Capitolo 19 -Fine-

Kyra's pov

Gli occhi freddi di Jane si posarono su di me.
-Oh, ti prego! Non guardarmi così! Mi fai sentire cattiva!
Disse ridacchiando, mentre sentivo il sangue fluire sempre meno nelle mie mani.
Le corde che mi tenevano legata mi stavano logorando lentamente, ma non mi lamentavo, quello, da quanto ne avevo capito, era solo l'inizio.
-Gradiresti un caffè? Ci sta mettendo molto, probabilmente si è già dimenticato di te.
La guardai in silenzio, senza dire niente, era ovvio che stesse parlando di Jeff.
-Mi ucciderai, vero?
Lei sputò il caffè, che aveva appena preparato, a terra, ridendo come un'ossessa.
-Sei davvero una simpaticona!
Poi si avvicinò lentamente.
Sentii i brividi scendere lungo la schiena quando le sue dita mi alzarono il mento, obbligandomi a guardare il suo volto pallido.
-Tu morirai di tua spontanea volontà. Ti ricorderai per sempre di questa esperienza, ti lascerà bruciare lentamente, ti strapperà le carni a morsi tutto questo dolore. Sarai talmente scossa che la tua insulsa vita ti sembrerà improvvisamente fantastica dopo quel che sta per succederti.
La porta della stanza, o meglio, del bagno, cadde a terra, spinta con forza da Jeff.
Lo guardai in silenzio, mentre una lacrima scendeva lungo la mia guancia.
Non sapevo se sperare in un salvataggio o piangere ancora di più: ero in un bagno pieno di cadaveri in compagnia di due assassini.
-Non sei mai stato un orologio svizzero.
Disse Jane innervosita dal ritardo di Jeff, si allontanò da me ed incrociò le braccia, sorridendogli.
-E tu non sei mai stata particolarmente simpatica.
Si lanciarono occhiate di fuoco, intanto io mi resi conto di poter fare qualcosa.
Le mie spalle erano poggiate contro l'angolo di qualche aggeggio infernale, sembrava appuntito.
Cominciai a sfregare la corda contro questo ultimo, mentre i miei occhi cercavano un qualsiasi punto di fuga, l'unico era una finestra, anche se, probabilmente eravamo molto in alto. Si vedevano i tetti di molte case e la cosa non mi rallegrava particolarmente, molto probabilmente eravamo in un condominio.
Che poi in un condominio non si dovrebbe sentire l'odore sgradevole dei corpi in putrefazione?
Ma tanto i vicini pensano più ad urlare di abbassare il volume dello stereo che ad un possibile cadavere intrappolato nel bagno di un assassino.

Jeff's pov
-Non ti conviene continuare questo sadico giochetto.
Jane rise di gusto.
-Ah no? Guardati intorno Jeff, sei nella tua oasi, per quale motivo mi inciti a deporre le armi?
Slenderman entrò silenzioso, come sua consuetudine, nella stanza fin troppo affollata.
-Oh, hai portato rinforzi! Davvero credi che non riuscirò a prendermi la mia fottuta vendetta per colpa di un senza volto? Tornate nel vostro circo!
Guardai quella pazza in silenzio, nonostante la situazione volevo proprio vedere la sua vendetta.
-Parli di questa fantomatica vendetta da, quanto? Anni?
Jane mostrò un sorriso a trecento denti, sembrava davvero determinata, peccato che noi lo fossimo tanto quanto lei.
Ci mostrò un pugnale, della candeggina ed un accendino.
Diamine.
-Se salto io saltate anche voi, con me. Ma sappiamo che questo creerebbe problemi solo ad uno di noi.
Si girò e il suo sorriso le morì sulle labbra.
Guardai il posto occupato precedentemente da Kyra, non c'era, al suo posto una corda marrone.
-Slender!
Urlai dando il segno di attuare il nostro piano.
Acciuffai la corda di Jane e la legai, prendendola dalle spalle.
Slender creò velocemente un cerchio di sale e, molto presto, la stanza venne avvolta dal buio più totale.
Prima che le luci potessero morire vidi il profilo di Kyra, seduta sulla finestra che dava al terzo piano.
Mi avvicinai cautamente, lei si girò di colpo, osservando prima Slenderman che cominciava il rito, poi me.
Le lacrime le conferivano una bellezza grezza, trasandata, ma allo stesso tempo misteriosa, complessa.
-Stam-mi lon-tano.
Disse tra i singhiozzi che le facevano pronunciare lettere sconnesse.
-Lascia che ti aiuti.
Dissi cercando, per la prima volta, di salvarla veramente.
Non solo da Jane, ma da tutto ciò che l'aveva distrutta lentamente, nel tempo.
-Oh andiamo Jeff! Se esistessero i supereroi tu non saresti uno di loro!
Rividi negli occhi di Kyra le fiamme dell'incendio nella casa dei miei vicini, le urla dei miei genitori, le lacrime di Jane.
Kyra era la proiezione di una seconda opportunità, per me.
Potevo salvarmi, almeno una volta.
-Ne sono consapevole, ma prima di sapere la verità ti sei fidata di me, di noi.
Lei continuava a fissare me, poi il vuoto sotto i suoi piedi, per poi ritornare sui miei occhi.
-Prima non avevo toccato il fondo. Ora sono in balìa degli squali.
Mi avvicinai, lei allungò un braccio verso di me, per fermarmi.
-Non voglio più continuare così, non me lo merito. Tu invece sì, i tuoi incubi su di me e su Jane ti perseguiteranno per sempre. Lei almeno agisce per legittima difesa. Finalmente colmerò i tre metri. Per favore, tieni anche me sulla coscienza.
Disse prima di ridere e gettarsi a capofitto nel vuoto. Mi affacciai velocemente e vidi il suo corpo schiantarsi al suolo, per poi essere velocemente coperto da una pozza di sangue.
Passai le unghie lungo il braccio, graffiandomi atrocemente, strappando pezzi di pelle da esso.
Mi voltai e vidi Slender completare il rito.
Il corpo di Jane si stava lentamente sgretolando, tra le fiamme da cui era stato revitalizzato.
I suoi occhi mi puntarono qualche secondo prima di svanire in una nube di fumo.
Aveva ottenuto la sua vendetta.

È bello sentirsi dire "tutti abbiamo un angelo custode", ma questo, molto spesso, sembra scomparire, perdersi durante le nostre scelte.
Molto probabilmente viene allontanato da noi stessi, non ci piace dipendere dagli altri, non ci piace sentirci dire di aver sbagliato qualcosa, ancor meno, non ci piace soffrire.
Molti di noi, semplicemente, preferiscono allontanarsi dagli aiuti, preferiscono sbagliare da sé.
Molti non sostengono la difficoltà delle sfide che gli vengono imposte, allora, si sceglie la strada più facile.
Lontano dagli aiuti, dagli sbagli commessi, da tutto ciò che è bene e cio che è male.
La mente si svuota, ci si sente liberi.
Un piede nel vuoto, un sorriso di vittoria e si cade nell'oblio.
Silenzio.
Di noi resteranno solo ceneri.

Fine.

Ciao amanti dell'horror, della #Jene o #Jera, ma anche #Jender (rido). Boh, non sono molto brava a creare ship. Nulla, volevo solo ringraziarvi per aver letto questa "storia". Sappiate che non avevo scrupoli sin dall'inizio, doveva finire esattamente così, Kyra mi stava antipatica, Jane pure!
Jeff è mio u.u
Comunque sia, bando alle ciance, ciancio alle bande, ringrazio princyofdark per avermi menzionata nel suo libro, anche se, parlando alla palesiana, ME LO DOVEVA.
Non dico di leggere la sua storia perché è internazionale, la conoscono anche le rane (?).
Si chiama "Innamorata Del Mio Assassino", il nome Kyra comparirà anche lì, it's my idea! (Che lei ha rubato subito subito, o forse il contrario dato che la sua storia è nata qualcosa tipo due anni fa).
Vi ringrazio tantissimissimissimo e spero di rincontrarci in un'altra macabra avventura!
Volevo fare l'epilogo, ma no.
Deve essere cruda? Bene, per tutti i prosciutti crudi, meglio di così si muore... ah no.
Ciao gentaglia! Alla prossima!❤


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