IL PERICOLO DEI TAG
AUTORE: Erlond Vincitore Wattys 2021
CAPITOLI: 42
STATO: Completa
Il pericolo dei tag non è il solito pesante libro giallo che racconta di quanto sia sconfinata l'intelligenza del protagonista, anzi, il commissario Regia ha il cervello paragonabile a una nocciolina, ma il suo carattere colma ogni lacuna intellettuale. Ogni capitolo contiene colpi di scena, momenti divertenti e molta e dico mooolta suspense, dunque non lo consiglio ai deboli di cuore e agli impazienti. Gli indizi per risolvere il mistero sono dovunque nella storia, alcuni potrebbero sembrare coincidenze oppure messi a caso, ma la legge che vige sul pericolo dei tag è "niente è a caso" (copiato clamorosamente dal "il caso non esiste" cit Oogway). Sono sicuro che scoprirete voi il colpevole prima del commissario...
Tra caffè e pasticcini Erlond e aira130 ci parlano di mistero:
1. Qual è il tuo personaggio preferito e perché?
Sono stata molto colpita dal personaggio di Anne Forril, la madre della prima vittima. Nel libro viene descritta in modo magistrale e la sua pazzia è veramente affascinante, tanto che viene da chiedersi cosa sia vero di ciò che dice e cosa no. Mi è piaciuta in particolare perché non è il classico tipo di personaggio che ci si aspetta di trovare in una storia simile. Chi odi di più e perché? Sinceramente sono stata molto infastidita dalla direttrice della casa editrice in cui lavorava la prima vittima, Esmeralda Ciro, per la sua indifferenza e freddezza di fronte alla morte di un uomo. In più il fatto che fosse così restia a collaborare con la polizia, solo per il fatto di non voler perdere tempo, mi ha dato veramente sui nervi.
2. Che relazione hanno il titolo e la copertina con la storia?
Inizialmente pare nessuno, ma l'autore specifica dall'inizio che non si tratta di una scelta casuale. Infatti verso gli ultimi capitoli diventa tutto più chiaro. A mio parere questo ulteriore mistero rende ancora più intrigante la storia.
3. Chi pensavi fosse il killer?
Come sempre, quando leggo un giallo, mi ero fatta moltissime ipotesi. Avevo pensato alla "questrice", ma probabilmente solo perché non mi stava molto simpatica, e addirittura alla moglie di Regia, credendo forse che fosse stata spinta dalla noia. In qualche momento anche l'agente Mark mi era parso abbastanza sospetto, nessuno è realmente così buono, ma non riuscendo a trovare un movente lo avevo scartato.
4. Cosa vogliono dire i bigliettini?
I bigliettini lasciati dal killer ricalcano il finale del libro che lo ossessionava, nello specifico le quattro fasi della tortura subita dal protagonista.
5. Hai qualche dubbio?
Uno solo in realtà: Davvero l'idea di Mark era stata copiata da Nordel o quell'accusa era frutto della sua follia?
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