Capitolo XXIX

- Che vuoi Julius? - chiedo sperando che non si noti la tensione, che sento, nella mia voce.

- Che voglio? Davvero non sai cosa voglio? - sibila.

- Altrimenti non te lo chiedevo. - 

Dio, perché?

Stava andando tutto discretamente bene fino ad ora.

Ed adesso sono bloccata con le spalle contro una statua, dalla persona che più detesto.

- Voglio te piccola stupida. - 

- Oh... peccato che io non voglia te. - 

"Vai così Rose!" mi incito mentalmente.

- E chi vuoi? Quel biondino sfigato? - 

Eh no! Puoi dire quello che vuoi su di me, ma lascia fuori il mio biondino!

- Non chiamare così Chris. - lo lincio con lo sguardo.

- Chris? C'è già tutta questa confidenza? Non mi piace per niente. Te l'ho già detto... tu sei mia. - 

Mi sibila nelle orecchie.

È troppo vicino e sento il ribrezzo farsi sempre più insopportabile.

- Io non sono tua. - 

Inizia a ghignare e con la forza insinua una gamba tra le mie.

Il sangue mi si gela istantaneo.

Che cazzo vuole farmi?

Il suo sguardo scuro mi spaventa non poco.

- Oh sì invece. Tu sei mia. Vuoi vedere? - 

Lo sento infilarmi una mano tra le cosce.

Cerco di urlare, ma tappa prontamente la mia bocca con l'altra mano, mentre mi tiene ferma col suo corpo.

Si può sapere perché diavolo non riesco a mettere in pratica le lezioni di arti marziali? 

Quando sento la mano arrivare al bordo dei miei slip mi sento morire dentro.

Gli occhi mi si riempiono di lacrime.

Non riesco nemmeno più a vedere quello stronzo, forse questo è l'unico bene in tutto ciò.

Mi sento così debole e stupida.

Perché mi sono allontanata da sola?

Sapevo che Julius voleva vendicarsi.

Cerco ancora di liberarmi, ma pesa troppo.

Improvvisamente, come per miracolo, mi sento leggera.

Mi accorgo in un secondo momento che qualcuno me l'ha levato di dosso.

Sento difatti ringhiare - Che cazzo credevi di fare a mia sorella, pezzo di merda? - 

Apro gli occhi, ancora colmi di lacrime, e anche se non vedo bene riconosco la voce di Josh.

Sbatto furiosamente le palpebre per liberare la vista, perché non ho la forza di alzare le braccia e asciugarmi le lacrime con le mani.

Sono letteralmente bloccata dallo shock. 

Vedo quindi mio fratello che tiene Julius per il colletto della camicia.

Josh ha l'espressione più furiosa che gli abbia mai visto.

Pure peggio di quando Ostin gli aveva colorato lo specchio.

- Ti ho chiesto che cazzo volevi farle!! - stringe la presa.

Il moro stronzo lo guarda con indifferenza anche se io so che Josh potrebbe farlo a pezzi in un nanosecondo.

- Stavo solo parlando con la mia ragazza. Cognatino, hai interrotto l'incontro di due innamorati. Non ti fa onore la cosa. - ribatte con un sorriso strafottente.

Josh stringe ancora.

Julius, di rimando, emette un verso strozzato. Proprio per la mancanza d'aria che si fa sentire.

- Non prendermi per il culo! Tu hai perso il diritto di ritenerla la tua ragazza anni fa e giuro su Dio che non avrai mai più tale diritto su di lei! - il suo sguardo sembra poter essere più letale delle sue parole o gesta.

- Non sta a te decidere. - 

Non si leva quell'espressione raccapricciante dal viso.

- Pensi che lei potrebbe tornare da un coglione che si sbatte ogni essere che respira? Mia sorella non è una stupida e chiunque sarebbe meglio di te per lei. - 

- Ogni essere che respira? Così mi offendi. - 

- Chi se ne frega!! - 

Lo molla poi di scatto dandogli uno spintone.

Lo stronzo barcolla, ma non cade.

Osserva mio fratello con sguardo assassino.

Josh non è da meno.

- Se ti vedo ancora a meno di tre metri da lei ti giuro che non te ne andrai sulle tue gambe.  Sono stato chiaro? - 

- E se dicessi di no? - 

- Come scusa?! - 

Josh gli si avvicina pericolosamente.

Julius indietreggia con espressione strafottente, ma che tradisce il suo timore.

Forse si è ricordato che mio fratello è cintura nera in varie arti marziali e che pratica Kick Box dai cinque anni.

- Ti ho avvertito, non sfidarmi. - 

È così furente da sembrare molto più imponente di ciò che è in realtà. Di stazza non è molto differente da Julius.

- Perché non lo fai ora? - lo sfida lui. 

A mio fratello si stampa un sorriso agghiacciante e macabro in viso.

- Non hai idea di quanto mi piacerebbe accontentarti, ma siamo in un luogo pubblico e non mi piace dare spettacolo, in confronto a te. - 

- Ammetti invece che non ne hai le palle. - 

Neanche il tempo di dirlo che mio fratello gli piazza un pugno nello stomaco.

È stato così veloce che se non vedessi Julius piegarsi letteralmente in due penserei di essermelo immaginato.

Dopo un rantolo, lo stronzo guarda adirato mio fratello.

- Dicevi? - gli chiede Jo.

- Stronzo. - ringhia il moro.

- Ti sei visto allo specchio? Ora vattene e lascia stare Rose. - 

Questo mi fissa arrabbiato prima di allontanarsi con una mano sulla pancia.

Io sono rimasta in silenzio ad osservare tutta la scena.

Se non fosse arrivato Jo...

Non voglio nemmeno pensarci.

Gli occhi ricominciano però a riempirsi di lacrime.

Vengo subito avvolta dalle braccia di mio fratello.

Finalmente mi sento al sicuro.

Ma ho bisogno di eliminare tutte quelle emozioni e mi lascio scoppiare in un pianto liberatore stringendolo come non mai.

Lo sento stringermi a sua volta, accarezzandomi i capelli.

- Va tutto bene Rosy... Va tutto bene... - mi sussurra dolce.

Dopo un tempo che mi sembra infinito mi stacco leggermente.

Lo guardo ancora percorsa da qualche singhiozzo.

Ha uno sguardo così preoccupato.

Nemmeno sembra mio fratello Jo.

Cerco di sorridegli.

- Giuro che non penserò più che non mi vuoi bene... E nemmeno che sei un idiota totale... - sussurro con voce impastata.

Mi sorride incerto.

- Bentornata alla nostra Rosy... - 

Mi allontano, sciogliendomi dal suo abbraccio, asciugandomi le ultime lacrime.

- Ti sono mancata? - chiedo sentendomi molto meglio.

- Decisamente. Non c'è gusto se non ho la mia sorellina a ribeccare ogni cosa che dico, sai?! - afferra il mio viso tra le sue calde mani.

- Ti voglio bene Jo. E grazie. - 

Lo abbraccio di nuovo.

- Sì, sì anche io. Ora scollati. - 

E mi sposta da sé.

Ridacchio.

- È finito il momento di affetto fraterno? - 

- Credo sia durato abbastanza. - 

Gli stampo un bacio sulla guancia prima di annuire.

Non sono abituata a tutte queste effusioni con Josh.

Di solito capita con Claude e Ostin.

Ma si è decisamente meritato i miei ringraziamenti.

Facendo un respiro profondo chiedo - Come sono ridotta? - 

Non oso nemmeno immaginare come sia il mio viso.

Devo essere quasi paragonabile ad un mostro.

Di certo il trucco è colato e gli occhi li sento gonfi da far schifo.

- Eh... diciamo che sembri un quadro di Picasso... giusto per essere gentile... - 

- Grazie fratellone! - sospiro.

Cerco nella tasca destra, nascosta nel mio abito verde da cocktail, lo specchietto.

Odio avere le borse, se non a tracolla.

Sono solo ingombranti.

Mi guardo nel piccolo vetro riflettente.

Sono davvero un disastro!

Gli occhi sono rossi, ho gli zigomi con righe nere del mascara colato e non so come, ma ho strisce nere in giro per la fronte e il mento.

Come diavolo posso rimediare? 

- Josh. Hai visto Ro... eccoti. - 

Ovviamente è la voce allegra di Lottie che si stava avvicinando a mio fratello.

Ero nascosta dal corpo di Jo, per questo non mi ha notata subito.

Appena mi vede in viso le sparisce il sorriso che lascia posto ad un'espressione tanto sconvolta quanto preoccupata.

- Rosy che succede? - chiede mettendomi una mano sulla spalla e l'altra su una guancia.

- Ti ho cercata fin'ora. Anche il Principe Christopher voleva cercarti, ma è stato bloccato da quella piccola sanguisuga rossa. Che diavolo è successo in questi venti minuti appena? - 

Racconto tutto sforzandomi di non piangere nuovamente.

L'espressione di Lottie passa dallo sconvolto, al terrorizzato per concludere con quella di rabbia pura.

Finito di parlare mi abbraccia più forte che mai - Dio grazie. Meno male che è arrivato Josh. Cristo... cielo... - 

La sua voce mi sussurra roca alle orecchie.

Capisco che si sta sforzando anche lei di non piangere.

- Ehi! Non vorrai piangere anche tu? Se ti riduci pure tu uno schifo chi mi sistema questo disastro che ho in faccia? - cerco di ironizzare.

Si stacca sorridendo, ma con gli occhi lucidi.

- Ci penso io tesoro. -

Nemmeno cinque minuti e nello specchio non scorgo nemmeno l'ombra del mostro che ero prima.

Anzi sembro quasi più bella di quando sono uscita dal bagno di casa dopo essermi appena truccata.

Beh, dopotutto Lottie è una maga del make up.

Anche se su se stessa non se ne mette mai più di un filo.

- Vogliamo andare ragazze? - chiede mio fratello che ci ha fatto da palo per evitare che qualcuno ci beccasse.

Non volevo farmi vedere da altri nello stato pietoso in cui ero.

Ho deciso di evitare di raccontare ad altri l'accaduto.

Se lo sapessero Chris o Clay sono sicura che non si farebbero problemi a spaccare ogni singolo osso a Julius.

Fin qui nessun problema, ma lo farebbero in mezzo a tutti.

Anche mio papà contribuirebbe volentieri e mamma di sicuro gli spaccherebbe un tacco in testa.

Con calma ci avviamo in mezzo a tutti i reali, intenti a conversare tranquilli tra di loro.

Ignari di quello che uno di loro stava per farmi.

Scorgo in fondo al giardino lo stronzo con la sua famiglia.

Quando mi nota mi lancia uno sguardo truce.

- Che pezzo di merda... - sibila la mia amica.

Mi giro osservandola sconvolta.

Lottie è una delle persone più ben educate che io conosca. 

Si lascia andare a qualche leggera imprecazione solo quando è con me.

Quale migliore amica non ha mai mandato a fanculo almeno una volta l'altra?

Mai però,  parole tanto rozze ho udito dalla sua voce calda e dolce.

Nota che la sto guardando a bocca aperta.

- Beh? Quando ci vuole ci vuole. E per lui non basterebbero nemmeno tutte le imprecazioni del mondo. - 

- Charlotte calmati. - sussurra mio fratello.

Charlotte? 

Abbiamo tolto il titolo?

Ora che ci penso... anche Lottie prima lo ha chiamato senza titolo.

Qui c'è puzza di bruciato.

Mm... vorrà dire che non sarò l'unica a subire il terzo grado stanotte!

Meglio per me! 

Senza quasi accorgermene, cosa molto strana, passo di fronte a Chris che mi blocca per un polso.

Lo osservo confusa mentre mi guarda con una strana espressione.

- Che è successo? - mi chiede fulmineo. 

- Di che parlate? - ribatto.

- Oh... fanculo il voi. Hai pianto? - sussurra.

Eh? Come ha fatto a notarlo?

Inconsciamente una mano mi scatta alla base degli occhi rendendo ora difficile negare il tutto.

Sento comunque che il trucco è tutto al suo posto.

Lottie è stata un prodigio a nascondere il rossore dei miei occhi.

- No... perché? - cerco comunque di negare.

- Non prendermi in giro. Hai pianto. Ma... perché? - 

- Chris... non qui... - sussurro notando che alcuni hanno iniziato a fissarci.

Chris annuisce e guarda Jo poi Lottie.

- Ve la rubo un secondo. - 

E prima che io possa dire o fare qualcosa vengo trascinata via dal biondino.

Ma stavolta l'unica cosa di cui ho paura è che, scoperta la verità, crei una rissa in mezzo al giardino.

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