L'UOMO CHE COLTIVAVA ORCHIDEE
AUTORE:
TITOLO:
L'uomo che coltivava orchidee
Daniel Landon è un uomo ricco, spietatamente narcisista, cinico e freddo come il ghiaccio, soprattutto negli affari. Gioca con la sua vita, sentendosene il padrone assoluto, sfidandola, indifferente alle conseguenze su se stesso e sugli altri. Sarà un tragico episodio a risvegliarlo bruscamente dal suo delirio di onnipotenza, a costringerlo a guardare la vacuità della sua esistenza. Sarà il dolore a fare di Daniel un uomo nuovo, saranno i ricordi a tormentarlo in un andirivieni di memorie spezzate, sarà la sofferenza ad indurlo a rivedere le sue priorità, fino a mettere in discussione la possibilità stessa di continuare a vivere. Le orchidee citate nel titolo sono i fiori amati da sua moglie e faranno da sfondo a questo racconto narrato in prima persona dalla voce di Daniel. Attraverso la cura dedicata ai suoi fiori, Daniel cercherà di dare un nuovo senso alla sua esistenza spezzata dal dolore fisico e psicologico, a quella vita che appariva tanto magnifica prima che lui riuscisse a distruggerla cadendo in un vortice oscuro dal quale è arduo riuscire a risalire.
Riuscirà a riemergere dall'abisso nel quale è precipitato?
Potrete scoprirlo solo facendo insieme a Daniel un viaggio introspettivo nella sua anima, attraverso i suoi ricordi, comprendendone la più intima natura e conoscendo la portata della sua disperazione.Una vita agiata e spezzata al tempo stesso, ma non solitaria e non priva di amici.
Basteranno?
Dovete solo scoprirlo.
N.B. Il racconto parla di persone adulte e contiene alcune scene che possono impressionare gli animi più sensibili, ha dunque il tag adulti, anche se le scene non sono poi così esplicite e io non lo ritengo veramente necessario, ma tant'è. Verrete avvisati qualora il capitolo potrebbe risultare delicato e recare un qualche turbamento alle persone più giovani.
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COMMENTO DELL'AUTORE:
"Entrate a vostro rischio" (cit. The Rocky Horror Picture Show)
Questo racconto è un po' così, scorrendo i capitoli ci si sente invadere dal dolore e dal senso di colpa che pervade il protagonista, ci si intrufola tra i suoi pensieri più intimi, si avverte sulla pelle il suo dolore, la sua pena, ma si percepisce, allo stesso modo, anche il suo orgoglio e il profondo narcisismo e autocompiacimento che lo caratterizzano.
Il racconto si snoda tra il passato e il presente di Daniel, tra la sua vita precedente e ciò che ha deciso di essere: un invisibile e silenzioso coltivatore di orchidee.
Daniel è un uomo a cui la vita ha dato molto, ma ha tolto tutto: uomo distrutto, nel corpo e nell'anima, non si perdona di essere causa della sua stessa caduta e della devastazione della famiglia che amava.
"L'uomo che coltivava orchidee" è un racconto introspettivo, in cui le descrizioni fisiche dei personaggi sono appena accennate (troverete il cast solo alla fine proprio per questa ragione), grandissima importanza, fin quasi maniacalità, viene data invece alla descrizione dell'anima del carattere dei personaggi.
Concludendo, questo racconto è per persone che amano entrare nell'interiorità dei personaggi, soffermarsi tra le pieghe della loro anima, soffrire assieme a loro e arrabbiarsi o gioire a causa loro.
Quindi, che dire... se volete intraprendere questo viaggio, non vi resta che aprire la porta ed entrare!
BUONA LETTURA!!!!!!
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