-Capitolo 4-

Esco e cammino velocemente verso l'uscita.
Sento i passi di Akane dietro di me che cercano di starmi dietro.
Dopo essermi cambiato le scarpe, esco dall'istituto.
Non c'è nessuno, solo il vento che soffia e il cielo che tramonta.

<Non andare così veloce, altrimenti non riesco a starti dietro...>

Akane mi affianca e mi guarda un attimo.
Poi segue il mio sguardo e si posa su una figura esile sul cancello.
Aveva i capelli marroni e la corporatura è uguale alla sua...
Non gli vedo la faccia e poi è distante ma...

<Eiji...>

Sento qualcosa punzecchiarmi gli occhi.
Mi passo un braccio sul viso e prendo un bel respiro.
Eiji é morto... Non può essere lui quello là.
Mentre ci avviamo lentamente, il ragazzo alza la testa e appena ci riconosce si stacca dal cancello venendoci incontro.

<Professoressa...>

Akane lo fissa e sorride.

<Mi hai aspettato qui tutto il tempo, Nakajima?>

Lo guardo meglio e, come se se ne fosse accorto solo ora, mi nota.
Punta i suoi occhi nocciola nei miei e subito li scosta, diventando rosso.
Alzo un sopracciglio notando benissimo la sua reazione.
Akane mi tira una gomitata al braccio e mette una mano nei capelli dell'alunno, scompigliandoli.

<Vengo subito da te... Oggi l'ho già detto a Nanami, ma non vengo a cena da voi.>

La fisso senza dire nulla.
Poi sospiro e mi avvio verso la strada.

<Ohy! Si saluta eh. >

Alzo una mano e la sventolo in segno di saluto.

<Ciao psicologa dei miei stivali.>

La sento brontolare.
Immagino la scena con un sorrisino in faccia: avrà sicuramente incrociato le braccia al petto ed avrà messo il broncio.
La mia mente cancella l'immagine di Akane e ritorna a quel tocco delicato.
Erano delle mani piccole ed erano calde.
Avevano un tocco gentile...
Mi porto una mano alla guancia dove ho percepito quel tocco.
Arrivo a casa che sono ancora sovrappensiero.
Non appena entro trovo Nanami che girava per tutte le stanze senza stare un attimo ferma.
Tanaka cercava invano di farla calmare, mentre Umeko preparava la cena senza problemi.
La signorina Koi, la donna delle pulizie, stava pulendo le scale.
Umeko e Koi si preoccupano di Nanami solo se è qualcosa di serio...

<Ohy, vecchia.>

Subito si ferma e mi fissa con sguardo assassino.

<A chi hai dato della vecchia?>

Si avvicina minacciosa e mi guarda negli occhi alzando il collo.
È più bassa di me e per arrivare a guardarmi direttamente negli occhi devo abbassarmi.

<Senti nanetta... vedi di calmarti.>

Appoggia le mani sul mio petto ed inizia a batterci sopra,cercando di farmi male.
Le fermo il polso e la fisso alzando un sopracciglio.

<Quindi?>

Sospira.
Si tira su gli occhiali e si allontana.

<Oggi è arrivato un nuovo cliente... il suo caso è strano... più che strano è troppo facile.>

Mi tolgo le scarpe ed entro in casa, mettendo la giacca sull'attaccapanni e appoggiando la valigetta per terra.

<Tutto sto casino solo perché per una volta hai un caso facile?>

<No no, non è solo questo. Quando glielo ho fatto notare lui si è imbarazzato e mi ha detto che ha cercato una scusa per venirmi a trovare.>

Mi siedo sul divano accavallando le gambe.
Mi passo una mano lungo tutta la faccia.

<Mi stai dicendo che un tizio che nemmeno ti conosce ci ha provato con te?>

Lei annuisce sedendosi accanto a me.
Mi sporgo in avanti appoggiando i gomiti sulle cosce.
La guardo con la coda dell'occhio,prendo un grande respiro.

<Chi si innamorerebbe mai di una come te?>

<Ehy!>

Si alza ed io la fisso sorridendo.

<Scherzo scema. Mi raccomando, prima di dare informazioni personali, controlla che sia uno normale.>

Mi alzo stiracchiandomi.
Le scompiglio i capelli e mi avvio verso camera mia.
Mi voglio cambiare...

Angolo autrice
Chi mi conosce dai tempi di amore nero,sa benissimo che io non sono normale...
INFATTI, NON LO SONO.
MUHAHAHHA.
Okay, va bene.
Coscienza: la smetti?
Io: è lei il problema -.- (quanto mi mancava questa faccina? Hahaha)
Bah, in realtà volevo spiegare il capitolo ma mi sono dimenticata cosa volevo dire. Gomen~~
Vi lascio i miei saluti.

La divina mondomanga se ne va(?)

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