Ottanta.
Do you want to go to the seaside?
I'm not trying to say that everybody wants to go
But I fell in love on the seaside
The Kooks
Si sentiva come se fosse stata investita da un tir. Aveva passato metà della notte a rigirarsi nel letto in preda alla nausea.
//Maledetto cibo cinese! Ti pareva che non dovevo mangiare qualcosa di avariato?//
Poi finalmente aveva vomitato e si era sentita meglio. Era quindi riuscita ad addormentarsi, ma non sapeva come avrebbe fatto a passare la giornata in redazione a lavorare.
Era seduta a fare colazione quando fu raggiunta da Goran, il quale si era appena svegliato. Fortunatamente, era riuscita a non disturbarlo durante la notte. Doveva essere veramente stanco dopo la partita e il viaggio di ritorno. Poi quello che avevano fatto... Avvampò e sperò che lui non se ne accorgesse.
Il giocatore la baciò sulla fronte e si sedette con lei. Aveva i capelli leggermente scompigliati ed era ancora a torso nudo. Indossava solo gli slip e vederlo così le rese difficile archiviare le immagini della sera precedente.
<<Vedo che stai meglio>> constatò lui mentre beveva il caffè.
//Come non detto! Come ho potuto pensare di non averlo svegliato?//
<<Scusami. Ho teato di non disturbarti, ma evidentemente non ci sono riuscita>>
<<Stai tranquilla, tanto oggi abbiamo un giorno libero>> le sorrise. <<Vuoi fare qualcosa di particolare?>>
<<In realtà dovrei andare al lavoro, ma non credo di esserne in grado. Mi sento uno straccio>>
<<Hai una scadenza urgente?>>
<<Non proprio. Avrei voluto portarmi avanti per essere sicura di poter venire alla partita nel fine settimana, ma mi toccherà rimandare a domani>> disse, accasciandosi sullo schienale della sedia.
Lui si alzò, si mise dietro di lei e le posò entrambe le mani sulle spalle, poi si chinò per sussurrarle all'orecchio:
<<Preparati, ti porto in un posto>>
<<Dove?>>
<<E' una sorpresa>> rispose con un sorriso sghembo.
<<Come mi devo vestire?>> Alessia sperava almeno in un indizio.
<<Qualcosa di comodo andrà bene>> così dicendo, l'amico se ne andò, chiudendosi in bagno a prepararsi.
La giornalista frugò nel cassetto in cui aveva riposto alcuni suoi abiti: li teneva lì per occasioni simili, quando passava la notte col ragazzo e non aveva tempo di fermarsi a casa sua la mattina successiva. Interruppe la sua ricerca per guardare fuori dalla finestra e vide che il sole splendeva già alto nel cielo. Optò quindi per un jeans chiaro a metà polpaccio, una canottiera nera e un cardigan corto, anch'esso nero. Infilò le sue scarpe da tennis e prese il suo zainetto. Si legò i capelli in una coda di cavallo alta e fu pronta.
Anche Goran, nel frattempo, si era preparato: jeans neri e maglietta aderente bianca a maniche corte, scarpe da ginnastica e occhiali da sole. Stava davvero bene, sembrava un modello.
Salirono in auto e uscirono dalla città, verso l'autostrada.
<<Adesso mi dici dove stiamo andando oppure devo estorcerti le informazioni con la forza?>>
<<Un pò di pazienza, Ale. Che sorpresa sarebbe se te lo dicessi?>>
L'aveva portata al mare!
Non sapeva dove, esattamente - era un minuscolo paesino sulla costa ligure che lei non aveva mai sentito nominare - ma erano al mare.
Essendo lunedì, ed essendo da poco iniziata la primavera, non c'erano molte persone. Avevano però trovato Juan e Betty ad aspettarli.
Infatti, era stato il brasiliano ad avere l'idea; quella mattina, poi, Goran gli aveva scritto un messaggio per avvisarlo che li avrebbero raggiunti anche loro.
Fecero una passeggiata sul lungomare e mangiarono un gelato, godendosi i raggi del sole, particolarmente caldi considerando il periodo.
Alessia si appartò con Betty per aggiornarla su quello che era accaduto con Nikola.
<<Ha scoperto di te e Goran?>>
La giornalista annuì.
<<E come ha reagito?>>
<<Lo ha preso a pugni>>
<<Cosa?>>
<<Già>> sospirò lei.
<<Beh, un pò lo capisco>> Betty la guardò con aria di scuse. <<Voglio dire, se annullassi un matrimonio per stare con la ragazza che amo e scoprissi che sta andando a letto con il mio migliore amico... Aggiungi il fatto che continuate a dire che tra voi non c'è una vera relazione...>>
<<E' così, infatti>>
<<Sì, insomma... La reazione di Nikola ci può stare>>
<<Ma è lui che mi ha lasciata! Quello che faccio ora non sono affari suoi>>
<<Lo so. Dico solo che ti ama ancora e ci sta male>>
Le due amiche camminarono ancora un pò in silenzio, poi i ragazzi attirarono la loro attenzione mostrando loro una minuscola baia riparata e deserta, con qualche piana alle spalle e un'acqua trasparente molto invitante.
<<Facciamo il bagno?>> chiese Juan.
Betty accettò entusiasta, ma Alessia era indecisa: non avevano portato il costume, nè un telo mare. Senza contare che faceva ancora fresco per bagnarsi.
<<Non c'è biogno del costume>> Goran provò a convincerla, appena prima di correre verso la spiaggia, seguito dal compagno di squadra e dalla bionda.
Alla fine, anche Alessia si decise e li raggiunse.
Si spogliò, rimanendo solo con l'intimo scuro, ed entrò in acqua.
//E' fredda!//
Percepiva lo sguardo di Goran su di lei e sarebbe arrossita, se non fosse stata troppo impegnata a cercare di non congelare. Dopo qualche tentativo riuscì a immergersi e iniziò a nuotare, per abituarsi alla temperatura.
Juan e Betty stavano giocando a pochi metri di distanza. SI voltò alla ricerca di Goran e lo vide venire verso di lei. Attese che fosse a portata e lo schizzò con l'acqua fredda e lui, per tutta risposta, la spinse sotto. Quando riemerse, la giovane tentò di allontanarsi, ma lui fu più veloce e, ridendo, la sollevò tra le braccia, per poi lanciarla in acqua un'altra volta. Alessia si arrese alzando le mani: non poteva competere con lui.
Quando tornarono sulla battigia per asciugarsi, si accorsero che a Betty non era andata molto meglio: anche lei aveva perso la battaglia contro il fidanzato.
Si stavano scaldando al sole, quando udirono dei fischi poco lontano. Si voltarono e videro un gruppetto di quattro o cinque ragazzi camminare sul lungomare nella loro direzione. Ovviamente i fischi di apprezzamento erano rivolti alle due ragazze, che si trovavano ancora in biancheria intima.
Quando il gruppo si fu allontanato, Betty prese Alessia in disparte.
<<Senti, non ti arrabbiare, ma... Sei certa che non sia cambiato qualcosa tra te e Goran?>>
<<Perchè me lo chiedi?>>
<<Perchè ho visto come ti guarda. Ha uno sguardo... Non so come definirlo... Possessivo. Quando sono passati quei ragazzi sembrava volerti rapire per nasconderti dietro a qualcosa, per evitare che ti guardassero>>
Alessia si girò appena per osservare lo schiacciatore, che stava parlando con Juan. Poi tornò a fissare l'amica.
<<Non è cambiato nulla>>
<<Sei sicura che sia così anche per lui? Ho la sensazione che potrebbe essersi...>>
<<No!>> la interruppe bruscamente. <<Non devi preoccuparti>> la rassicurò, leggermente a disagio.
Dopo un attimo di silenzio Betty concluse:
<<Lo dico per il bene di tutti. Devi capire al più presto cosa provi per Nikola e se vuoi tornare insieme a lui. E per farlo, devi prendere le distanze da Goran. Solo così potrai chiarirti le idee. Altrimenti qualcuno finirà per soffrire>>
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