-Capitolo 23-

La mattina seguente io mi alzo dal letto, fissando la mia compagna di stanza.

<Buongiorno...>

Mi stiracchio: mi sa che oggi sarà una lunga giornata.
Anzi, da oggi in poi saranno tutte lunghe.
Mi alzo dal letto, prendo i vestiti e vado nel bagno, lasciando a Nanami la giusta privacy.
Mi lavo la faccia, mi pettino, mi lavo i denti e mi vesto.
Scendo in cucina con la voglia di vivere pari a quella di uno zombie.
Mi accascio sulla sedia.

<Buongiorno, figliolo.>

Mi metto una mano sulla faccia e la trascino giù: mi sembra di essere tornato indietro nel tempo a quando mi svegliavo e mangiavo con i miei.
Inizio a bere il caffè con la lentezza di un bradipo.
Akane e Nanami ci raggiungono quasi subito: Nanami però, non si concentra su di noi intenta a leggere qualcosa sul suo taccuino.

<Nuovo caso?>

<Sì, mi hanno appena inviato un messaggio.>

Akane, invece, stava leggendo dei fogli con sopra varie scritte.

<Chi è la classe che subirà il tuo compito?>

Akane alza lo sguardo verso di me e mi fa una linguaccia.
Sorride e beve un sorso del suo caffè.

<Visto che sei tanto curioso, te lo dico: è la 3'A.>

Mi alzo di scatto e Akane ridacchia, lanciandomi uno sguardo ammiccante.
Sbuffo: l'ha fatto apposta a farmi vedere i compiti.
Mia madre sembra notare questo confronto di sguardi.

<Che succede? Come mai questa reazione Ryu?>

Mi giro verso di lei, maledicendo la mia amica per avermi messo in questa situazione.
La mia testa inizia subito a ragionare, cercando una scusa che possa sembrare vera.

<Ecco, devi sapere che questa è la miglior classe dell'istituto per questo noi professori cerchiamo di vantarci su quale materia sono più bravi.>

È una verità a metà
Comunque, mia madre non sembra convinta, ma per fortuna l'ora mi salva.
Akane e Nanami si alzano.
Mentre la mia amica avvocato corre subito verso l'uscita, io e Akane andiamo alla porta con calma.

<Almeno posso venire a vedere le vostre prove?>

Dice mia madre affacciandosi dalla sala da pranzo.
La guardo alzando un sopracciglio.

<Ma sì, le prove per lo spettacolo. Me ne ha parlato ieri Nanami: ha detto che tu e una tua collega state organizzando uno spettacolo e tutti i pomeriggi ci sono le prove...>

Sospiro: io e Nanami dovremo discutere.
Annuisco.

<Va bene, verrai con Nanami quando torna da lavoro.>

Poi esco seguito dalla mia amica.

[...]

È ormai pomeriggio inoltrato.
Le attività dei club sono già iniziate.
Io, Akane e la professoressa Kobayashi siamo in palestra ad aspettare l'arrivo degli alunni.

<Sicuro che arriveranno, Ryu?>

Annuisco convinto di questo.

<Dopotutto, abbiamo fatto una promessa.>

<Una promessa?>

Rispondono in coro le due insegnanti lì con me.

<Esatto: ho promesso che non avrei più fatto verifiche fino alla fine del quadrimestre e che avrei dato crediti extra a chi si presentava.>

Fisso la porta con le mani sui fianchi, mentre Akane mi guarda sorridendo.
Poi, la porta della palestra si apre e la classe della 3'A entra.
Davanti a tutti c'è il rappresentante, che ora sembra tornato il ragazzo responsabile che conoscono tutti.
Dietro scorgo Mori e le altre ragazze.
Ma non volevo loro, io sto cercando qualcuno di specifico: ed eccolo lì, in fondo alla fila.
Nakajima è l'ultimo ad entrare, chiudendo la porta dietro di sè.

<L'ho detto io che sarebbero venuti tutti.>

La professoressa Kobayashi batte le mani e sorride, mentre Akane va a chiamare i suoi ragazzi del club di teatro.
Erano tornati dietro le quinte per non stare con ben tre professori.

<Vedo che ci siete tutti...>

E la mia collega si gira verso di me.
Intanto Akane ci raggiunge con i suoi alunni.

<Alcuni ragazzi di teatro si sono offerti di aiutarci con la scenografia. Bene, vediamo di riprendere dalla lettura del copione, come facevamo in classe, ma stavolta sul palco.>

Mentre parlava, la porta si apre ed entrano Nanami con mia madre.
Tutti si girano, ma Akane attira la loro attenzione, dicendo di non distrarsi.
Io invece mi dirigo da le due donne appena entrate.
Saluto mia madre con un abbraccio, sperando che nessuno mi abbia visto e sorrido a Nanami.

<Ma è così che saluti tua moglie?>

<Ti prego, non urlare sennò sono costretto a farti uscire.>

Le accompagno al centro della sala dove sono state piazzate delle sedie in precedenza mentre i ragazzi iniziano a salire sul palco per provare.
Yoshida mi passa davanti e mi lancia uno sguardo ammiccante.

<Bene, leggiamo da dove ci siamo fermati.>

Affianco la professoressa Kobayashi e guardo i ragazzi.
Sono in piedi tutti, mentre al centro ci sono Mori e Nakajima.
Prendo il copione e lo apro alla pagina della professoressa.
Nakajima e Mori leggono le loro parti, cercando di metterci intonazione, mentre io seguo il tutto dal mio copione.
Akane mi affianca e legge con me, perchè il suo lo ha dato a sua sorella.

<Sono più bravi di quel che mi aspettassi...>

Mi sussurra la mia amica all'orecchio.
La professoressa Kobayashi sembra sentirla e le risponde, nascondendo la faccia con i suoi appunti.

<Sì, in classe abbiamo provato tanto la lettura con l'intonazione.>

Akane le sorride, poi torna a guardare i ragazzi.

<Ci occuperemo noi dei vestiti e tutto... i ruoli sono invertiti, quindi i maschi avranno al gonna.>

Alzo lo sguardo dai fogli, senza dare troppo peso alle parole della mia amica, poi realizzo.
Nakajima sta leggendo la parte di Giulietta...
I maschi avranno la gonna...
Sento lo stomaco iniziare a muoversi, la mia faccia accaldarsi, fino ad arrivare alle orecchie.
Mi nascondo il viso con i fogli che ho in mano e maledico Akane, ma ormai è tardi.
La vedo ridere sotto i baffi...
Il corpo di Nakajima con addosso un vestito lungo, bianco, gli spallini che quasi cadono, lasciando intravedere la sua pelle candida...
L'immagine ha preso possesso della mia mente.
Inizio a fare profondi respiri, cercando di calmarmi.
Abbasso le braccia, gli occhi chiusi per non vedere nessuno e sentire meglio le voci.
Mi concentro di più su quello che dicono per poter dare consigli.
Quando finiscono di parlare, riapro appena gli occhi.
Sento gli applausi partire da dietro di me, dove ci sono sedute mia madre e Nanami.

<Che ne dice, prof.?>

Fisso le mie due colleghe, poi annuisco.

<Solo una cosa: alzate di più la voce, anche se stiamo solo leggendo. La palestra è grande e dovrete farvi sentire ovunque.>

Mentre dico questo, non fisso negli occhi nessuno: o meglio, non guardo Nakajima.
Non dopo cosa ho pensato, potrebbe peggiorare la situazione e non è delle migliori.
Poi si danno il cambio e continuiamo a provare.
Nanami mi si avvicina, appogiando una mano sulla mia spalla.
Mi giro a guardarla.

<Che c'è?>

<Ti prego... salvami da tua madre.>

Fisso un attimo il soggetto della nostar conversazione e poi riporto la mia attenzione su Nanami.

<Che ha fatto?>

Nanami si porta i capelli indietro e sospira.

<Stavamo parlando e sai cosa mi dice? "Oh, devi fare attenzione mia cara. Non sei la sola interessata a Ryu... ovviamente siete belle tutte e due, ma devi essere tu l'unica donna di mio figlio.">

Akane mi cinge un braccio e si aggiunge anche lei al nostro discorso.

<L'ha detto davvero?>

Dico io, battendomi una mano in faccia.
Lei annuisce e Akane, ovviamente, deve dire la solita battutina del cavolo...

<Ha ragione. Non sei l'unica interessata a questo bel professore: ci sono altri due uccellini che gli girano intorno.>

Ora, per chi non è perverso e non conosce bene il contesto, non può capire, ma io comprendo perfettamente cosa volesse dire.
D'istinto le tiro un pugno in testa.

<Tappati la bocca, idiota.>

E torniamo tutti ai nostri compiti: io e Akane a seguire gli alunni, Nanami a sopportare mia madre.

Angolo autrice
AH BOH
Come ho già detto a molte mie amiche (in realtà a due ma shish) Akane sono io nella storia. I suoi comportamenti le sue frasi... Sono io. Uguale.
Coscienza: ma chissà chi ha inventato questo personaggio...
Io: io,why?
Coscienza: eh, scema. Indovina? A chi sarà ispirato?
Io: O.o *mondomanga ha smesso di funzionare*

Scusate il ritardo

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