Ciao, sono Magnus e...vorrei raccontarvi la mia storia. Non è lunga e spero di non scocciarvi. Io e Alex, la mia fantastica ragazza (al momento ragazza perchè tende a cambiare sesso più volte nel corso della giornate), eravamo su una terrazza del Valhalla, stesi su due sdraio mano nella mano. Era tutto perfetto ma, ad un certo venne Mallory e disse -Ragazzi è ora di cena avete intenzione di stare qua tutto il tempo?- Volevo rispondere di sì ma Alex disse -No, ho fame non voglio stare tutta la sera con l'idiota- e stacco la mano dalla mia. Quelle battute non mi offendevano e lasciai correre. Mi alzai e andai a cena seguendo Alex e Mallory. A cena tutto filò liscio finché Halfborn propose -Ragazzi vi va di fare un gioco? Consiste nel raccontare qualcosa del proprio passato a turno, per conoscerci meglio visto che passeremo l'eternità insieme- Io e Alex rispondemmo -No- in sincronia, ma TJ disse -Dai ragazzi non saremo invadenti! E se non lo farete dovrete passare la notte a rigenerarvi visto che Mallory vi ucciderà!- Così io e Alex, di malavoglia, ci unimmo al gioco. -Inizio io- disse TJ, ci disse che  sua madre aveva deciso di dire che lui non era figlio suo ma lo aveva trovato per strada. Gli altri non gli ascoltai perchè pensavo a quando sarei tornato nella mia camera. Ascoltai solo la dichiarazione di Alex che disse che viveva per strada. Niente di nuovo. Arrivò il mio turno e non sapevo cosa dire quindi Halfborn disse -Parlaci del tuo genitore mortale!- Io cercando di nascondere l'imbarazzo dissi -Non lo so non l'ho mai conosciuta- odiavo mentire ma quel tasto era troppo dolente per parlarne in pubblico. Subito dopo dissi che avevo sonno e tornavo in camera. Mi alzai e dietro di me senti dei passi. Non mene preoccupai e quando chiusi la porta senti bussare. -Magnus apri, lo so che sei lì- era la voce di Alex ma in quel momento non volevo aprire -Va via-
-Magnus apri o ti sfondo la porta- Così aprii la porta, in lacrime e dissi -Che c'è?- cercando di nascondere le lacrime, Alex entrò e chiese -Perchè piangi?-
-Cosa vuoi?- risposi duro
-So che hai mentito li, vuoi parlarmene?
-E da quando vuoi parlare degli altri tu?- dissi asciugandomi le lacrime e abbozzando un sorriso per coprire la tristezza. Alex vedendo che la situazione era più tragica del previsto disse  -Da quanto il mio ragazzo è triste-
-E se il tuo ragazzo non ne volesse parlare?-
-Oh, lo farà, fidati-
-Costringimi-
Così Alex si avvicinò e mi baciò. Questa volta, il gesto non mi smosse per niente. -Adesso ne vuoi parlare?-
-No- risposi con un tono più duro di prima ma con un sorriso sulle labbra. Vedendo con stupore la mia resistenza la ragazza si sedette sul letto e disse -Io non me ne vado da qui se tu non parli!-
-Accomodati- dissi uscendo e sbattendo la porta con lo stupore di Alex. Mi diressi verso l'ascensore che porta sulla veranda e sentii dei passi dietro di me. Camminai più veloce possibile finché non schiacciai il pulsante per far salire l'ascensore. Mi girai e vedi Alex che per un nanosecondo non saliva in ascensore. In ascensore ebbi modo di pensare. Nonostante gli anni passati la ferita che aveva lasciato mia madre era ancora aperta. Io... credevo di aver superato quel momento ma..... non era così.  Le porte dell'ascensore si aprirono e mi trovai davanti una Alex affaticata e arrabbiata -La....prossima...volta che....osi....scapparmi così....io..-
-Ti uccido?- proposi col sorriso in viso
-Si-
Alex allora mi prese per mano e mi portò ad una sdraiò dove mi fece sedere, mi guardo negli occhi e non disse niente. Io iniziai a piangere come un idiota e Alex mi abbracciò. Non disse niente, mi lascio solo sfogare. Quando mi calmai Alex mi riporto in camera mia e ci sdraiammo insieme sul letto. Alex mi abbracciò e io mi addormentai con la sua immagine e il dolore per la perdita di mia madre in  testa.

Ciaoooo cosa ne pensate dell'inizio? Presto arriverà la nuova parte credo che la porterò già domani. Scrivere cosa ne pensate. Votate. Fatemi sapere se i capitoli di questa lunghezza vanno bene. Ora vi lascio ciaoooo