Correre #24
Povs Alex
Iniziai a correre verso l'uscita dal Valhalla per Midgard e quasi non mi accorsi di essermi trasformata in un ghepardo. Correvo, correvo come non avevo mai corso, quando mi sentivo stanca acceleravo, non mi fermavo mai. Ricordo a malapena di aver cambiato forma molte volte, cambiavo da ghepardo a leopardo a cavallo e in alcuni tratti dove c'erano ponti, diventavo un nibbio. Corsi per un tempo indefinito, non so dire se erano minuti, ore, giorni, so solo che mentre correvo sentivo uno strano misto tra felicità e determinazione crearsi dentro, mi stavo riprendendo ciò che era mio, stavo correndo verso Magnus, verso il mio Magnus.
Quando intravidi New York iniziai a correre con più foga di prima. Mi indirizzai verso l'Empire State Building e a dieci metri di distanza mi alzai in volo sotto forma di aquila. A terra non vidi nessun corpo e pregai tutti gli dei che conoscevo di non essere arrivata troppo tardi. Gli dei a quanto pare erano di buon umore, e ascoltarono le mie preghiere.
Lui era lì, davanti a me, non sembrava essersi accorto di me. I suoi capelli biondi, per quanto sporchi potevano essere, risplendevano al sole, avevo un sorriso a trentadue denti e quando stavo per toccargli la spalla per riportarlo indietro, per riportarlo a casa, quando, inspiegabilmente, urlo il mio nome.
-ALEX.
-Mi dispiace.
-Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare.
-Mi dispiace per le cose che ti ho detto.
-Mi dispiace per il modo in cui mi vedi.
-Mi dispiace, perché so che ti ho deluso.
-Mi dispiace perchè non potro mai essere l'uomo che vuoi che io sia.
-Mi dispiace perchè più mi ami più io ti faccio del male.
-Ho lasciato tutto perché non potevo tornare indietro e continuare come se nulla fosse successo, come se io non fossi mai crollato.
-Non sono lì perché so che stai meglio.
-Io non sono lì perché so che fa male.
-Non ci sono perché io ti faccio male, io non ci sono ora e non ci sarò mai più.
-Mi dispiace di averci illuso, entrambi.
-Mi dispiace di esistere, scusami, Alex.
Poi cadde in ginocchio, piangeva, e piangevo anch'io. Come riusciva solo a pensare a tutto quello? Non era colpa sua, non era mai stata colpa sua, anche quando l'errore era mio era sempre lui quello che si scusava. Perché ero così orgoglioso? Perché non mettevo lui al primo posto e non la mia reputazione? Perché avevo aspettato così tanto per cercare Magnus? Perché non mi ero precipitato a cercarlo? Ero io quello che si meritava di cadere, non lui, lui si meritava una bella vita con qualcuno che l'amasse davvero. Perché non lo spingevo via dall'orlo del baratro e non mi buttavo io? Non avevo molte risposte ma a quest'ultima sapevo rispondere: perché lui mi amava veramente e si sarebbe buttato con me. Decisi di rimanere lucido, feci un sospiro e stavo per prenderlo e portarlo via, ma non so perché, ci ripensai e ritrassi la mano un attimo prima che Magnus si alzasse e sussurrò
-Addio Alex, non riesco più a sopravvivere, dimenticami, C'est la vie.
E saltò verso quel maledetto baratro.
-MAGNUS NOOO
Urlai con tutta il fiato che avevo, corsi verso l'orlo del grattacielo e senza pensarci due volte saltai con lui.
Niente raga, niente sequel, morti tutt' e due, yeeee! No, ma sarà per le martellate che mi sento stordita bo.
*coscy*
No, quello è che sei scema tu! Perché prima ti martelli poi scrivi capitoli?
*io*
Perché io può tutto!
*coscy*
*facepalm* io la denuncio...
Mi dispiace di non aver aggiornato ma è stato un brutto periodo, spero di tornare ad aggiornare la storia come prima, o almeno lo spero
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top