La lettera #13

Povs Alex
Cautamente presi la lettera e piano piano la aprì e lessi.
"Caro/a Alex,
Ti scrivo questa mia ultima lettera per confermarti ormai l'ovvio verdetto. Sono scappato. Me ne sono andato dal Valhalla, dal piano 19 e, anche da te. Me ne volevo andare prima di combinare qualche altro casino e farti soffrire, ancora, ormai non c'è la facevo più a stare lì, vicino a te, sapendo quello che hai passato e che ho fatto. Pensavo che fossi un egoista, e a nessuno mancherò, quindi non farne una tragedia, non serve, non a me, non a te. Posso aver salvato tutto il mondo ma non sono riuscito a salvare me da quel mostro che si rifugiava sotto la superficie,e te da una persona orribile come me quindi cerco di rimediare ora. Ti spiegherò il perchè delle mie azioni.
Tutto iniziò con quel pomeriggio, quel maledetto pomeriggio, in cui mi chiesero di mia madre. Lei morì nel nostro piccolo appartamento, in un incendio nella quale c'entravano lupi magici, e non mi sono ancora ripreso dalla ferita che mi ha causato la sua perdita. Ora lo so che mi darai del bambinone ma credo di dovertelo dire,  sai come si evolsero le cose e io mi stavo logorando dentro, non mi sentivo reale, mi sembrava di non vivere neanche la mia vita, come se io fossi dentro un guscio e non comandassi più su di me, io potevo solo assistere alla mia triste fine. Quando tu mi venisti a trovare e vidi i tuoi tagli mi senti un vero mostro, come potevo fare tutto quello alla persona che amavo o...che credevo di amare? Negli ultimi tempi tante cose sono cambiate, io sono cambiato, ma i miei sentimenti no, ed è estremamente doloroso sapere di alzarsi  i tuoi ultimi giorni senza "ciao idiota", sapendo che non mi ucciderai più, che non mi bacerai più, sapendo che non ci sarai più tu. So che è la cosa giusta, non puoi vivere con me al tuo fianco, meriti qualcuno di migliore. Ero veramente distrutto, e vedendo i tagli lo feci anche io, e crederti che fosse la cosa giusta da fare. Devo dire che però quel gesto, quel taglio, mi fece tornare a vivere, soffrendo, ma mi sentì vivo. Le settimane che seguirono sono solo un ricordo sfumato fino a quando decisi di disintossicarmi. In quel periodo mi tagliai talmente tanto che il Vahlalla mi dovette resuscitare varie volte. Io tornai vivo dopo la disintossicazione, ma depresso. Poi scoprì che anche in modo indiretto ti avevo fatto soffrire. Ora, sono solo il riflesso della persona di cui ti sei innamorato/a, e il mio specchio non splende più. Sono tornato a vivere per strada ma non vivrò più di tanto, ho intenzione di scalare l' Empair Stait Building e poi da lì imparare a volare, e almeno negli ultimi attimi, nessuno potrà controllarmi, in nessun modo. Ti prego non seguirmi, non cercare di salvarmi, dimenticami, se non c'è la fai, pensami come il più codardo degli stronzi. So che sarà difficile ma.. Capisci, so che puoi farlo finiscimi, aspetto la fine traduscimi, poi dimmi è finita zittiscimi. C'est la vie, e io non posso, non voglio cambiarla. Ora basta con me e le mie paranoie, so che probabilmente ti taglierai per affrontare la questione, per affrontare la mia morte, ma ti prego se proprio devi ricordare qualcosa di me, ricorda questo:
"So che nessuno sembra capirti, sembra che sei caduta da sola, ma ascoltami e sappi che non devi essere sola, quindi non tagliarti, puoi fare tutto però non tagliarti, so che il tuo cuore fa male,  pensi che la strada sia finita, pensi che la lama che hai in mano sia la tua unica vera amica, ti prego non tagliarti promettimelo.
Ti amo con il mio cuore, il mio corpo e la mia anima fino alla morte"
       
                                                     Firmato
                                               Maggie Chase







Uno sparo a teatro:
Colpo di scena
Ok basta con queste battute vado a sotterrarmi. No, credo che andrò a dormire, ho dormito solo un ora quindi buonanotte.
*Coscy*
-Ma...
*Io*
-Non oggi, peace and love ho sonno.
*Coscy*
Chi sei tu che ne hai fatto di Miriana??
*Io*
ZZZzzzz

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