Capitolo IV
Mentre guardo il castello vengo travolta alle gambe da un abbraccio.
Abbasso lo sguardo e vedo la testina del mio fratellino affondata nella mia gonna.
- Ostin? - lo chiamo.
Scatta a guardarmi.
- Rosy salvami! Josh vuole uccidermi! -
Sentiamo altre urla - Ostin Robert De Floreciaques! Vieni immediatamente fuori!!! -
Il mio fratellino va all'istante dietro le mie gambe - Nascondimi Rosy! -
Annuisco.
Poi non riesco a non ridacchiare - Che hai fatto se posso saperlo? Non ho mai sentito urlare così tanto Josh. -
Ridacchia anche lui.
- Claude, prima, ha detto che Josh passa troppo tempo a fissarsi allo specchio, come se fosse il più bello dei dipinti... beh... io l'ho fatto per davvero. -
Sono confusa.
- Fatto cosa? -
- Ho fatto un dipinto sullo specchio in camera sua, un bel prato pieno di rose, con le tempere che mi ha dato Miss Domat. È venuto bene, sai Rosy? Ho pensato a te mentre dipingevo. Lo so che i tuoi fiori preferiti sono le rose. -
Cielo, lo soffocherei di baci.
Quanto è tenero!
Certo, ogni tanto fa dispetti anche a me, ha sei anni dopotutto, beh in verità sono cinque e mezzo.
Ma comunque, solo per aver fatto un gesto tanto epico, sarebbe da dargli una medaglia.
Aggiungiamoci che ha fatto il disegno pensando a me poi.
In ogni caso lo dicevo che per Josh i suoi specchi sono sacri.
Meno di due minuti e vediamo avanzare verso di noi Josh, come una furia.
Sento Ostin stringere il retro della mia gonna.
Josh si blocca di fronte a me.
- Rose! Hai visto Ostin? -
Lo guardo fingendo stupore. Sono brava a fingere con Josh.
- Ostin? Sì, perché? -
Il piccolo mi stringe ulteriormente.
Spero che mio fratello non lo noti. Per un attimo mi pento di non aver scelto il pomposo abito verde, lì dietro sì che sarebbe stato ben nascosto.
- Sì? Dove? - chiede insistente il mio "dolce" fratellone.
Mantengo il mio finto stupore.
- Vuoi dirmi che succede? -
Sbuffa.
- Ha rovinato un mio oggetto! Ora dimmi dove l'hai visto! -
Stavolta sono io a sbuffare.
Incrocio le braccia.
Si sta innervosendo ulteriormente e io adoro farlo innervosire.
Lo guardo di sottecchi - Non so se l'hai notato, ma c'è un ospite. E non ti sei presentato. - indico il Principe che mi guarda curioso e divertito, probabilmente dalla mia scenetta.
Josh nota per la prima volta il biondo.
- Chiedo scusa! Sono Josh Dimitri De Floreciaques, secondo Principe di Saron. Deduco voi siate il secondo Principe di Samos, ovvero Christopher Adrian Delacroix. Piacere. -
Dice tutto frettolosamente e gli stringe la mano, mentre il biondo non può far altro se non annuire e dire il solito "Piacere mio".
Poi torna a fissare me.
Sbuffo di nuovo.
- È andato verso il labirinto dicendo che lì dentro non lo avresti mai trovato. - diventa rosso di rabbia.
Annuisce e dopo avermi ringraziata e, salutato il Principe, corre verso il labirinto.
Dopo un po' sento la vocina del mio fratellino.
- È andato via? -
Aspetto di non veder più nemmeno l'ombra di Josh.
- Ora puoi uscire. -
Sbuca da dietro la mia gonna ed io mi liscio il vestito che ha terribilmente stropicciato. Ma in fondo non è poi un dramma.
Mi abbraccia forte.
- Rosy grazie! Sei un genio! -
Gli accarezzo la testa sorridendo.
- Di niente. -
- Il labirinto! Ci metterà una vita a capire che non sono lì, l'ultima volta ci ha messo tre ore ad uscirci! - commenta.
Io ridacchio.
Lo so bene, non è mai stato bravo ad uscire dal labirinto seppur da piccoli ci entrassimo almeno tre volte a settimana.
La prima volta ci è rimasto per quasi mezza giornata senza trovare l'uscita. Alla fine è andato Claude in suo soccorso.
Ostin scioglie l'abbraccio.
E si mette a fissare il ragazzo che è con me.
- Voi siete il Principe che mamma diceva doveva venire? -
Non un lessico perfetto, ma il mio fratellino è fin troppo bravo ad essersi ricordato del voi.
Il biondo sorride annuendo.
Gli porge poi una mano.
- Christopher Adrian Delacroix, secondo Principe di Samos è un piacere conoscervi.. siete? -
Ostin gli stringe la mano.
Sembra un piccolo grande ometto.
Che tenerezza mi fa.
- Ostin Robert De Floreciaques, terzo Principe di Saron! Il piacere è mio! -
Presentazione degna di un Principe.
Perché solo la mia ha fatto così schifo?
Nemmeno quella di Josh, per quanto frettolosa, è stata un disastro.
Il biondo ridacchia.
- Per favore datemi del tu, principino. E chiamatemi Chris. -
Ostin fa uno dei suoi sorrisi da bambino che tanto adoro e annuisce.
- Però anche tu devi darmi del tu. -
Accordatisi sul lessico si sorridono e quasi mi sento esclusa.
Ostin poi stringe gli occhi in due fessure.
Perché guarda così il Principe?
- Ti avverto Chris! Comportati bene con la mia sorellina! È l'unica che mi racconta le favole quando mamma non può! Se la fai arrabbiare o peggio piangere ti picchio! -
Gli mostra poi i pugnetti mettendosi in posizione d'attacco.
Il biondo rimane un istante a fissarlo stupito prima di far ricomparire il sorrisino divertito e annuire.
Io invece scoppio a ridere. Tentando comunque di contenermi.
Mi piego poi, sulle ginocchia così da essere della stessa altezza di Ostin e lo abbraccio dandogli un sacco di baci sulle guance.
Lui tenta di allontanarmi schifato.
Ah, i bambini!
Ma quanto è stato adorabile!
Mi rialzo continuando a ridacchiare.
- Avete capito Principe Christopher? Sa io ho il miglior fratellino del mondo, un Principe sempre pronto a difendermi. Non sono fortunata? -
Ostin si stava passando le mani sulle guance.
Probabilmente gli ho lasciato tracce di lucidalabbra.
Mi guarda poi orgoglioso.
- Io sono un Principe. È mio dovere proteggerti Rosy. -
Cerco di abbracciarlo di nuovo, ma sguscia via.
- Ora vado. Non voglio che Miss Roberts mi urli contro, ha la voce da gallina! -
- Ostin!! - lo rimprovero mentre corre via ridendo.
Beh, però ha ragione.
Miss Roberts ha la voce molto acuta, ma mai irritante come quella di Marie.
Rimango quindi nuovamente sola col biondo.
- Avete un fratellino davvero adorabile. -
Mi giro sorridente.
- Lo penso anche io. - dico fiera.
Poi ridacchia - Forse una peste, ma tutti i bambini lo sono. Quanti anni ha, se posso sapere? -
- Sei a giugno. -
- Ma dai! Anne, mia sorella, ne fa sei ad agosto. Sono dello stesso anno. -
- Avete una sorellina? - chiedo curiosa.
Sorride di un sorriso così largo e dolce che mi manca il fiato.
- Sì, è adorabile quanto vostro fratello. Penso andrebbero d'accordo. -
Annuisco.
Ostin adora giocare con i bambini della sua età, maschi o femmine che siano.
- Ha i capelli come i vostri? -
Mi guarda sorpreso - Mia sorella? -
Annuisco.
Annuisce anche lui - Ma ha gli occhi azzurro cielo, di nostro padre. -
Quindi lui non ha preso gli occhi dai suoi genitori, come me.
Peccato che i suoi di sicuro sono ben più mozzafiato di quelli del padre e madre messi insieme. Mentre i miei.. lasciamo perdere!
Mi sto distraendo di nuovo a fissarli.
- Deve essere un piccolo angelo allora, bionda occhi cielo. -
Ridacchia - Solo d'aspetto. È una peste. -
- Come dicevate è normale. -
Passiamo ancora un po' di tempo a parlare dei nostri fratellini.
Non è così megalomane come pensavo.
Mi sta quasi simpatico.
Anche il tea pomeridiano con le nostre madri va alla grande.
Tutto sommato è stata una piacevole visita se tralasciamo le mie quasi cadute, alcune battutine del Principe e il perenne lessico "voi" che ho dovuto usare.
Quando è ora per gli ospiti di andare, le Regine si congedano per lasciarci un po' soli.
Siamo sicuri che mia madre non stia tentando di farmi fidanzare col Principe Christopher?
Siamo all'entrata del castello che attendiamo le due monarche.
Fisso l'elegante Rolls Royce nera che lì attende.
- È un vero peccato che la giornata sia finita così in fretta. -
Lo guardo di sottecchi.
- Speravo di conoscervi meglio. Beh, sarà per la prossima volta, vero Principessa Rose? -
Annuisco.
Sono troppo in tilt a causa del suo sorriso per formulare una frase sensata.
- Mi ritengo comunque abbastanza soddisfatto da ciò che ho appreso su di voi oggi. - sorride divertito.
Lo guardo confusa.
- Che cosa avete appreso? -
- Oh, molto in verità. Ho conosciuto due su tre dei vostri fratelli scoprendo che adorate il vostro fratellino, ma deduco non altrettanto il maggiore, visto la vostra fantastica abilità di attrice. -
Lo sapevo che rideva per la scenetta prima.
- Inoltre so che le voci sul vostro conto sono vere. -
Vorrei sotterrarmi!
- Vi piacciono le rose. Avete un sorriso e una risata adorabili e il vostro Misericordia ladra è stata la ciliegina sulla torta. -
Oddio! Che vergogna!
Poi, adorabile sorriso e risata?
Non mi incanti bello! O si?!
Eh?! No!!
Mi ripiglio un attimo e realizzo una parte della frase.
- Come sapete che mi piacciono le rose? -
Sorride.
- L'avevo già intuito da come ne parlavate all'inizio della nostra passeggiata in giardino, ma ho avuto la conferma da vostro fratello quando decantava di aver dipinto per voi il prato di rose sullo specchio. -
Che sbadata! Vero!
Prima che io riesca a rispondere arrivano le nostre madri.
La Regina Dorotea mi sorride, poi guarda mia madre.
- È stato un vero piacere. Spero che la prossima volta siate voi ad accettare un invito al nostro castello. -
Mia madre annuisce.
- Con piacere. -
La donna dagli occhi magnetici mi fissa.
- Spero con gioia che veniate anche voi con vostra madre. -
- Ma certo Regina. - e faccio la riverenza mentre la donna si accinge a scendere le scale.
- Chris? Non vieni? - chiede al figlio che è ancora al mio fianco.
- Ho capito che la Principessa Rose è estremamente bella, ma non imbambolarti. Tuo padre e i tuoi fratelli ci stanno attendendo. -
Divento bordeaux.
Okay, è ufficiale, stanno tentando di farci mettere insieme!
Il Principe non si scompone, ma sorride radioso.
- Madre. Così mettete in imbarazzo la Principessa. -
La donna mi guarda e sincera - Non era mia intenzione, cara. -
- Non preoccupatevi Altezza. - mi affretto a dire.
Il biondo poi si volta verso mia madre.
Si inchina e le bacia la mano mentre la saluta.
Passa poi a me.
Il suo leggero tocco sulla mia mano mi fa partire una scossa per tutto il corpo.
Poi rimettendosi dritto mi sorride.. malizioso?
E sussurra - Spero di conoscervi molto meglio la prossima volta. - facendomi poi l'occhiolino.
Ora sì che sono in imbarazzo.
Contaci principino!
Lo guardo allontanarsi divertito mentre si avvicina alla madre.
Lo sento addirittura fischiettare.
Egocentrico e presuntuoso!
No, non è poi così simpatico!
E prima che la macchina parta giro i tacchi ed entro in casa indispettita e imbarazzata.
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