Capitolo 6 - Marco

È tutta la mattina che Emma mi sembra giù di morale, anche se prima mi ha detto di essere solo stanca. Siamo in mensa e lei sta tagliando la sua cotoletta vegetale in parti sempre più piccole, senza averla ancora assaggiata. Le patatine fritte, nel piatto accanto ad essa, non sono state ancora toccate e questa è un'altra cosa strana.
Deve essere successo qualcosa e non me lo vuole dire.
"Emma" attiro la sua attenzione, mentre appoggio forchetta e coltello nel mio piatto. "Finiscila adesso, dimmi subito cos'è successo. È chiaro che qualcosa non va"
Lei sospira e mette in bocca un primo boccone di cotoletta. Lo ha fatto per non parlare, ne sono sicuro, ma noto che mentre mastica gli occhi le diventano lucidi.
"Ieri sera sulla mia scheda ho segnato solo Federico" dice, con voce flebile, dopo aver deglutito.
Sgrano gli occhi, incredulo.
"Perché?"
"Perché mi piace lui, non gli altri, Marco.. quando vorrai capirlo?" sospira ancora.
Speravo che ieri sera dopo aver parlato con così tanti ragazzi si fosse accorta che il mondo è pieno di persone migliori di quel cameriere. Persone più interessanti, più intelligenti e più belle.
"Questo non spiega come mai sei giù di morale adesso" continuo, anche se vorrei soffermarmi a criticare la sua scelta, che trovo decisamente sbagliata.
"La serata è andata malissimo, mi sento uno schifo.."
Ieri sera Emma mi era sembrata serena, solare. Anche quando ci siamo salutati uscendo dal bar non l'ho vista particolarmente giù di corda. Forse era pensierosa, ora che ci penso, ma credevo che fosse tutto okay. Credevo che stesse ripensando a tutti i ragazzi appena conosciuti.
Sospiro.
"Dai, raccontami"
Lei mette in bocca altro cibo per ritardare il discorso.
"Federico era distante" mi dice poi. "Era pensieroso, o forse triste. Aveva la testa da un'altra parte, non era concentrato quando abbiamo parlato"
Io gli spacco la faccia. Non c'era ragazza più bella al bar, ieri sera, e lui pensava ad altro? tra l'altro Emma è palesemente interessata a lui, deve essere veramente uno stupido per comportarsi così!
"E poi.. ho notato che teneva sempre d'occhio qualcuno.." continua, tenendo lo sguardo fisso sul piatto.
"Allora è proprio uno stronzo! Chi stava guardando?"
Sono arrabbiato, se lo vedessi in questo momento sicuramente non potrei trattenermi. Meglio per lui che mi stia alla larga e che stia lontano anche da Emma, se non vuole vedersela con me.
"Non te lo dico" mi risponde, senza guardami negli occhi. "Tanto non importa, è qualcuno che non è alla sua portata"
"Sono veramente tante le persone che non sono alla sua portata" commento e mi viene in automatico di sorridere.
Se davvero gli piace qualcuno che non ricambierà mai, gli sta bene.
"Zitto, è veramente una cosa cattiva"
"Fa niente, lo hai detto anche tu" sottolineo.
"Già, ma detto da te è ancora peggio" sospira.
Non so perché lo stia dicendo, probabilmente perché sa che non mi va a genio e dico sempre cose del genere riferendomi a lui. Comunque, non intendo smettere.
"Allora finalmente hai deciso di rinunciare a quello lì" dico, soddisfatto. "È lui quello che ci perde, ricordatelo. Meno male, non andremo più in quel bar a fare colazione"
"Primo, non ho deciso niente. Secondo, dimentichi che è l'unico posto in zona in cui hanno le brioche al pistacchio"
Sospiro. "Già, se non fosse che spesso quando arriviamo noi sono già finite sarei d'accordo"
"Non smetteremo di andare lì a far colazione, non contarci"
Continua a mangiare, ora che ne ha parlato la vedo un po' più serena.
"Quindi non hai rinunciato a lui? pensi ancora di riuscire a conquistarlo?"
Avrebbe tutti i motivi per pensarlo in realtà, ma quello stupido non si accorge di quanto sia bella.
"Non lo so" con la forchetta prende una patatina. "Dubito di riuscirci, ma lui mi piace ancora"
Mette in bocca la patatina e io non posso ribattere. Pensa a lui da mesi, è normale che non riesca a dimenticarlo subito, nel giro di mezza giornata, ma spero che presto riuscirà a voltare pagina.
Lo schermo del suo cellulare, appoggiato sul tavolo, si illumina indicando che è arrivato un nuovo messaggio.
Lo apre, sgrana gli occhi dopo averne letto il contenuto e si mette a tossire perché qualcosa le è andato di traverso.
"Cos'è successo?" chiedo, preoccupato.
Mi passa il cellulare e leggo.
Buongiorno dal vostro cupido personale, Moreno del Caffè degli Amori! Ecco qui il numero delle persone che hanno fatto colpo su di te e ricambiano l'interesse: Federico 332XXXXXXX
Sgrano gli occhi anch'io, incredulo.
O Emma si sbagliava riguardo a ciò che ha visto ieri sera o c'é qualcosa che non va.
Mi fa segno di ridarle il cellulare e così faccio.
Ha gli occhi lucidi, credo che stia per piangere dalla gioia ma si trattiene.
"Questo è un sogno che si avvera! Marco, ti rendi conto? Adesso però devo scrivergli.. ma non so cosa, non so come.."
"Prima calmati" sospiro.
Quanto mi dà fastidio quel cameriere.
"Giusto, hai ragione. Forse dovrei lasciar passare del tempo.. è meglio se lo chiamo domani. Aspetta, se domattina lo incontriamo al bar sarà un po' imbarazzante. Anzi, forse sarà meglio parlare a quattrocchi"
Non riesce a decidersi e io ascolto tutto senza poter dire la mia.
Tra l'altro non ho niente di particolare da dire, se non che non mi piace per niente il fatto che abbia l'occasione di uscire con quel cameriere.
Anche lo schermo del mio telefono si illumina. Sorrido soddisfatto rendendomi conto che probabilmente è il messaggio contenente i numeri delle ragazze interessate a me.
Lo apro, il numero è sconosciuto e il testo è lo stesso. Leggo i nomi e conto i numeri rendendomi conto che solo una persona che ho segnato sulla mia scheda non ricambia l'interesse e si tratta di Emma. Poco male, in questi giorni avrò l'occasione di uscire con tante belle ragazze e divertirmi.
Quasi quasi dopo le lezioni ne chiamo una e organizzo subito qualcosa.



Spazio autrice
Capitolo breve ma importante, direi. Ora sappiamo che Emma ha capito qualcosa.
Se vi è piaciuto vi invito a lasciare una stellina, pubblicherò presto il prossimo.

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