Capitolo XXIII

Sono le tre meno dieci.

Sto andando avanti e indietro nella mia camera.

So che Chris sarà qui da un momento all'altro e la cosa mi agita più dell'arrivo dello stronzo.

Dopotutto questa sarebbe la prima volta che ci vediamo, dopo il quasi bacio.

Un'ennesima controllata allo specchio.

Capelli? A posto, sono sciolti con delle onde morbide.

Trucco? Quasi inesistente come piace a me.

Vestiti? Un bel vestitino color geranio in taffetà.

Scarpe? Dei sandali incrociati davanti col tacco, stesso colore del vestito.

Testa? Andata per la sua tangente, ancora la prima volta che ho visto Chris, e partita per un viaggio senza ritorno dopo il quasi bacio.

Ok, sono spacciata!

E se di persona non riuscissimo a parlare normalmente?

No, mi sono ripromessa di comportarmi come sempre!

Quel che sarà, sarà!

Per poco il cuore non mi schizza fuori dal petto, a causa dei battiti insistenti sulla mia porta.

- Principessa, il Principe Christopher è all'entrata del cancello. -

Mi manca il respiro.

È già qui, cazzo!

- Grazie Marie. Arrivo subito. -

Ho dato l'ordine di essere io ad accoglierlo.

Volevo evitare altre prese in giro da parte di Josh.

E ancor meno la disapprovazione di Claude.

Marie annuisce e mi osserva mentre mi avvio lungo il corridoio.

Non appena sono fuori dalla sua portata visiva inizio a correre.

Anche se agitata, non vedo l'ora di vederlo.

La dannata grandezza della mia casa non è mai stata così tanto un problema.

Mi sembra che le scale e i corridoi non finiscano mai.

Arrivo all'entrata giusto in tempo per veder la porta aprirsi.

Inizio ad intravedere i lineamenti del biondino quando metto giù male il piede e la suola del sandalo slitta sul marmo.

Effettivamente mi chiedo come mai non sia successo prima.

Ma ormai so, ancor prima che succeda, che delle braccia adorabili e forti eviteranno il mio incontro col pavimento.

Infatti il biondino blocca la mia caduta.

- Ma dico. Rosy, non ti hanno insegnato che se corri con i tacchi, su un pavimento lucido di marmo, rischi di cadere? - ribatte divertito, come sempre quando gli finisco tra le braccia così.

Come ho fatto fin'ora senza Chris?

Mi rimette diritta ed ecco l'incontro tanto fatale quanto desiderato con i suoi splendidi occhi.

- Ciao Chris. - saluto raggiante.

Ridacchia scuotendo la testa.

- Ciao anche a te Rose. Hai sentito quello che ti ho detto? -

- Sul correre coi tacchi sul marmo? Sì, ma se non lo facessi non avrei la possibilità di incontrare il mio amato pavimento. E per la cronaca, ormai sono un po' troppe volte che impedisci a noi innamorati di ricongiungerci, sai?! - ribatto incrociando le braccia.

- Oh, mi spiace molto. Vorrà dire che la prossima volta non interferirò. Non pensavo di aver fatto tale torto. - ride.

- Vuoi dirmi che davvero mi lascerai cadere la prossima volta? - lo osservo inarcando un sopracciglio.

Ne avrebbe il coraggio?

- Chissà. - risponde ridendo ancora.

Dopo di che sento una voce alle spalle.

- Rosy, sono arrivati gli altri ospiti. E perché non hai ancora fatto accomodare il Principe Christopher? - chiede la mia cara mamma.

- È un piacere rivederla Regina Selene. - saluta inchinandosi Chris.

Lei sorride - Il piacere è mio, Principe Christopher. E per favore se possibile potremo abbandonare questo linguaggio formale? Gli amici di mia figlia possono darmi del tu. E basta inchini. Una semplice stretta di mano è più che sufficiente. -

Anche mia madre, come tutti nella mia famiglia, odia i formalismi.

- Ma certamente Selene. Allora... ciao? - risponde leggermente titubante.

Chris le porge la mano che mia madre stringe sorridente.

- Ciao Christopher. -

Ma... solo a me sembra una scena tra futuro genero e suocera?

Oddio, ho pensato a Chris come mio futuro marito!

Corri troppo Rose!

Prima vedi di diventare la sua ragazza!

Se lo dico a Lottie non smetterà più di prendermi in giro!

- Tutto ok Rosy? Sei rossa in viso... non avrai la febbre? - chiede mia madre avvicinando la mano verso la mia fronte.

Faccio un passo indietro finendo con la schiena contro il petto di Chris.

- No... è tutto ok mamma. Tranquilla. -
Annuisce poco convinta.

- Rosy, porta Christopher nella sala per gli ospiti. Verrà Claude, a chiamarvi, per i soliti saluti agli altri in arrivo. -

Annuisco a mia volta guidando Chris a destinazione.

Dentro la stanzetta mi accascio sul divano in maniera molto poco regale.

Chi è pronta a rivedere quella faccia da schiaffi?

Chris si siede accanto a me.

- Sicura di star bene? - domanda preoccupato.

Sorrido appena.

- È solo stress. -

- Ci sono qui io non preoccuparti. -

Lo osservo di sottecchi.

È bello come il sole.

La prossima volta devo fare i complimenti a mamma e papà per il lavoro.

Mi accarezza una guancia con le nocche.

È un tocco così delicato che mi fa sciogliere.

Chiudo gli occhi un istante assaporando il momento.

- Lo so, grazie... - sussurro riaprendoli per guardarlo.

Oddio!

Il sorriso dolce che ha stampato mi fa impazzire!

- Rosy senti... per quanto riguarda quello che... - non riesce a finire perché entra, senza bussare, Ostin.

- Chris!!! - esclama il piccolo correndogli incontro.

No, dico... ma è un complotto dei miei fratelli interromperci nei momenti cruciali?

Manca solo Jo e abbiamo fatto terna!

Rassegnata sospiro.

Non posso farne una colpa a Osty, ha solo sei anni.

Chris abbraccia di rimando il mio cucciolo.

Vederlo così...

Sono gelosa del mio stesso fratellino!

Incredibile!

Quando il piccolo lo molla - Chris. Rosy ha detto che hai dato un pugno al Principe Julius. È vero? - chiede emozionato. Con una scintilla di orgoglio nei suoi dolci occhietti, come stesse guardando il suo eroe preferito.

Il biondino mi guarda preoccupato.

- Ho raccontato alla mia famiglia ciò che è successo, conosco Julius e so che potrebbe essere in grado di farti passare nel torto, quindi ho preferito mettere subito le carte in tavola. - spiego rispondendo alla sua domanda espressa con lo sguardo.

Annuisce prima di passare ad Osty.

- Sì, è vero. -

- Grande Chris! Hai fatto bene! -

- Ostin! La violenza non è mai la soluzione migliore. - lo rimprovero.

- Ma... Clay e Jo mi hanno detto che il Principe Julius ti ha fatta piangere anni fa. Quindi gli sta bene. -

Ah, la semplicità dei bambini.

Magari fosse tutto facile come dicono loro.

- Sì, è vero che mi ha fatta piangere, ma come hai detto è stato anni fa. E ha già preso la sua dose di botte a quel tempo. -

- Da chi? - dicono in coro i due.

Ah! Uomini!

Piccoli o grandi si scaldano subito all'idea di una rissa.

- Clay. -

- Grande il mio fratellone! - urla il piccolo correndo intorno al tavolino rotondo della stanza.

A quel punto bussano alla porta e ne entra proprio Claude.

Ostin gli corre incontro abbracciandogli le gambe.

- Ehi! Ciao cucciolo. - gli accarezza la testa mio fratello, per puntare poi lo sguardo su di noi.

- Salve Principe Christopher. È un piacere rivedervi. I Principi Rovinov sono nella sala accanto. Andiamo? -

Ci alziamo annuendo.

Di fronte alla porta, che mi separa dallo stronzo e da suo fratello, mi sento più calma di quel che mi aspettavo.

Sarà la presenza di Chris a sinistra e quella di Clay e Osty a destra, ma sono relativamente calma.

Claude apre la porta solo dopo un mio assenso col capo.

- Oh, eccoli qui. - sento dire da mia madre prima di vederla.

La scena nella quale mi trovo poi è... particolare!

Il Principe Kevin è seduto sul divano accanto a mia madre.

Tutti e due con sorrisi tirati di nervosismo.

Nella stanza c'è un'atmosfera pesante da far spavento.

Solo quando guardo Jo e Julius ne capisco il motivo.

Josh è appoggiato al tavolino, della stanza, con le caviglie accavallate e le braccia incrociate che guarda truce Julius.

Lo stronzo è dalla parte opposta a Josh appoggiato rigido al muro che cerca di tener testa allo sguardo di mio fratello.

Ben evidente, sulla sua faccia, c'è il livido derivato dal pugno di Chris.

Ma comunque...

Che diavolo sta succedendo qui?

Julius e Josh interrompono il loro contatto visivo per guardare i nuovi arrivati.

Noto con piacere che lo stronzo, alla vista di Chris, sbianca.

Mio fratello invece assume una posa più rilassata e ci sorride pure.

L'aria pesante però non è ancora andata via, anzi sembra essersi intensificata.

Mi sa che soffocherò.

- Principe Kevin è un piacere rivedervi. - faccio una riverenza salutandolo.

Mi sorride salutandomi cordiale come sempre.

Non ha neanche lontanamente il carattere bastardo del fratello.

- Principe Julius. - mi limito indifferente.

Lui ghigna maligno ricambiando il saluto.

Passano poi agli altri.

Finiti i convenevoli Julius fa la sua mossa.

- Noto con piacere che vostra figlia ha accalappiato un buon partito. Pensavo però che i regni di Saron e Samos fossero in disaccordo. - Julius lancia la prima frecciata.

- Stiamo cercando di cancellare gli antichi dissapori Principe. - risponde pacata mia madre.

- E in ogni caso mia figlia e il Principe Christopher sono amici, nessuno ha accalappiato nessuno. È una parola così brutta. - aggiunge sempre calma.

Devo decidermi ad imparare come fa.

O quando sarò io Regina rischio di prendere a schiaffi qualcuno, se mi risponde come ha fatto ora Julius a lei.

- Amici dite? Ed è normale quindi che due amici escano insieme, senza scorta, in giro per gli altri regni? - altro attacco.

Lo sapevo.

Però mi spiace per te, loro sanno già tutto.

- Se vi riferite all'uscita di due giorni fa, di mia figlia e il Principe, a Dornido, sì. Eravamo al corrente e siamo stati noi a lasciar loro tale libertà. Dopotutto anche voi sapete quanto sia scomodo girare con una scorta, dico bene? Eravate anche voi a Dornido, solo se non sbaglio. -

Julius rimane di sasso.

Mamma... ti amo!

Non si aspettava che lo sapessero, ho fatto davvero bene a confessare.

- Beh, sì. Ma se ci fosse stata una scorta avrebbe impedito questo scempio al mio viso. - scuote il capo, portandosi una mano al naso nel tentativo di fare la vittima.

- Julius adesso basta. - gli ribatte secco suo fratello.

Lo stronzo fa per rispondere, ma lo zittisce con una mano.

- Non siamo qui per parlare del tuo naso. In più sappi che credo fermamente che tu ti sia meritato quel pugno. Non ho creduto a nemmeno mezza parola di quello che hai detto, mi fido più della parola del Principe Josh che della tua. Ed è grave come cosa, perché dovresti essere una persona degna di fiducia, oltre al fatto che dovrei potermi fidare ciecamente delle parole di mio fratello. Ora vedi di stare zitto se non per parlare del contratto per cui siamo venuti. - lo sgrida severamente.

Stavolta sono io a rimanere di sasso.

Noto con la coda dell'occhio che anche Christopher e Claude sono sulla stessa mia barca.

La parola di Josh?

Che ha detto?

Guardo mio fratello insistentemente fino a quando non incontra il mio sguardo.

Gli chiedo mimando "di che parlava?", ma lui si limita a sorridermi e farmi un impercettibile segno col dito per dirmi "dopo".

Annuisco rassegnata.

Sarà dura resistere alla curiosità.

Ci intratteniamo poi qualche altro minuto prima di lasciare i Principi soli con mia mamma e Claude.

Appena fuori dalla porta salto su a Josh.

- Che intendeva il Principe Kevin? -

- Devo andare a lezione di scherma ora, non posso parlarne. -

E contro le mie proteste si allontana.

Non è giusto!

Mi aveva detto che dopo me l'avrebbe detto!

Sembro una bambina lamentosa, ma la curiosità mi rode.

Anche Ostin viene portato via dalla sua badante, per la lezione di etichetta.

Rimango così sola con Chris, davanti alla porta della stanza dove c'è lo stronzo.

Guardo ancora un attimo la porta per poi fissare lo sguardo nella direzione presa da Jo.

Sospiro e mi avvio al giardino con Chris.

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