Indecisione #14
Povs Alex
Quando Alex finì di leggere la lettera gli tremavano le mani, aveva gli occhi lucidi e non riusciva a respirare bene. Crollò in ginocchio, con la testa bassa e le lacrime che scendevano sul suo viso senza nessuno che le fermasse, senza che nessuno volesse fermarle. Alex era come paralizzato, non riusciva a parlare, muoversi. Si sentiva solo, abbandonato e anche un po' arrabbiato. Dopo qualche minuto, riuscì a muoversi e si trascinò in bagno, intenzionato ad alleviare il dolore con altro dolore. Aprì il rubinetto e lasciò scorrere l'acqua fredda, poi prese la lametta in mano e ficcò la punta nella sua pella. Stava per tirare la lametta quando sentì le parole di Magnus nella sua testa
"So che nessuno sembra capirti, sembra che sei caduta da sola, ma ascoltami e sappi che non devi essere sola, quindi non tagliarti, puoi fare tutto però non tagliarti, so che il tuo cuore fa male, pensi che la strada sia finita, pensi che la lama che hai in mano sia la tua unica vera amica ma, ti prego, non tagliarti promettimelo.
Ti amo con il mio cuore, il mio corpo e la mia anima fino alla morte"
Frustrato per non riuscire a tagliarsi, per dover mantenere la promessa, quella stupida promessa, gettò via la lametta e inizio a calciare qualsiasi cosa gli arrivasse a tiro, poco dopo crollò sul suo letto e ricomincio a piangere. Magnus, il suo Magnus, non era più lì con lei, non la avrebbe confortata più quando i ricordi la assalivano, non la avrebbe più fermata prima di uccidere qualcuno, non avrebbe più fatto cose stupide solo per farla sorridere, non le avrebbe più sorriso, non la avrebbe più baciata con il suo fare unico, non ci sarebbe stato più, mai più.
Povs Magnus
Anche se me ne ero andato da meno di 24h mi sembrava un eternità. Mi mancava tutto del Valhalla, ma soprattutto Alex, non sapevo se adesso stava leggendo la lettera, stava piangendo, si stava tagliando, se n'era fregata, dormiva. Avevo solo voglia di andare nel Valhalla e abbracciarla, dirle che andava tutto bene, ma non potevo, lo sapevo che mi avrebbe odiato, "infondo sono veramente il più codardo degli stronzi" pensai. Delle lacrime iniziarono a bagnarmi il viso, poggiai la testa al muro dietro di me e iniziai a piangere. Non potevo abbandonare così Alex. Ne avevo assoluto bisogno, sentivo come se mi stessi separando da una parte di me, da una medicina salvavita, ma ormai ero condannato. Speravo solo che Alex non avrebbe trovato il diario, il mio diario, -Perchè non me lo sono portato?-
Se lo avesse trovato non ero sicuro che avrebbe continuato a vivere.
RAGAZZI DOMANDA IMPORTANTE
Piccolo spoiler:Alex troverà il diario nel prossimo capitolo quindi volete che ad ogni capitolo nuovo corrisponda un capitolo vecchio ma con gli sfoghi di Magnus o solo volete solo gli eventi più importanti??
Scusate per il capitolo corto ma pubblico l'altro capitolo in questi giorni così siete felici.
*Coscy*
Ma se Magnus sta per morire loro devono essere felici?
*Io*
SE muore, non ho ancora deciso...
*Coscy*
Cooooooooooooooooooosssaaaaa??
*Io*
Può darsi che muoio prima io per i forconi e qualche spada tirata da tutte le parti, prima di dirvi se vive o no.
*Coscy*
Sto avendo un attacco epilettico, cos-?
*Qualcuno*
Interrompiamo la storia perchè ci va, ciao.
*Io*
Ma what???
*Coscy*
Pad
*Io*
Basta mi sotterro. Anzi TI sotterro!
*Coscy*
Ma se sono la tua coscienza queste battute le fai tu!
*Io*
Vero...basta mi sotterro
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