a se stessi che non risaltano nella trama, generalmente parlando.

3) Grammatica

Grammatica dal mio punto di vista ottima, eccetto qualche ripetizione sparsa qua e là:

"I tre giovani interrogarono l'uomo riguardo agli effetti e allo scopo del farmaco. Lui rispose, seppur incerto sugli effetti specifici, dicendo che il fine del farmaco..."

"Loro si sedettero e attesero ad un tavolo in una stanza bianca senza finestre..." non è una vera e propria ripetizione, ma poco prima ti sei soffermata a sufficienza sul colore che domina il laboratorio, ripeterlo in questa frase risulta un po' ridondante. 

"Le due iniziarono un pianto forte."
"dopo due settimane i medici"
"Passarono ventidue mesi esatti" 

Frasi a davvero poca distanza l'una dall'altra.
E' voluto? :'

E un passaggio che ho trovato poco chiaro:

"e fu ritrovato, nel manicomio in cui Volpe Sofia era ricoverata, un filmato che mostrava i minuti in cui i due sfortunati innamorati eseguivano l'ultimo dei loro atti."

Un filmato? Chi? Cosa? Perché? Wut.

Ho apprezzato molto l'assenza di dialoghi diretti, avrebbero rovinato l'atmosfera del libro a mio avviso.

Per il resto, il lessico è ricco, la sintassi chiara ma non banale e la trama mi ha tenuta incollata al libro dalla curiosità per tutti i sette capitoli.
E' una trama originale, non si può dire il contrario, e mi fa arrabbiare sapere che non arriva neanche a centocinquanta letture.
Nei miei riassunti ho ironizzato molto, ma davvero, ne vale la pena di leggere questa storia, considerando anche quanto sia corta.

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Piccolo commentino

Questo libro non è, ovviamente, perfetto ma lo trovo una piccola perla in quello che sta diventando Wattpad.
Storie dimenticabili e noiose con una trama trita e ritrita, tonnellate di Bad Boys e Bad girls, milioni di fanfiction, la maggior parte delle quali mediocri, su ormai ogni celebrità esistente sulla faccia del pianeta.
Tutte storie che raggiungono traguardi, per quanto possibile qui su Wattpad, altissimi! Alcune persino pubblicate su carta- 

Voglio più libri come questo, sì semplici, sì piccoli, sì brevi, senza pretese, ma con una trama che vuole essere il più unica possibile.
E' visibile l'impegno, posso immaginare che certi passaggi siano stati studiati.
Cose simili non le posso dire per lo scorso Laughing Jack o per la maggior parte delle storie qui presenti.

Non intendo fare di tutte le storie un fascio, so che là fuori, nella nebbia di scrittrici wanna be, ce ne saranno sicuramente tante di ben scritte e soprattutto godibili, con il pubblico che effettivamente meritano, ma io, personalmente, ne ho beccate ben poche. Non sprecatevi ad elencarmi titoli.

E con questo piccolo off-topic, chiudo qui la recensione, sperando sia stata gradita.

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