2- William Hill

Sono le undici di sera, e io sono qui in macchina con Jack, che si è appena svegliato.

«Mamma quando andiamo a casa?» chiede Jack sfregando le sue manine sui suoi occhi verdi.

«Aspetta ancora un po', adesso Lydia arriva» annuisce e scende dalla macchina.

«Dove vai?» chiedo scendendo velocemente e seguendolo.

«Alla stazione, ho fame» sbuffo sorridendogli e lo carico in spalla.

«Allora andiamo» lui ride.

Jack non muoverti, vado a pagare.

Annuisce e mi avvicino alla cassa.

«Quanto vi devo?» chiedo al cassiere.

« ventidue dollari» risponde, gli porgo i soldi e mi da lo scontrino con il resto.

«Andiamo Jack?» nessuna risposta, alzo lo sguardo dalla mia borsa ma non c'è.

Dov'è mio figlio?!

«Jack? Jack! Dove sei?» corro per le corsie del negozio ma non lo trovo.

«Jack?» le lacrime che minacciano di uscire, quando lo vedo fuori dal negozio con due tipi.

Non esito un secondo e appena arrivo davanti ai due tipi spingo quello che era davanti.

«Ti hanno fatto del male?» chiedo inginocchiandomi per accarezzare tutto il suo viso.

Scuote la testa e mi giro verso i due tipi che sono ancora li e mi guardano.

«Cosa facevate con lui?» chiedo schietta, e mi accorgo che uno di quei tipi è il cantante del concerto, il famoso William Hill.

Fa una risata e io non aggrotto la fronte per la sua reazione.

«Non gli stavamo facendo niente, è venuto a chiedermi un autografo» mi giro verso Jack guardandolo con rimprovero e poi riposo lo sguardo su quel figo colossale con una faccia da schiaffi.

«Allora? lo vuoi un autografo?» chiede William a mio figlio che annuisce sorridente.

«Ma il concerto?» chiedo ricordandomi di Lydia «è finito, ti ho vista quando hai picchiato quel tipo che ti dava fastidio cosí poco dopo sono sceso dal palco e abbiamo annullato il concerto» dice con nonchalance.

«Umm OK, forza Jack vai a farti questo autografo che Lydia ci aspetta»

William prende un pennarello indelebile dalla sua tasca e autografa la maglietta bianca di Jack.

Alza il suo sguardo verso di me e resto intrappolata dai suoi occhi marroni.

«Mamma guarda! Hai visto?» chiede Jack tirando la mia felpa.

Gli sorrido «Bellissimo Jack» lui accarezza la scritta quando sento quella voce melodica e profonda.

«Mamma?» chiede William squadrandomi.

«Andiamo Jack» lo prendo per mano mentre lui fa ciao ciao con la manina.

«Arrivederci signor Hill» cammino verso la macchina trovando Lydia appoggiata.

WILLIAM

Un bambino si avvicina a me, avrà quattro o cinque anni.

«scusate signore, vorrei un autografo qui» indica la sua maglietta bianca e io lo guardo confuso.

Stavo per rispondere quando una ragazza si pianta tra di noi spingendomi.

È la stessa ragazza che ho visto in seconda fila, quella che sbadigliava e si guardava intorno mentre io cantavo, sembrava non le interessasse il mio concerto, quella che ha attirato l'attenzione con un pugno, una bellissima ragazza.

«Ti hanno fatto del male?» chiede la ragazza controllando ogni singolo centimetro del viso del bimbo.

Si gira verso di me e James la mia guardia del corpo e ci fulmina entrambi con il suo sguardo.

«Cosa facevate con lui?» chiede lei schietta, sembra vuole uccidermi.

«Non gli stavamo facendo niente, è venuto a chiedermi un autografo» si gira verso il bambino e poi di nuovo verso di noi e mi perdo in quello sguardo, in quegli occhi.

«Allora? lo vuoi un autografo?» chiedo al bimbo che sorride annuendo.

Guarda la ragazza e poi si avvicina a me.

«Ma il concerto?» chiede la ragazza «è finito, ti ho vista quando hai picchiato quel tipo che ti dava fastidio cosí poco dopo sono sceso dal palco e abbiamo annullato il concerto» dico con nonchalance.

«Umm OK, forza Jack vai a farti questo autografo che Lydia ci aspetta» dice la ragazza sorridendo al bimbo.

Prendo un pennarello e firmo la maglietta del bambino che sorride ancora di più.

Alzo lo sguardo verso quella ragazza perdendomi ancora nel suo sguardo.

«Mamma guarda! Hai visto?» chiede il bimbo tirando la felpa della ragazza.

Mamma? Ha detto mamma?

È impossibile, deve avere diciannove anni, come fa ad essere mamma?

«Bellissimo Jack» sorride di nuovo e quel sorriso non so come mi fa stare bene.

«Mamma?» chiedo io ancora confuso, la guardo squadrandola.

«Andiamo Jack» lo prende per mano mentre lui mi fa ciao ciao con la manina.

«Arrivederci signor Hill» dice lei camminando verso una macchina rossa.

«Seguila Jason, voglio sapere dove abita»... ...

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