-Capitolo 35-
Rimango immobile, lo sguardo perso nel vuoto, mentre immagino il viso dolce di Eiji fissare le pagine del diario e piangere, piangere tanto.
<Ryu, va tutto bene?>
La signora Satou mi guarda ed io scuoto la testa per riprendermi.
Mostro un piccolo sorriso e torno a fissare quelle scritte.
Passo una mano sulla data, poi la passo all'angolo della pagina ed inizio a tornare indietro, fino all'inizio del diario.
Mi fermo poco dopo l'inizio, scorro varie pagine con scritto poco o nulla, solo qualche accenno alle lezioni, a qualcuno che gli tira pezzi di carta, a quaderni spariti.
Poi, mi fermo: una pagina che stona dalle altre attira la mia attenzione.
Anche se è corta, un piccolo disegno all'angolo mi cattura, un teschio colorato di nero e che sembra più recente di quando ha scritto questa pagina.
Sotto c'è un grosso "sì" scritto in rosso, sottolineato più e più volte.
10 Febbraio 2006.
Oggi all'uscita da scuola mi hanno fermato dei miei compagni e mi hanno iniziato a tirare addosso di tutto.
Che siano loro quelli che mi danno noia in questi giorni?
Sì!!!!!!!
Eiji, cosa significa tutto questo?
Giro la pagina e ne trovo una tutta scarabocchiata, non si legge nulla mentre in quella accanto una data ben distante dal 10 Febbraio.
In mezzo c'è il segno di una pagina staccata.
L'occhio mi cade sul 27 Febbario.
27 Febbraio 2006
Continuano a tormentarmi... io non so che fare.
Non sono molto coraggioso da poter rispondere, da sapermi difendere...
Cosa faccio? Cosa faccio?
Forse è sbagliato, ma se usassi quella idea?
Fisso l'ultima domanda, confuso.
Non capisco, che cosa avevi in mente Eiji?
Inizio a sfogliare velocemente il diario, scorrendo le pagine, finchè non trovo due pagine incollate fra loro.
Inizio a staccarle, sperando di non rompere nulla.
Riesco a fare un piccolo spazio e due fogli piegati escono da lì dentro.
Lascio il diario sulle mie gambe ed apro lentamente i fogli.
14 Febbraio 2006
Sì, confermo che quei tipi dell'altra volta sono gli stessi che mi tormentavano precedentemente.
Non so cosa vogliono da me: hanno iniziato a starmi molto più addosso, oggi mi hanno persino rubato i soldi per la merenda!
Non ho mangiato nulla, avevo un buco allo stomaco e, dopo educazione fisica, sono finito in infermeria perchè sono svenuto.
Lì c'era un ragazzo della mia stessa età, era sdraiato sul lettino e dormiva beatamente, senza preoccuparsi di nulla.
L'infermiera mi ha detto di lasciarlo stare perchè è uno di quei ragazzi che si credono fighi e si montano la testa sempre.
L'ho osservato tutto il tempo, ogni suo movimento, ogni suo lineamento.
Vorrei essere come lui, diario, bello come lui...
Quando si è svegliato mi ha guardato come se volesse uccidermi, poi però ha scrollato le spalle e ha detto qualcosa di strano.
Qualcosa tipo: "lo so che sono bello, ma se continui ad osservarmi così non rimarrà più niente di me." O era: "... se mi divori con lo sguardo...?"
Non ricordo bene.
L'ho rivisto subito dopo, a lezione di matematica, due banchi dietro di me.
Non avevo mai notato di essere in classe con lui...
Mi sono avvicinato e mi sono presentato, credevo mi cacciasse, invece mi ha risposto educatamente.
Forse siamo amici ora, non lo so ancora... ma se è così, magari mi proteggerà da quei bulletti che mi danno noia.
Lo odio tantissimo perchè lui ha tutto ciò che io non ho...
L'invidia è veramente una brutta bestia: vorrei essere bello come lui, avere tanti amici come lui... E' anche ricco!
Ryunosuke Inoue... anche il nome ti fa pensare ad uno figo!
Sento qualcosa pungermi gli occhi: le lacrime vogliono uscire disperatamente, ma le ricaccio indietro.
L'immagine del suo sorriso quel giorno si distrugge come un vetro che cade a terra, il mio cuore smette di battere.
Non ho il coraggio di continuare a leggere... le mani mi tremano, non sento più le gambe, gli sguardi dei suoi genitori si allontanano sempre di più... mi sento solo.
Apro l'altro foglio.
20 Febbraio 2006.
Caro diario...
Sto ridendo, non ci credo. Non crederai mai a cosa ti sto per dire.
Ricordi quel ragazzo, Ryunosuke Inoue? E' innamorato di me!
AH-. Lanciargli il malocchio è servito...
Gli ho detto che devo pensarci, ma io so che non ricambio, odio i gay, mi fanno schifo.
Però diario... se lo rifiuto rischio di venir preso di mira di nuovo...
Stare con lui ha spaventato talmente tanto i bulli che non mi danno più attenzioni...
Ci devo pensare bene, devo calcolare la mia mossa...
Sento il respiro farsi pesante, molto.
Il cuore smette del tutto di battere, si blocca lì, dopo quella pagina.
Io quel giorno gli ho aperto il mio cuore: mi sono innamorato di lui appena l'ho visto, mi sono confessato perchè sembrava una cosa ricambiata...
Ed ha accettato.
Ma in realtà lo ha fatto solo per un suo tornaconto personale...
Il labbro inizia a tremarmi mentre il mondo mi cade addosso davanti all'evidenza.
Lo stomaco inizia a girare come se fosse in una lavatrice.
La signora Satou si alza per venirmi accanto ma viene trattenuta dal marito...
Ritorno alla pagina del 27 Febbraio.
Ricomincio a girare le pagine, ma trovo solo foto nostre del 2009, del 2010.
Poi un'altra data: 5 Agosto 2011.
5 Agosto 2011.
Diario... non ti ho più scritto perchè non ne ho avuto il motivo in questi anni...
Eri un'ancora di salvezza per me, e io sto bene, quindi ti avevo messo via.
Sono all'università ora, sto studiando tanto per superare i vari esami...
Non ci crederai mai: io e Ryu stiamo ancora insieme.
Nel tempo che abbiamo passato insieme, ho iniziato a capire qualcosa, a provare qualcosa per quel ragazzo... mi piace tanto...
Vorrei buttare via queste pagine dove ho scritto tutte quelle cose cattive su di lui, anzi, vorrei direttamente cancellare il passato... perchè mai ho pensato quelle cose su di lui?
Ma, anche se sono felice, diario, lo sono solo con lui...
I tipi che mi tormentavano alle superiori hanno scoperto della nostra relazione e continuano a prendermi in giro: anche se cambio numero di telefono, loro trovano il modo di contattarmi.
Perchè non mi lasciano in pace?
Ne dovrei parlare con lui? Con Ryu?
Giro pagina e trovo un'altra data con un testo molto più lungo dei precedenti...
3 Settembre 2011.
Basta, non ce la faccio più.
Oggi sono stato a casa di Ryu... ovvio non è la prima volta, ma di solito eravamo soli, senza i suoi genitori fra i piedi...
Oggi invece sono tornati prima dal loro viaggio e quando sono entrati in camera di Ryu mi hanno guardato come se fossi... un rifiuto... una malattia per loro figlio.
Un qualcosa che non dovesse stare lì dove ero io, lì al fianco di quel ragazzo così fantastico.
Non hanno detto nulla, ma mi hanno fatto intendere tutto con gli occhi, ed anche Ryu l'ha capito.
Si è alzato subito, si è avvicinato a loro minaccioso e ha sbattuto loro la porta in faccia.
L'ha chiusa a chiave ed è tornato accanto a me a leggere il libro che avevo fra le mani.
Mi ha passato il braccio intorno alla vita e si è appoggiato sulla mia spalla, comportandosi come se nulla fosse successo.
Abbiamo passato così buona parte del tempo e mi ero dimenticato di tutto.
Quando abbiamo finito di leggere, Ryu ha proposto di guardare un film, ed io ho accettato, però prima ho avuto bisogno di andare in bagno.
Ho aperto la porta e sono uscito dalla camera e subito Tanaka mi è corso incontro.
Mi ha chiesto come stava Ryu, tutto preoccupato ed io ho risposto che stava bene e che se voleva poteva entrare per parlargli e mi sono avviato in bagno.
La villa dei genitori di Ryu è gigante: ho imparato a mala pena la strada fra l'uscita e la sua stanza.
Per fortuna il bagno è vicino e l'ho trovato subito...
Ma non è questo il punto: al ritorno, mi sono ricordato che il comportamento di Tanaka non era normale e passando davanti al salotto, ho sentito una voce di donna parlare al telefono.
Non mi giudicate ora, però mi sono messo ad ascoltare e mi sono accorto che era la voce della madre di Ryu.
Parlava con un ragazzo... chiedeva come mai io ero ancora qui, accanto a suo figlio...
La voce che poi rispose mi fece perdere un battito.
Era la voce di uno dei bulli.
Ho iniziato a correre e, quando sono tornato da Ryu, ho preso le mie cose e sono corso via.
E' tutta colpa di sua madre... è colpa sua se i bulli mi tormentano, se la mia vita è un inferno...
Vo- o- m -re
Le ultime parole sono distrutte, non si legge nulla, l'acqua le ha cancellate definitivamente...
Porto il diario contro il mio viso e lo tengo lì davanti...
Angolo autrice
Pocca miseria che capitolo lungo hahahha
Non so chi odiare ora lel.
Se Eiji o la mamma di Ryu.
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