Una nuova luce in questo nuovo giorno, a dir la verità con le luci elettriche non riesco a capire se sia giorno o notte, so solo che sono altre ore che riesco a strappare alla morte, altra aria che riesco a rubare.
Oggi c'è un conoscente di fronte a me, un giovane maresciallo dei carabinieri conosciuto durante l'indagine all'asilo mi guarda con tristezza:
-signora maestra è un vero dolore vederla in queste condizioni, considerando poi la sua acutezza mentale, non riesco a dimenticare come abbia colto subito i segnali in un bambino maltrattato e di come abbia intuito di quello spaventevole scambio tra bambine, lei è una testimone attenta signora e sono sicuro che saprà qualcosa sull'omicidio avvenuto in reparto, le ho portato un tablet signora, so che riesce a muovere due dita, mi aiuti.
Non ho due dita in funzione, sono due mattoni, due colonne di granito e per muoverle ci vuole una forza da Ercole,da titano, posso scrivere massimo cinque lettere forse sette speriamo che questo giovane così brillante capisca.
Il maresciallo guardó assorto la parola scritta dalla maestra e sillabo:
-lei ha scritto "Saturno" vero? Era un dio dell'antichità vero? Divorava i suoi figli vero? La ringrazio signora sapevo di poter contare su di lei.