Capitolo 18

La situazione "ghoul" (morto vivente) di Jane, Jeff e gli altri assassini verrà trattata diversamente da come scritto sulle creepypasta, la loro immortalità deriva da un'altra situazione. So dell'immortalità dei creepypasta, ma in questa storia cambierò leggermente le regole creepy, non assalitemi.
Sorry not sorry.

Kyra's pov
Aprii gli occhi lentamente, una puzza nauseabonda mi costrinse a tapparmi il naso.
Cercai di capire cosa ci fosse in quella stanza di così tremendo, ma la luce della candela, al centro della stanza, era talmente debole che non riusciva ad illuminare neanche la candela stessa.
Ero seduta, a terra, su qualcosa di morbido, questo riuscivo a capirlo.
Allungai le mani legate da una corda e tastai l'oggetto su cui ero seduta.
Trattenni il fiato quando le mie dita percorsero un volto, sentendo i tipici tratti delle labbra, del naso e degli occhi.
Quando retrassi le mani, queste ultime erano bagnate, sicuramente non di acqua.
Molto probabilmente erano bagnate del mio stesso sangue, quella donna, Jane, mi aveva risparmiata, se fosse stata un'assassina non avrebbe commesso errori nel prendere la mira o scegliere la parte del corpo più vulnerabile, invece mi aveva risparmiata, pur soffrendo, ma ero ancora in vita.
Cercai di muovere le gambe, anche queste ultime erano, per mia sfortuna, legate da una corda doppia.
Le luci della stanza si accesero improvvisamente, facendomi chiudere gli occhi, per poi sbatterli ripetutamente, per adattarmi alla luce bianca, forte.
Mi guardai intorno: quella che pensavo fosse una camera era in realtà un bagno, maleodorante e pieno di escrementi, nei quali galleggiavano i corpi morti di tanti uomini, apparentemente diversi fra loro.
-Allora, ti piace la mia adorabile casetta? Ti ho riservato il divano migliore.
Disse una voce femminile, attraente: Jane.
-Non riesco a capire cosa vorresti ricevere da me, sono solo una semplice..
Jane mi interruppe, avvicinandosi a me.
-Una mia semplice copia. Jeff è praticamente ossessionato dalla tua persona, sei un'insulsa ragazzina maltrattata dai tuoi pari, con una famiglia di merda ed un bel visino pallido. Tu sei me. Magari con gusti di merda per la scelta dei vestiti, ma sei identica a me.
Rimasi immobile a guardarla, i suoi tratti mi somigliavano molto, questo era vero.
-Cosa vuol dire che Jeff è ossessionato da me? Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?
Chiesi velocemente, Jane mise una mano sulla mia bocca zittendomi.
-Conosco Jeff dalla prima elementare, qualcosa dovrò pur sapere, non credi? Lui uccise la mia famiglia, uccise me e se stesso. Un lurido verme con la passione per i pugnali affilati, indeciso sull'essere omicida o suicida. Ti ho già detto che ha ucciso suo fratello?
Chiese quasi come se stesse elencando la lista della spesa di sua madre.
Mi liberai dalla sua presa e subito ne approfittai per capire di più.
-Non è possibile, tu sei qui davanti a me, lui è vivo e per di più parlava spesso di suo fratello.
Jane borbottò qualcosa simile ad un "che ritardata", poi si girò verso di me e sospirò.
-Da cosa deduci che io sia viva? Ragazzina, forse non conosci la Necromanzia. La magia dei necromanti è la più potente e allo stesso tempo la più pericolosa.
Disse ridacchiando.
-Mi stai dicendo che siete, insomma, tu e Jeff...
Lei sorrise, per poi annuire lentamente.
-Siamo morti viventi e tu, tesoro, sei nei guai.

Jeff's pov
Slenderman mi guardò dalla testa ai piedi.
-Prima li fai e poi te li scordi.
Gli urlò Toby dal divano, Sally alzò gli occhi al cielo.
"Dov'è adesso Jane?"
La voce martellante del senza volto riecheggiava nella mia testa.
Odiavo la telepatia, riusciva sempre a terrorizzarmi.
-Non ne ho la più pallida idea.
Dissi guardandolo, per poi sospirare.
Quella situazione era davvero angosciante, anche se, in quella gabbia di matti nessuno sembrava interessato a cambiare qualcosa.
"Jeff, devi andare a cercare la ragazza. Dobbiamo trovare Jane, farla ragionare è l'unico metodo che possiamo utilizzare, è fuori di sé"
Guardai la finestra, i graffi sul vetro mi ricordavano il corpo lesionato e maltrattato di Jane.
Non sapevo se sarei riuscito a guardarla nuovamente negli occhi senza attribuirmi la colpa di quello scempio.
"Kyra non è morta"
Guardai Slender aggrottando la fronte.
-L'ho vista morire sotto i miei occhi, è stata uccisa due volte.
Dissi involontariamente.
Due volte?
"Non attribuire la morte di Jane con la vita di quella ragazza, finirai per impazzire. Distingui le loro vite, portami Jane, posso aiutarla. Cerca di aiutare te stesso"
Lo guardai in silenzio.
Nulla aveva senso, quel discorso non aveva senso e quel che dovevo fare non aveva senso.
Perché fermare Jane?
Voleva la sua rivincita, anche io avrei fatto lo stesso.
Quelle garze, le sue gambe.
Non riuscivo a non pensare a quel che le avevo fatto.
Come se improvvisamente tutte le mie colpe fossero tornate a galla dopo essere state per anni negli abissi più profondi del mio inconscio.
"Jeff"
Slender portò la mia attenzione su Sally.
Il braccio del suo pupazzo preferito era caduto a terra, lei si affrettò a prendere ago e filo per cucirlo nuovamente, poi guardò il peluche e sorrise.
-Ecco fatto, come nuovo!
Urlò ridendo, per poi salire le scale ed andare nella sua stanza.
Come nuovo.
-Devo aiutare Jane.
Dissi perso nei miei pensieri.
-Cioè, Kyra. Cazzo, non so cosa fare.
"Molto probabilmente sarà più difficile di quanto pensassi".
Sbuffai, per poi gettarmi sul divano, facendo sobbalzare Toby.
-Non si può rispedire un ghoul nella tomba e fargli avere la sua pace?
Chiesi improvvisamente ad alta voce, più a me stesso che agli altri.
-I necromanti, idiota.
Borbottò Toby, mentre mangiucchiava i suoi pop-corn.
-Dove trovo un necromante?
Chiesi interdetto, Toby sputò un pop-corn a terra.
-Ma sei scemo?
Sorrisi.
-No, sono Jeff.
Lui fece un sorrisetto ebete, poi indicò Slender Man, che intanto preparava una frittatina con un uovo marcio.
Voleva intossicare la piccola Sally?
-Davvero non sapevi che Slender fosse un necromante? Secondo te come fai ad essere ancora vivo, idiota?
Sospirai, in effetti non ci avevo mai pensato.
Ricordavo soltanto il fuoco in casa mia e poi basta.
Buio, fin quando non mi ritrovai steso in un bosco, insieme a Jane, nel bel mezzo del nulla.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top