Diciassette.
Your absence makes me cry
My heart is full of desire
Where are you tonight?
Stacey Q
<<Come mai vuole vedermi?>> gli domandò Alessia, lo sguardo inquieto e le gambe strette al petto.
Goran la raggiunse e le si sedette accanto.
<<Deve parlarti. Gli ho detto che ti avrei chiesto se te la sentivi>>
<<Tu sarai con me, vero?>> i suoi occhi lo pregarono, ma il ragazzo negò con la testa.
<<Non stavolta, Ale. E' meglio che parliate da soli>>
<<Quindi tu sai di cosa si tratta>> constatò Alessia.
Annuì, posando una mano sulle sue, ancora allacciate intorno alle gambe.
<<Ma deve dirtelo lui>>
<<Ok>> acconsentì lei in un soffio.
<<Poi, se avrai bisogno, mi chiamerai e io arriverò subito. D'accordo?>>
la giovane annuì, ma il suo sguardo lasciava trasparire tutta la sua insicurezza.
Sebbene avesse accettato di incontrare Nikola, non era certa di quale sarebbe stata la sua reazione alla vista del ragazzo. Sperava solo di non avere un altro attacco di panico. Tuttavia, rifiutare era fuori discussione: stava cercando di riprendere in mano le redini della sua vita e, per farlo, avrebbe dovuto affrontare molti ostacoli; quello sarebbe stato solo il primo. In più, sapere che Goran sarebbe accorso in caso di necessità la faceva stare un po' più tranquilla.
Mentre aspettava che il palleggiatore arrivasse, non poté impedire alla sua mente di fantasticare su ciò che le avrebbe detto. La fronte appoggiata sul vetro fresco della finestra e gli occhi che fissavano il marciapiede buio sul retro, provò ad immaginare quello che sarebbe successo di lì a poco.
Le avrebbe confessato di avere cambiato idea riguardo al matrimonio?
//Probabilmente no//
Allora che cosa c'era di così importante da volerle parlare di persona?
E lei che cosa avrebbe dovuto fare? Rivelargli i suoi progetti per le settimane a venire o tenerli per sé? Conoscendolo, saperla insieme ad Aleksandar non gli avrebbe fatto piacere. Non voleva ferirlo, non se lo meritava. Anche se lui l'aveva lasciata, era certa del suo amore per lei e non voleva complicare ulteriormente la situazione.
Il suono del citofono la riscosse e le fece aumentare il battito cardiaco. Con le mani tremanti aprì il portone esterno e poi quello dell'appartamento, in attesa. Adesso che il momento era arrivato, era terrorizzata.
Nikola comparve sul pianerottolo silenziosamente e attirò subito i suoi occhi su di lui. Per un secondo le mancò il fiato. Cercò di concentrarsi, stringendo la maniglia della porta, e si scostò per farlo entrare. Quando le passò accanto, il suo profumo la stordì.
Riuscì a chiudere il portoncino e vi si appoggiò contro, le braccia strette al petto e gli occhi ancora fissi sul giovane.
Nikola si voltò verso di lei con le mani in tasca; Alessia non notò i vestiti, notò solo lui, i suoi occhi. Era bellissimo.
<<Grazie per avere accettato di vedermi>> mormorò il palleggiatore.
Lei annuì in silenzio, senza staccarsi dalla porta per paura di non riuscire a reggersi in piedi.
Nikola la osservò come era solito fare, trapassandole l'anima, e la ragazza perse la cognizione di ciò che la circondava. Aprì la bocca, ispirando a fondo, e attese. Non sapeva cosa stesse aspettando; forse, un miracolo. Perché solo un miracolo avrebbe potuto liberarla da quei sentimenti e da quelle sensazioni, da tutto ciò che provava quando gli era vicina.
Lui avanzò leggermente nella sua direzione, incerto.
<<Sono qui perché devo parlarti>> disse piano.
Lei non riuscì a dire o fare nulla, poté solo continuare a restare in piedi, e già quello le richiese un enorme sforzo.
Di nuovo un passo, poi un altro ancora.
Se lo ritrovò di fronte mentre i suoi sensi venivano monopolizzati da lui, dalla sua figura, dal suo profumo, dalla sua voce. D'un tratto, era come se quelle settimane di lontananza non fossero mai esistite: avrebbe cancellato tutto, ogni cosa, ogni sofferenza, per poter tornare indietro, per riaverlo con sé.
Il calore del corpo di Nikola, di nuovo così vicino, scaldò il guscio vuoto e freddo in cui si era trasformata nell'ultimo periodo.
//Come ha fatto ad arrivare così vicino?//
Non ebbe la possibilità di trovare una risposta a quella domanda, perché gli occhi di Nikola riempirono di colpo la sua visuale.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top